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Sicario #MovieOfTheWeek

di Giacomo Borri

Pubblicato il 2021-04-06

Benvenuti in questa rubrica settimanale a tema cinema. Essendo una rubrica nuova occorre fare le dovute presentazioni.SCENEGGIATURA DI TAYLOR SHERIDANUNA PERLA DEL GENERE DRAMMATICO/THRILLER Qui troverete settimanalmente un film consigliato che, salvo eccezioni, non sarà un blockbuster famoso e conosciuto sia dai cinefili che dagli spettatori occasionali. Come avrete intuito dal titolo, come primo film …

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Benvenuti in questa rubrica settimanale a tema cinema. Essendo una rubrica nuova occorre fare le dovute presentazioni.

Qui troverete settimanalmente un film consigliato che, salvo eccezioni, non sarà un blockbuster famoso e conosciuto sia dai cinefili che dagli spettatori occasionali. Come avrete intuito dal titolo, come primo film si parte col botto. Sicario è piuttosto conosciuto tra i più appassionati di cinema ma, nonostante questo, potrebbe essere sfuggito a molti altri.

In questa rubrica specifica non tratteremo mai saghe come Harry Potter, Il Signore degli Anelli o Star Wars (per citarne alcune), ma comunque potranno essere trattati anche colossal appena usciti se ritenuti validi. Questa rubrica si pone quindi come un consigliere che non presenta pregiudizi tra cinefili e non, e quella che seguirà non sarà una recensione, ma piuttosto un approfondimento di grande cinema. Speriamo quindi possiate scoprire qualche film ancora non visto. Buona lettura e buona visione!

Una scena di Sicario di Denis Villeneuve

REGIA DI DENIS VILLENEUVE

Film del 2015 diretto da Denis Villeneuve e scritto da Taylor Sheridan. Villeneuve, già noto per il controverso Enemy, è meglio ricordato per i più famosi e pluripremiati Arrival del 2016 e Blade Runner 2049 del 2017.

Sicario mette la lente d’ingrandimento su quelle che sono le operazioni di contrasto al narcotraffico messicano, messe in atto da FBI e CIA. Per fare questo Villeneuve riporta senza filtri quella che è l’esperienza in prima persona di un gruppo di suddetti agenti, senza lesinare su particolari violenti e macabri e mostrando il punto di vista delle forze dell’ordine, vale a dire blitz alla cieca in cui ogni angolo nasconde un potenziale pericolo mortale, e ogni “civile” che ti guarda storto potrebbe benissimo nascondere un arma pronta a far fuoco alla prima occasione.

La tensione che provano i protagonisti è trasmessa in modo magistrale allo spettatore grazie a un sapiente uso di inquadrature che rispecchiano il punto di vista dei protagonisti, il tutto accompagnato da una colonna sonora perfettamente in tema. Raramente quindi si opterà per fornire allo spettatore un punto di vista generale come spesso viene fatto in altri film d’azione, piuttosto l’ignoranza di ciò che circonda gli agenti in servizio è la stessa ignoranza dello spettatore che contribuirà a far salire la tensione.

La fotografia di Sicario è sempre di altissimo livello e ci mostra il punto di vista degli agenti FBI e CIA

A trasmettere queste emozioni ci pensa un cast eccezionale: con Emily Blunt (La Ragazza del Treno, A Quiet Place) nei panni di una rampante agente FBI messa davanti a delle scelte in cui il regolamento federale può ben poco, lasciata del tutto impreparata a quello che sta per affrontare. A guidarla c’è un più navigato agente CIA interpretato da Josh Brolin (American Gangester, Wall Street – il denaro non dorme mai), che dopo svariati anni di operazioni oltre la frontiera ha imparato ad agire oltre le regole per fermare il caos generato dai Narcos che, di regole, non ne hanno.

Ad affiancare l’agente CIA da ormai molto tempo c’è però una persona, anch’essa totalmente fuori dagli schemi e dalle regole ufficiali previste dal governo americano. Trattasi del sicario interpretato da Benicio del Toro (Le Belve, Escobar), un personaggio il cui oscuro passato ha finito per forgiare un arma letale da impiegare contro il crimine organizzato.

Non è il primo rodeo per Benicio del Toro in ruoli che ricalcano la malavita inerente al narcotraffico, e tale esperienza è mostrata tutta, stavolta però è dal lato dei “buoni”.

SCENEGGIATURA DI TAYLOR SHERIDAN

La sceneggiatura di Sicario si sposa perfettamente con la regia di Villeneuve (e viceversa), portando l’immagine nuda e cruda di quella che è la vita di frontiera americana in rapporto con il narcotraffico. Non ci sono sconti per nessuno, le regole diventano sfumate per coloro che si professano “buoni”, andando così a mischiarsi e a confondersi con coloro che per primi infrangono tali regole.

L’enfasi del film è posta propio su questo aspetto. Non contano tanto le azioni intraprese da una fazione o dall’altra, ciò che conta è il fine ultimo. Il film, come altri del suo genere, spinge lo spettatore a riflettere fin dove sarebbe disposto a spingersi pur di garantire ordine e sicurezza per la maggior parte degli ignari civili. Sareste disposti a sporcarvi le mani tanto quanto i crudeli Narcos pur di fermarli e impedire che nuocciano ad altri innocenti? Fin dove è giusto o tollerabile spingersi prima di essere considerati parte dei “cattivi” e, se considerati tali, da chi e con che diritto?

La protagonista di Sicario sarà messa di fronte a situazioni che nemmeno un agente operativo FBI era pronta ad affrontare

Queste sono alcune delle domande fondamentali che Sicario pone allo spettatore, portando il tutto senza filtri e senza paura di impressionare i più sensibili, e nel farlo dà vita a una perla del genere cinematografico di riferimento.

Sicario in realtà possiede anche un sequel, Soldado, facente parte di una trilogia/quadrilogia informale scritta tutta da Taylor Sheridan, che racconta vicende inerenti alla frontiera americana contemporanea. Gli altri film in quesitone sono Hell or High Water del 2016, I Segreti di Wind RIver del 2017 e il già citato Soldado del 2018. Per quanto riguarda quest’ultimo, per quanto sia un ottimo film, non raggiunge le vette del primo, forse a causa del cambio di regista, in questo caso Stefano Sollima.

Autore di serie quali Gomorra e Romanzo Criminale, Sollima pecca di voler dare un suo timbro eccessivamente marcato al sequel di Sicario, finendo per dare un impronta che stona troppo col primo capitolo e che ricorda troppo le atmosfere di Gomorra o Suburra, rovinando l’atmosfera generata e stabilita dal capitolo precedente.

UNA PERLA DEL GENERE DRAMMATICO/THRILLER

In conclusione, non posso far altro che augurarvi di godervi la visione di Sicario che, se siete amanti del genere, quasi sicuramente non potrete far altro che adorare, sopratutto considerato i grandi nomi che da un lato dirigono e scrivono tale opera e dall’altra prendono l’onere di interpretarlo con grandissime performance.

Alla prossima settimana e buona visione!

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