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Smartphone pieghevoli: cosa ci convince e cosa no

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2020-04-11

Gli smartphone pieghevoli sono e con ogni probabilità saranno anche una parte importante del futuro nel mondo mobile. Certo, attualmente poter avere tra le mani uno di questi oggetti è difficile e per molti resta un qualcosa di ancora troppo lontano. Ma quello che però sembra un oggetto di nicchia, ben presto potrebbe essere invece …

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Gli smartphone pieghevoli sono e con ogni probabilità saranno anche una parte importante del futuro nel mondo mobile. Certo, attualmente poter avere tra le mani uno di questi oggetti è difficile e per molti resta un qualcosa di ancora troppo lontano. Ma quello che però sembra un oggetto di nicchia, ben presto potrebbe essere invece il nuovo standard di riferimento per i futuri smartphone. Vediamo cosa ci offrono, quali sono le cose che ci convinco e cosa invece è rivedibile.

Uno standard in futuro?

Se partiamo dal presupposto che gran parte di questa tecnologia per certi versi è già sperimentata in lungo ed in largo, non è irragionevole ipotizzare un futuro con più smartphone pieghevoli e meno smartphone per come siamo abituati ad averli ora. Infatti, i maggiori produttori di display come Samsung si sono mossi già da diverso tempo sotto questo punto di vista. Prima ancora che gli smartphone pieghevoli arrivassero sul mercato, sono stati commercializzati prodotti con display curvi: dai televisori, agli smartphone con i bordi “prolungati”. Questo ha permesso di continuare nel tempo l’innovazione in questo settore e di implementare questa tecnologia successivamente proprio nei pieghevoli.

Quello che è più difficile da ipotizzare è quando: ciò significa se ed in quanto tempo potremmo incomiciare a vedere tutte le case darsi battaglia a suon di prodotti.

Il mercato al momento è ancora tiepido e si rivolge ad utenti che vogliono pagare di più per avere funzionalità aggiuntive; così incominciamo a vedere prodotti interessanti che ci fanno ben sperare per il futuro. Qualcuno però dirà: ma se non ci sarà un reale interesse da parte dei consumatori, cosa faranno le aziende produttrici in tal senso? Continueranno a crederci oppure meglio concentrarsi su altro? Forse questi sono i quesiti principali da tenere in considerazione, ma se consideriamo che i primi smarphone sono nati esattamente con questi presupposti, allora le risposte future potrebbero essere positive.

I pregi: Il display

Il display dei pieghevoli sono “l’attrattiva” principale e non è difficile capirne il perché. Il vantaggio è ovviamente quello di avere uno schermo di dimensioni più grandi ma con la peculiarità di “salvare” spazio (rispetto ad un tablet per esempio) nelle nostre tasche e che può essere utilizzato per tantissimi scopi: per lavoro (se non si può avere un computer a portata di mano), per l’intrattenimento (visione di film, serie tv, etc. etc.) oppure in ambito gaming, tanto per citare alcuni esempi.

Il display allungato o allargato fa si che possiamo anche fare a meno di un PC in certi momenti della giornata, soprattutto se si parla di lavoro e non si ha il tempo e lo spazio di portare un computer con sè. La vivacità e la qualità poi dei display fa si che non ci siano particolari problemi sotto la luce del sole o in situazioni di scarsa luminosità.

I pregi: il design

Gli smartphone pieghevoli hanno una caratteristica unica che li contraddistingue dagli altri smartphone presenti sul mercato: il design. Se fin da subito questo elemento risulta essere ben visibile, con il passare del tempo diventa un pregio a cui difficilmente si riesce poi a rinunciare. Questo è dovuto principalmente al fatto che il design permette loro di aprirsi e di diventare come una sorta di tablet (nella maggior parte dei casi) o come uno smartphone ma più comodo, il tutto come detto comodamente riposto nelle proprie tasche. I pieghevoli poi portano anche altre caratteristiche che alla lunga possono risultare utili.

La protezione del display da cadute accidentali è più “sicura” e si può anche evitare di mettere una pellicola protettiva (anche se non li “salva” del tutto da cadute accidentali). La comodità: la maggior parte degli smarphone in commercio (anche i top di gamma) sono efficienti, potenti e prestanti ma non possono dire certamente di essere comodi. Sempre di più i telefoni hanno la tendendenza ad aumentare il display e il loro peso, risultando ingombranti e pesanti.

