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MotoGP 18, la nostra recensione

di Stefano Fabiani

Pubblicato il 2018-06-22

Il videogioco di MotoGP, basato su uno dei campionati sportivi più seguito al mondo, esce in questa nuova edizione del 2018, con schiere di appassionati pronti ad entrare in pista. Milleston, il team sviluppatore che si è predisposto l’obbiettivo da ormai 5 anni di portare questa grande passione per il mondo a due ruote nelle …

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Il videogioco di MotoGP, basato su uno dei campionati sportivi più seguito al mondo, esce in questa nuova edizione del 2018, con schiere di appassionati pronti ad entrare in pista.

Milleston, il team sviluppatore che si è predisposto l’obbiettivo da ormai 5 anni di portare questa grande passione per il mondo a due ruote nelle case dei fan, porta quest’anno una nuova rivoluzionaria edizione di MotoGP grazie al passaggio all’Unreal Engine 4. Questo cambio di rotta avrà dato alla serie il salto in avanti tanto atteso?

L’edizione 2017 non aveva convinto la critica e il pubblico a causa dell’engine proprietario molto complicato. Ecco che MotoGP 18 prende al balzo la sfida e si affaccia al mercato, forte del miglioramento dovuto dall’Engine di Epic Games che non solo migliora il comparto visivo, ma riesce a dare una fisiologia sul piano fisico del videogioco. Guidare la moto adesso risulta molto più difficile, sopratutto in curva dove il dosaggio dell’acceleratore e del freno è simile alla realtà.

Il pilota in sella alla sua moto smette di assomigliare ad un fantoccio, ma risulta visibilmente più attivo e coinvolto nella guida in pista, grazie a movimenti e animazioni di tutto rispetto. Si percepiscono gli ammortizzatori molto più genuini e naturali, quasi come se si stesse guidando una vera moto.

L’offerta generale del videogioco risulta immutata rispetto all’edizione precedente. La modalità carriera ci darà filo da torcere, partendo dalla Redbull Rookies Cup fino ad arrivare al Gran Premio. La parte manageriale ha lasciato il posto ad una gestione molto più tecnica della propria moto, che adesso risulta molto importante nella costruzione del proprio pilota. Passo dopo passo durante la nostra carriera potremo personalizzare e migliorare la nostra moto, investendo su ogni suo componente.

Avremo modo anche di scegliere come affrontare il videogioco, a nostro piacimento. Attraverso le nostre preferenze potremo forgiare l’intero gioco, con i parametri totalmente personalizzabili, la fisica, gli aiuti, l’avvio manuale e anche la durata degli eventi. Ogni tipo di gameplay si metterà in base alle esigenze del proprio pilota.

L’innovazione più importante è anche quella legata all’usura e temperatura dei pneumatici. Nei tracciati più lunghi e importanti potremo giocare in situazioni estreme, fino all’ultimo chilometro senza respirare. Si vede la differenza delle varie piste in cui si gareggia, anche i vari terreni fuori pista sono convincenti e realistici.

L’Unreal Enigine ha dato a questo gioco anche una componente di realtà virtuale migliorata. Infatti la difficoltà dei piloti con cui andremo a gareggiare sarà più scalabile ed elastica, anche se a livelli più alti, risulta ancora troppo esagerata.

Però la fluidità del videogioco ha preso un duro colpo, infatti gli FPS (Frame Per Second) sono stati dimezzati da 60 a 30 nella versione per console. Questa pecca è la più importante di quest’anno, poiché sono stati fatti passi in dietro rispetto all’edizione precedente, probabilmente al poco tempo a disposizione per lo sviluppo.

Ottimi gli effetti particellari e l’illuminazione, anche se si notano dei caricamenti in ritardo delle texture, un problema ormai noto dell’Unreal Engine e che non è stato risolto a dovere.

Le licenze ufficiali di MotoGP 18 e la cura con la quale sono state riprodotte inseriscono nel gioco un’esperienza senza rivali. Infatti, troviamo all’interno del gioco tutti i marchi ufficiali: tutti i piloti  della Rookies Cup, Moto2, Moto3 e MotoGP. Le piste, grazie all’impiego del Drone Scanning,hanno ricevuto un restyling per una ricostruzione più completa della realtà.

L’offerta di quest’anno, dal punto di vista tecnico e fisico ha fatto sicuramente passi in avanti rispetto all’edizione precedente, anche se alcuni dei classici problemi si sono ripresentati. Se dal punto di vista della guida e del feeling il gioco è ormai inattaccabile, una correzione agli elementi di contorno avrebbe portato a un salto di qualità decisamente più incisivo. Ragion per cui MotoGP 18 rimane senza dubbio la miglior esperienza simulativa di gare a 2 ruote.

8.1

L'offerta di quest'anno, dal punto di vista tecnico e fisico ha fatto sicuramente passi in avanti rispetto all'edizione precedente, anche se alcuni dei classici problemi si sono ripresentati. Se dal punto di vista della guida e del feeling il gioco è ormai inattaccabile, una correzione agli elementi di contorno avrebbe portato a un salto di qualità decisamente più incisivo. Ragion per cui MotoGP 18 rimane senza dubbio la miglior esperienza simulativa di gare a 2 ruote.

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