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Stranger Things 4: la sessualità di Will secondo Millie Bobby Brown e Noah Schnapp

Stranger Things 4: la sessualità di Will secondo Millie Bobby Brown e Noah Schnapp

Il 27 maggio è stata rilasciata la quarta stagione di una delle serie originali Netflix più iconiche della famosa piattaforma, Stranger Things, con gli ultimi due episodi che saranno invece disponibili dal primo luglio. Una delle domande e curiosità più quotate tra il pubblico riguarda l’orientamento sessuale di uno dei protagonisti principali, Will Bayers, che soprattutto dalla terza stagione è diventata un'incognita.

Nel corso dei primi episodi della quarta stagione di Stranger Things però il dubbio instillato nella testa dei fan si è fatto ancora più grande. Il personaggio in questione infatti sceglie come suo eroe di riferimento Alan Turning, matematico gay apertamente perseguitato negli anni ’50, inoltre rifiuta le avances di una compagna e sente moltissimo la mancanza del suo migliore amico Mike, ormai totalmente dedito alla sua ragazza, Undici. Oltre a questi vari indizi, è una battuta pronunciata da Will nell’episodio 4 ad aver fatto riflettere ancora di più il pubblico, confermando quello che molti pensavano già da un po':

A volte, penso che sia semplicemente spaventoso, aprirsi in quel modo, per dire come ti senti veramente, specialmente alle persone a cui tieni di più. Perché se … e se a loro non piacesse la verità?

Sulle tracce di questa forte curiosità, Variety ha chiesto direttamente all’interprete di Will in Stranger Things, Noah Schnapp, e alla sua migliore amica, Millie Bobby Brown. Schnapp, a proposito di questo quesito, ha dichiarato:

Sento che non lo affrontano mai o dicono apertamente come sta Will. Penso che sia questo il bello, che dipende solo dall’interpretazione del pubblico, se Will si rifiuta di crescere e cresce più lentamente dei suoi amici, o se è davvero gay.

Anche Millie Bobby Brown ha poi confermato questa volontà da parte degli showrunner di Stranger Things ed ha espresso la sua opinione in merito:

Posso solo dire che è il 2022 e non dobbiamo etichettare le cose. Penso che la cosa veramente bella del personaggio di Will sia che è solo un essere umano che attraversa i propri demoni e problemi personali. Così tanti ragazzi là fuori non lo sanno, e va bene così. Va bene non saperlo. E va bene non etichettare le cose.