Top 8 film di Harry Potter – dal peggiore al migliore
Introduzione La saga cinematografica di Harry Potter si è distinta come uno dei fenomeni globali di maggior successo degli ultimi anni. Inaugurata quasi vent’anni fa, l’adattamento dei romanzi di J.K.Rowling ha unito e avvicinato fan di tutto il mondo, grandi e piccoli. A distanza di quasi dieci anni dall’uscita dell’ultimo film, Harry Potter è conosciuto […]
Introduzione
La saga cinematografica di Harry Potter si è distinta come uno dei fenomeni globali di maggior successo degli ultimi anni. Inaugurata quasi vent'anni fa, l’adattamento dei romanzi di J.K.Rowling ha unito e avvicinato fan di tutto il mondo, grandi e piccoli. A distanza di quasi dieci anni dall’uscita dell’ultimo film, Harry Potter è conosciuto in tutto il mondo, non solo grazie a libri e ai film ma anche a opere teatrali, videogiochi, parchi a tema e merchandising.
Questo tipo di longevità è poco comune: se ne trovano esempi simili e più consistenti negli universi cinematografici Marvel e Star Wars. Di fatto, il successo della saga di Harry Potter è dovuto anche all’elevata qualità cinematografica mantenuta, e talvolta migliorata, di pellicola in pellicola, difficilmente riscontrabile in altri contesti e soprattutto in otto film.
La saga cinematografica visualizza ciò che i fan del maghetto inglese avevano a lungo immaginato lungo le pagine dei libri, arrivando a crescere ed evolversi proprio come i romanzi attraverso la direzione artistica di quattro registi distinti. Essi sono stati in grado di differenziare la costruzione filmica senza sacrificare il contenuto, la struttura narrativa e la continuità dettata dai romanzi.
Nonostante la fama globale di Harry Potter, c’è chi non ne ha mai sentito parlare o non ha mai approcciato la lettura integrale della saga. La serie cinematografica può (inizialmente) colmare questo vuoto. Ripercorriamo quindi brevemente la storia del giovane mago più famoso del mondo.
Harry Potter è un giovane ragazzo che, rimasto orfano da piccolo, vive con gli zii nei pressi di Londra. Il giorno del suo undicesimo compleanno Harry scopre che i suoi genitori sono stati uccisi dal più grande mago oscuro mai esistito, Lord Voldemort, e gli viene rivelato di essere un mago lui stesso e di essere iscritto alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Introdotto alla realtà del Mondo Magico, nel corso del primo anno di studi Harry stringe amicizie che caratterizzeranno la sua vita, arrivando a scoprire che Voldemort sta tentando di risorgere, dando inizio a una serie di battaglie che culmineranno col confronto tra i due maghi.
Nuova maratona Harry Potter
La rete televisiva Mediaset ripropone periodicamente l’intera saga in una maratona che dura settimane. Il 12 novembre 2020 avrà inizio una nuova maratona su Canale 5, che durerà otto settimane, proponendo un film a settimana, con la trasmissione dell’ultima pellicola prevista per il 31 dicembre 2020. In vista di questa nuova immersione nel mondo magico di Harry Potter, proponiamo la classifica dei film che compongono la saga, dal peggiore al migliore, ricordando che le pellicole saranno considerate in quanto tali, non esponendo giudizi circa il rapporto e la costruzione narrativa tra libri e film.
8. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010)
In fondo alla lista troviamo il settimo e penultimo film della saga. Ammesso che non è facile giudicare un prodotto che si configura come la metà di una storia (essendo parte di un nucleo più grande composto dalle ultime due pellicole della saga), in quanto film a se stante deve essere valutato come tale. Al centro della narrazione c’è la ricerca degli Horcrux, oggetti magici che contengono frammenti dell’anima di Voldemort, essenziali per sconfiggere il mago oscuro.