Certo, si può ovviare portandosi dietro uno zaino o qualcosa di simile, ma perchè ricorrere a questo quando abbiamo già detto di come sia particolarmente comodo tenere uno smatphone pieghevole in tasca. Basta poco spazio per riporlo facilmente nelle tasche, pronto per essere estratto poi per ogni evenienza. Dopo poco tempo si fa l’abitudine e ci si rende conto che probabilmente era ciò che effettivamente stavamo aspettando sotto questo punto di vista. Inoltre i materiali utilizzati danno degli ottimi risultati in termini di leggerezza.

I difetti: c’è ancora da lavorare

Se fino ad ora abbiamo visto alcune delle principali caratteristiche degne di nota degli smartphone pieghevoli, adesso cerchiamo di capire quali caratteristiche hanno bisogno di essere riviste. Avere un foldable tra le mani è un esperienza che da un lato ci porta a percepire il prodotto come nuovo ed unico nel suo panorama, ma dall’altro ci fa capire quanto ci sia ancora da lavorare.

Seppur abbiamo detto che il display rappresenta una delle parti più significative questo non è esente da piccole sbavature. Per esempio la cerniera che avvolge due display (nei Samsung per lo più) è ancora poco pratica, leggermente rumorosa e soprattutto resta l’incognita di quanto possa durare. Alcuni modelli commercializzati precedentemente a questi, sono stati ritirati da Samsung perchè troppo facili da rompere.

Il display la maggior parte delle volte non dava prestazioni adeguate nell’apertura del device con il rischio appunto di romperlo dopo poco tempo. Qui però si è fatto qualche passo in avanti, cercando di limare i difetti ma il risultato è ancora incerto. La rumorosità della cerneria e l’assenza di prove durature nel tempo (troppo pochi i test effettuati) per quanto concerne l’ apertura del device, fanno ancora dubitare.

I difetti: prezzo e mancanza di certificazione all’acqua

Per quanto riguarda la resistenza, i prodotti sono costrutiti bene ma non è facilmente quantificabile il danno che si possa creare da cadute accidentali, dato che chi usa generalmente una cover non potrà facilmente trovarne una adatta. Manca inoltre la certificazione e la resistenza all’acqua che per prodotti che superano le 1.000 euro (anche 2.000 in certi casi), dovrebbe essere comunque inserita per evitare di sostituirli dopo breve tempo.

È importante sottolineare anche, che gli sviluppatori devono sviluppare le loro app in maniera specifica per gli smartphone pieghevoli per sfruttare davvero entrambi gli schermi (o lo schermo), il che potrebbe rivelarsi un ostacolo non di poco conto. Infine c’è anche il prezzo. A causa della tecnologia dello schermo, i prezzi sono alti e ne precludono al momento l’uso ad una gran parte di possibili acquirenti.

Samsung davanti ad Apple e Microsoft

Samsung e Huawei sono le due società che rappresentano oltre il 50% del mercato Android in molte regioni del mondo e sono tra i primi produttori ad aver commercializzato già i propri smartphone pieghevoli.

Come già detto, Samsung si è mossa per tempo rispetto alla concorrenza, il che ha favorito il rilascio in anticipo rispetto agli altri competitori. Ha si ricevuto delle critiche, ma è stata la prima sul mercato; il che le ha prodotto dei vantaggi, primo fra tutti quello di poter dire di essere stata proprio la prima azienda a commercializzare questi prodotti. Ha anche cercato di riparare agli errori commessi lungo la strada, aspetto che ha permesso all’azienda Taiwanese di migliorare e di migliorarsi.

Abbiamo già visto un notevole upgrade dall’originale Galaxy Fold al modello aggiornato e miglioramenti ancora maggiori nel Galaxy Z Flip. Samsung ovviamente non ha solo impresso questa spinta verso gli smartphone pieghevoli, ma merita dei riconoscimenti per aver portato qualcosa di nuovo su un mercato che si basa su piccole novità. Grazie a questa continua dedizione, dopo il primo pieghevole lanciato sul mercato ne è seguito un secondo dopo meno di un anno.

