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Satisfactory – Recensione

di Filippo Naldi

Pubblicato il 2019-04-24

Finalmente, dopo un lungo periodo di attesa, la Coffee Stain Studios ha aperto le porte alla alpha test del loro nuovissimo ed entusiasmante titolo ovvero: “Satisfactory”. Questo titolo è sostanzialmente un survival/tech nel quale, immedesimandoci in un operatore della Ficsit industries che viene inviato su un pianeta (selezionabile prima dell’inizio del gioco ed avendo la …

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Finalmente, dopo un lungo periodo di attesa, la Coffee Stain Studios ha aperto le porte alla alpha test del loro nuovissimo ed entusiasmante titolo ovvero: “Satisfactory”.

Questo titolo è sostanzialmente un survival/tech nel quale, immedesimandoci in un operatore della Ficsit industries che viene inviato su un pianeta (selezionabile prima dell’inizio del gioco ed avendo la possibilità di selezione fra 3 pianeti) con una missione ben precisa, crearvi un’industria e sviluppare ricerche sempre più avanzate per, sostanzialmente, l’evoluzione di quello che diventerà il gameplay.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici sia del menù che dell’hud in game, parto già con il dire che sono stati curati veramente nel dettaglio (considerando, ripeto, che il gioco era in alpha); non interferivano con il gameplay, erano veramente intuitivi ma soprattutto la disposizione dell’hud in game era veramente azzeccata.

In gioco vi erano 3 “finestre” rigorosamente con uno sfondo trasparente e rappresentavano: la prima i parametri vitali del personaggio e lo strumento che in quel momento stava utilizzando; la seconda (anziché finestra era più una barra a selezione rapida), mano a mano che il giocatore avanzava nella storia principale, veniva arricchita da oggetti in automatico pronti all’uso (come collegamenti per la corrente elettrica, collegamenti per i nastri mobili e molto altro); terza “finestra” che può essere definita anche questa una barra a selezione rapida, riguarda invece l’attivazione di oggetti come la torcia, l’attrezzo da costruzione per macchinari e strutture, l’attrezzo per la rimozione di questi ultimi, l’uso di uno scanner per le risorse, la mailbox e l’apertura dell’inventario. Sopra ad ognuna di queste caselle, vi era riportato di default il tasto che sarebbe servito per attivarle.

Parliamo adesso un po’ di quella che è la storia principale e di quelli che sono i nostri obiettivi. Tutto inizia con la costruzione di un habitat, all’interno del quale (una volta costruito) troveremo un terminal che indicherà al giocatore, una serie di passi precisi per lo sviluppo del suo habitat e il progresso nelle ricerche. Inizialmente ci saranno 5 step da superare dopodichè partiranno le ricerche specifiche vere e proprie.

Per l’avanzamento all’hub successivo, verranno richieste al giocatore una serie di materiali che inizialmente sarà lui stesso a doversi costruire manualmente ma, una volta che progredirà nella storia, potrà automatizzare grazie a una serie di macchinari disegnati veramente bene da un punto di vista grafico.

Ovviamente, con il salire dei livelli, sempre più materiali verranno richiesti per l’avanzamento. Sempre di seguito, vengono riportate quattro catture di ciò che è l’avanzamento e l’accettazione di un livello:

Ciò che però mi ha colpito di più di questo titolo è la vastissima quantità di macchinari e fabbriche possibili da realizzare. Come già detto prima, vi è la possibilità di creare vere e proprie catene di montaggio che, da un semplice minerale di ferro, portano alla costruzione di motori, computer e molto altro!

Ritornando a valutare il gioco sotto un aspetto più tecnico però, devo ammettere che sia da un punto di vista grafico che da un punto di vista organizzativo, questo titolo è veramente ben strutturato.

Gli oggetti sono stati curati sin nel minimo dettaglio e vi è persino la possibilità di attivare la modalità aracnofobia che trasforma i ragni presenti sul gioco in gatti. L’unico difetto è il comportamento che assumono gli alieni una volta che vengono uccisi dal player, ovvero, spesso può accadere che si glitchino con il terreno oppure che prendano letteralmente il volo per ricadere chissà dove.

8.7

Avendo provato il titolo per la bellezza di 50 ore, posso concludere che vi è un potenziale ed essendo ancora in accesso anticipato, molte saranno le novità che andranno ad accogliere i nuovi giocatori su questo fantastico mondo (o meglio questi 3 mondi)

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