A differenza di tutti gli altri, il film è particolarmente lento. Nonostante una prima metà estremamente dinamica e avvincente, la seconda parte del film perde decisamente vigore. Questo perché la narrazione stessa è lenta: la ricerca condotta da Harry, Ron ed Hermione non ha una direzione e i vari litigi fra i tre protagonisti non fanno che esacerbare le cose. Il conflitto tra i personaggi è necessario per il finale della saga, ma è percepito come pesante e monotono.
Questo è quindi forse il più grande problema del film: conflitti monotoni in una narrazione lenta (e rallentata) senza spazio per un finale appagante, che arriverà soltanto nel capitolo finale della saga. L’aspettativa creata dalla ricerca degli Horcrux è mal appagata, il film crea quindi una forte disparità tra aspettativa e consegna del prodotto cinematografico.
7. Harry Potter e la camera dei segreti (2002)
Il secondo film è il più lungo dell'intera saga. Questo perché il regista Chris Columbus (che ha lavorato anche alla pellicola d’esordio) ha cercato di inserire più elementi possibili nel prodotto finale, ottenendo un film con toni cupi e molto più pesante a livello di trama, il che non è per forza un difetto, ma sicuramente rende il film più laborioso e complesso. Tra i tanti elementi spicca l’introduzione di un grande personaggio: l’elfo domestico Dobby.
Oltre al grande impatto visivo del personaggio generato in computer grafica, Dobby mette in modo e caratterizza l’intera narrazione del secondo film, ponendosi su una linea sottile tra il maliziosamente divertente e l’irritante. Inoltre, la sua presenza aiuta a definire ulteriormente il mondo dei maghi, attraverso questioni legate alla discendenza, rivelando il passato oscuro di Hogwarts. Il film è indubbiamente piacevole ma non è all’altezza del resto del franchise.
6. Harry Potter e la pietra filosofale (2001)
Primo film della saga, ha il grande merito di essere riuscito a introdurre alla perfezione i personaggi, gli ambienti, le relazioni e le dinamiche che si evolvono nei successivi sette film. Inoltre, Chris Columbus (qui regista) ha riunito un cast eccellente, grazie al quale è riuscito a raffigurare il mondo fantastico ideato da J.K Rowling e a dare volto al giovane Harry Potter (Daniel Radcliffe).
Il sentimento di nostalgia valorizza il film, presentando un cast di bambini destinato a crescere insieme allo spettatore. Inoltre, sono introdotti termini, situazioni e dinamiche che caratterizzano la scuola di Hogwarts diventate presto cult, come le scale “a cui piace cambiare”, i quadri parlanti o i simpatici fantasmi che abitano l’antico castello. In definitiva, il primo film della saga fissa uno standard per tutto l’immaginario fantastico che sarebbe seguito, classificando i film di Harry Potter come qualcosa di nuovo e diverso nel panorama mediale dei primi anni del ventunesimo secolo.
5. Harry Potter e il principe mezzosangue (2009)
Il sesto film della saga è anche contemporaneamente il più cupo e divertente. Le dinamiche di coppia tra i protagonisti sono approfondite grazie alla presenza di nuovi personaggi; tra questi spicca il Professor Lumacorno (interpretato da Jim Broadbent). Egli è il catalizzatore della narrazione secondo due ottiche principali: avvicina i protagonisti della storia da un punto di vista emotivo e sentimentale e allo stesso tempo fornisce loro informazioni importanti circa l’oscura identità di Voldemort.
Umorismo e brividi sono accompagnati da un’eccellente componente tecnica: il film presenta la migliore direzione fotografica della saga, raccontando la storia attraverso una rappresentazione per immagini ambiziosa e mozzafiato, accompagnata da una colonna sonora che incornicia perfettamente i momenti romantici/divertenti e quelli più cupi.
Inoltre, il finale del film (e ciò che ne consegue) è forse uno dei più toccanti della saga. David Yates (regista di quattro film della saga su otto) chiude la pellicola con un grandioso “arrivederci” ad Hogwarts, preparando lo spettatore ai successivi film, lontani dalle mura della scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo.
