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Recensione

Secret Invasion 1×01, Recensione – Di chi fidarsi?

Secret Invasion è la serie dei Marvel Studios disponibile su Disney Plus, che mostra Nick Fury alle prese con la minaccia degli Skrull.

Autore
Francesco
Schinea
Secret Invasion 1×01, Recensione – Di chi fidarsi?

È finalmente disponibile su Disney Plus il primo episodio di Secret Invasion, la nuova serie dei Marvel Studios ispirata all'omonima storia dei fumetti Marvel. Secret Invasion si apre con una prima puntata più che convincente, che riporta sulla Terra, letteralmente, Nick Fury.

Un Nick Fury diverso da quello dei primi film sugli Avengers, non solo fisicamente. Si tratta di un Fury stanco, segnato dagli errori del passato e dal Blip. Dopo gli anni trascorsi nello spazio, alle prese con un importante progetto per la sicurezza nazionale, l'ex direttore dello S.H.I.E.L.D. si ritrova a fare i conti con una realtà diversa, un mondo sottosopra sconvolto da una grave minaccia che agisce nell'ombra.

Non gli resta che aggrapparsi agli amici ed alleati di una vita, coloro i quali lo hanno invitato a fare ritorno sulla Terra: Maria Hill (Cobie Smulders) e Talos (Ben Mendelsohn). Quest'ultimo, leader degli Skrull, si ritrova contrapposto alla sua stessa gente e a sua figlia, la G’iah di Emilia Clarke che si è allontanata dalla sua famiglia per sposare il progetto del temibile Gravik (Kingsley Ben-Adir).

L'obiettivo di Gravik, nato dalle promesse disattese di Talos e Fury, è quello di rendere la Terra il pianeta degli Skrull. Un sogno, quello di riavere un casa, che si trasforma in una guerra subdula.

Ritorno al passato

Spionaggio, ambientazioni urbane, niente multiverso. Tanti ingredienti che non sembravano più parte integrante dell'identità dei Marvel Studios, ma che si ritrovano in Secret Invasion. Un ritorno al passato, a quelle atmosfere da Captain America: The Winter Soldier (che tanto avevano fatto bene al MCU) e alle spy-story a sfondo supereroistico. A dire il vero di superpoteri se ne vedono ben pochi, ad eccezione delle abilità degli Skrull, gli alieni mutaforma introdotti in Captain Marvel.

Abbiamo citato il film con protagonista Brie Larson perché rappresenta un prodotto imprescindibile per la visione di Secret Invasion. Più di ogni altra serie Marvel, è necessario essere in linea almeno con i film della Saga dell'Infinito per poter cogliere tutti i dettagli presenti nella sceneggiatura di questa prima puntata, che pur prendendosi i suoi tempi evita lunghi spiegoni su quanto successo in passato.

Vista la storia delle serie TV dei Marvel Studios, è bene non saltare a conclusioni affrettate. Vorremmo tanto dire che Secret Invasion ha il potenziale per diventare uno dei migliori prodotti televisivi della Casa delle Idee, ma per il momento ci limiteremo ad affermare che difficilmente avremmo potuto avere un primo episodio superiore a questo.

Secret Invasion è una storyline a fumetti estremamente difficile da trasporre, eppure il punto di partenza è quello giusto. Sin dalla sequenza di apertura si respira un'aria cupa, e le strade di Mosca fanno da sfondo al nucleo tematico di Secret Invasion: cosa succederebbe se le persone in cui abbiamo sempre confidato fossero qualcun altro? Tutto ciò che lo spettatore conosce viene messo in dubbio. Alleato o nemico? È questa la domanda che ci si pone ad ogni inquadratura dei personaggi.

Secret Invasion

Un racconto corale

Finalmente si rivede una serie Marvel visivamente di alta qualità e ben diretta, in particolare nelle sequenze d'azione. Unica pecca la sigla introduttiva realizzata con l'intelligenza artificiale: era davvero necessario? Sicuramente, visto il concept della serie, non sarebbero mancate idee artistiche originali. Una scelta che fa riflettere non solo da un punto di vista qualitativo, perché è lecito chiedersi quali risvolti potrebbe avere in futuro.

L'intelligenza artificiale non avrebbe potuto sostituire, invece, un cast totalmente in parte. Il Nick Fury di Samuel L. Jackson è sì il personaggio di punta della serie, ma a giudicare da questa prima puntata non il protagonista indiscusso.

Ogni personaggio ha una sua caratterizzazione ed un ruolo di rilievo nel racconto dell'invasione Skrull. Talos e G’iah sono co-protagonisti a tutti gli effetti, e le interpretazioni di Ben Mendelsohn e Emilia Clarke rubano la scena nel primo episodio. Abbiamo avuto solo un assaggio della strepitosa Olivia Colman, eppure è bastato per mettere in luce tutte le sua qualità.

Non vediamo l'ora di scoprirne di più nel secondo episodio, cercando di capire se il livello resterà quello di questa prima puntata o se la formula della miniserie da sei episodi danneggerà ancora una volta il prodotto finale.

Secret Invasion 1×01, Recensione – Di chi fidarsi?

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Secret Invasion 1x01

Finalmente si rivede una serie Marvel visivamente di alta qualità e ben diretta, in particolare nelle sequenze d'azione. Unica pecca la sigla introduttiva realizzata con l'intelligenza artificiale: era davvero necessario? Ogni personaggio ha una sua caratterizzazione ed un ruolo di rilievo nel racconto dell'invasione Skrull. Talos e G’iah sono co-protagonisti a tutti gli effetti, e le interpretazioni di Ben Mendelsohn e Emilia Clarke rubano la scena nel primo episodio.