Apple e gli altri

Ma gli altri? Apple ha dimostrato che anche con il tempo riesce ad innovare in molti modi. Oltre che sui dispositivi portatili (come il nuovo iPad Pro), tutto ciò che “sforna” l’azienda di Cupertino diventa quasi sempre uno standard. Ma in questo frangente è chiaro ora che Samsung è la società che guida. Potrebbe anche essere azzardato, ma si potrebbe fare un paragone proprio con Apple. L’azienda californiana ha cercato di fare dell’originalità dei suoi prodotti e delle sue novità una scommessa, puntando sul fatto che tutto ciò che presentava non si era ancora visto. Che sia Samsung adesso la “nuova Apple” per quanto riguarda i foldable?

Al momento si attende una risposta da Apple, che non sappiamo se tarderà soprattutto perchè, come si è visto con la prima versione di Galaxy Fold, alla lunga possono nascere dei problemi. Meglio aspettare forse staranno dicendo in casa Apple. Molte altre aziende però stanno lavorando su i propri smartphone pieghevoli, e alcune stanno persino mettendo in mostra i loro prodotti ancora in fase di sviluppo.

Aziende come Microsoft invece non sembrano avere particolare entusiasmo per il mercato mobile e preferiscono concentrarsi su prodotti che hanno già una loro porzione di mercato. E’ il caso del Surface Duo. Con Surface Duo, Microsoft si è concentrata sul miglioramento della produttività offerto da due schermi distinti e sui materiali. I display sono realizzati in vetro, che è sono più resistenti della plastica vista su altri dispositivi con quindi meno probabilità di avere dei guasti.

I prodotti

Chiudiamo facendo una rapida panoramica di alcuni dei prodotti presenti sul mercato. Tra quelli proposti abbiamo ritenuto di elencare solo quelli più convincenti.

Samsung Galaxy Z Flip

Samsung Galaxy Z Flip è il secondo smartphone pieghevole dell’azienda in termini di tempo. Si caratterizza per una chiusura a conchiglia, ed oltre al display interno ne possiede uno esterno. Facile e comodo da portare dietro sia per il peso che per le dimensioni.Tra tutti gli smartphone pieghevoli è quello con il prezzo più basso, ma supera abbondantemente le 1.000 euro.

Samsung Galaxy Fold

Galaxy Fold è essenzialmente il top di gamma per quanto riguarda gli smartphone pieghevoli della Samsung nonchè tra i più completi di tutta la categoria.

Oltre ad un SoC Qualcomm Snapdragon 855, 12 GB di RAM e 512 GB di memoria interna troviamo una batteria da 4.380 mAh. Ma le principali caratteristiche riguardano senza dubbio il suo design ad apertura simil tablet, con due scocche unite da una cerniera. Il punto forte è il display interno Infinity Flex da 7,3”. In alto a destra c’è una una dual-cam da 10 + 8 MP.  Si può utilizzare anche chiuso, grazie al secondo display esterno sulla parte dove è presente anche una fotocamera selfie da 10 MP. Sulla parte posteriore esterna, troviamo una tripla fotocamera da 12 + 12 + 16 MP.

Lato software, Samsung è riuscita a sviluppare due funzionalità interessanti. La prima comporta un adattamento automatico delle app aperte a display aperto, mentre la seconda vede la possibilità di utilizzare le finestre flottanti per le app.Galaxy Fold è venduto ad un prezzo di circa 2.000€.

Huawei Mate X

Huawei per il suo Mate X, ha sviluppato un unico schermo flessibile, posto sulla parte esterna. È un OLED da 8″ in formato 8:7.1. Proprio su questa parte troviamo tre fotocamere, il lettore impronte e la porta USB-C.

Il SoC è un Kirin 980 e le batterie sono per una capacità totale di 4.500 mAh. E’ presente inoltre la connettività 5G. Lo smartphone pieghevole di Huawei ha un prezzo di circa 2.299€.

Di questi ultimi due smartphone pieghevoli ne abbiamo descritto le caratteristiche in questo nostro articolo dedicato.

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