Infine, il Principe Mezzosangue (in quanto personaggio e film) è un grandioso omaggio alla carriera cinematografica di Alan Rickman, interprete del Professor Severus Piton. Anche se non è questo il film in cui il tetro professore ottiene il suo riscatto, la sua performance raggiunge l’apice in questa pellicola, finendo per essere frainteso attraverso il suo eroico sacrificio finale.
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4. Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007)
Il quinto film della saga segna il cambio di regia, in quanto gli ultimi quattro film sono diretti da David Yates. Rispetto ai precedenti è sicuramente l’opera più adulta realizzata. Questo perché la narrazione naviga abilmente tra i temi del potere e della corruzione attraverso un personaggio controverso come Dolores Umbridge (interpretato alla perfezione da Imelda Staunton). Il suo ruolo è disarmante e terrificante, il suo impatto sociale su Hogwarts spinge i protagonisti a prendere in mano la situazione.
La successiva introduzione dell’Ordine della Fenice serve ancora una volta a dimostrare che Harry non è solo ma soprattutto che non è a conoscenza di ciò che sta realmente succedendo nel Mondo Magico. Inoltre, il ritorno di Sirius Black rafforza l'impatto emotivo del film e approfondisce l'arco di Harry.
Il tutto culmina in una battaglia visivamente toccante e sorprendentemente commovente tra Voldemort e Albus Silente al Ministero della Magia, realizzata in modo inaspettato e di grande impatto. Con la sua chiara padronanza dei personaggi, del tema e delle scenografie, non c'è da meravigliarsi che David Yates sia rimasto per dirigere il franchise fino alla fine (e oltre).
3. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011)
Se la prima parte del gran finale della saga si configura come un film lento, la seconda parte è tutt'altro. Il finale (inteso come l’intero film) colpisce al cuore lo spettatore sin dal primo fotogramma e non molla la presa fino all’epilogo narrativo. Il film è una ricompensa emotiva, d’azione e di relazione. Diretto da David Yates, la pellicola confeziona perfettamente il franchise cinematografico più popolare dai tempi di Star Wars.
Se i capitoli precedenti avevano in parte distolto l’attenzione da Hogwarts, è qui che tutto si conclude, dove tutto è iniziato. Il film mette in gioco tutto ciò che lo spettatore conosce fino a quel momento: gli spazi del castello, l’abbigliamento degli studenti e le relazioni tra questi e i professori, gestendo la morte di volti familiari in modi inaspettati e portando a un finale imprevisto e indubbiamente appagante.
Il finale della saga è realizzato con una qualità impeccabile, di altissimo livello tecnico e narrativo. Harry Potter chiude in modo glorioso con un film che non è solo una superba conclusione, ma anche un'entrata in scena del tutto soddisfacente. Nonostante l’incredibile impresa di Yates, il finale non è il miglior film della saga, questo perché se si è arrivati ad un prodotto del genere è grazie ad altre due pellicole, quasi perfette.
2. Harry Potter e il calice di fuoco (2005)
Infine, il quarto film della saga è forse il migliore dell’intera esperienza cinematografica di Harry Potter, per diversi motivi. Al centro della narrazione del film c’è il Torneo Tremaghi, una competizione tra le migliori scuole di magia del mondo, atta a dichiarare la vittoria di uno studente attraverso tre prove fisiche molto rischiose. Harry partecipa al torneo in circostanze sospette (non avendo il minimo di età consentito) e durante l’ultima prova entra in contatto per la prima volta con Voldemort, che fa la sua prima apparizione sullo schermo.
Di fatto, sin dal primo fotogramma capiamo che Harry Potter lotta profondamente contro i suoi demoni interiori, i suoi più grandi timori e incertezze, che lo portano a pensare frequentemente a Voldemort. Tutto ciò si traduce sullo schermo del cinema attraverso visioni e sogni che portano Harry a prevedere un eventuale scontro diretto col signore oscuro. Queste visioni sono protagoniste del film tanto quanto lo è la magia.
Inoltre, in questa pellicola i personaggi del Mondo Magico fanno il loro primo grande passo verso l’età adulta e non solo perché Harry e i suoi amici sono adolescenti. Il film mette in scena la prima morte di uno studente per mano del signore oscuro, davanti agli occhi di tutti, affermando una volta e per tutte il suo ritorno. Il Mondo Magico si espande oltre le mura di Hogwarts e il rapporto tra gli studenti si ridefinisce tra alti e bassi sentimentali. La piega oscura e il romanticismo che caratterizzano il quarto film sono temi che faranno eco a tutte le pellicole successive.
1. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004)
Infine, secondo molti fan, il terzo film della saga è altrettanto il migliore. Il motivo di quest’affermazione è molteplice e sicuramente in parte è dovuto all’introduzione di un personaggio estremamente importante: Sirius Black (interpretato da Gary Oldman). Inoltre, questo film stabilisce la direzione creativa e la formula che caratterizza i film successivi per quanto riguarda i processi di adattamento da romanzo a film.
Di fatto, se il suo predecessore è il film più lungo della saga, da qui in poi la narrazione cinematografica esclude molti elementi presenti nei romanzi, “limitandosi” a raccontare tutto ciò che riguarda direttamente Harry Potter. Nondimeno, la regia di Alfonso Cuarón permea il film di una componente tattile per cui è possibile "vivere" le emozioni provate dai protagonisti grazie a una messinscena senza precedenti per la saga. Il regista riempie il film di immagini indimenticabili, dal cambiamento delle stagioni dettato dal platano picchiatore alla composizione pittorica di molti fotogrammi.
Se il lato tecnico eccelle, il lato narrativo non è da meno. L’introduzione di Sirius Black colma il vuoto che perseguita Harry Potter, vale a dire l’incessante ricerca di una figura paterna. Cuarón mette tutto al servizio dei protagonisti: ormai adolescenti, i giovani personaggi cominciano a forgiare un percorso di indipendenza, e il regista lo cattura meravigliosamente sia in modo sottile (ogni attore indossa la sua uniforme in modo leggermente diverso in questo film) che ovvio (Harry "scappa di casa" all'inizio).
I meriti di questa pellicola sono quasi infiniti e mentre il franchise di Harry Potter avrebbe portato ad altre entrate di rilievo negli anni successivi, il film di Cuarón segna ancora il punto creativo più culminante.
Oltre Harry Potter
La saga cinematografica di Harry Potter è la terza serie di film con il più alto incasso di tutti i tempi (dopo il Marvel Cinematic Universe e Star Wars). Questo perché sotto la magia ci sono storie di amicizia, dolore, crescita e scelta morale; sono temi senza tempo, sia per i bambini che per gli adulti. Essere cresciuti con i film di Harry Potter o averli incontrati più tardi nella vita non fa differenza: i messaggi rimangono universali.
A quasi un decennio dalla fine della storia di Harry Potter, l’universo magico è stato rinnovato con una nuova saga cinematografica che espande il Mondo Magico all’intero globo, Animali fantastici, basandosi sull’omonima pubblicazione di J.K. Rowling. Ambientata molti anni prima della nascita del maghetto racconta la storia del mago oscuro che ha preceduto Voldemort, Grindelwald, e del suo rapporto con il già noto Professor Albus Silente.
Al di fuori delle sale cinematografiche, Harry Potter è presente nel mondo videoludico da anni con una saga prodotta parallelamente ai film e alcune produzioni affiliate al franchise LEGO. Inoltre, recentemente, in vista della distribuzione delle console di nuova generazione, è stato distribuito il trailer di Hogwarts Legacy, videogioco ambientato nel 1800, in cui il giocatore veste i panni di uno studente di Hogwarts, libero di esplorare il vasto Mondo (aperto) Magico.