The Morning Show 3×04, Recensione: vecchie e nuove fiamme
di Mattia Loiacono
Pubblicato il 2023-09-27
Il nostro pensiero sul quarto episodio di The Morning Show 3.
The Morning Show 3 ha avuto un inizio di stagione altalenante, con i primi tre episodi che ci hanno ricordato pregi e difetti di una serie che, dopo la prima stagione, non è mai riuscita a ripetersi davvero.
I primi tre episodi di questa terza stagione hanno iniziato ad affrontare il razzismo sul posto di lavoro e la disparità in termini di trattamento e opportunità a partire da una mail interna alla UBA, resa pubblica a seguito di un attacco informatico. Al fianco di ciò, Cori è alla continua e disperata ricerca di investitori che possano portare soldi freschi all’interno della rete, la quale più che mai ne ha bisogno.
Fin qui la serie non è ancora riuscita a catturarci, un po’ per una narrazione che non sembra avere una direzione ben precisa e un po’ perché con il tempo lo show, tra ridondanza e prevedibilità, ha perso la credibilità e l’interesse del pubblico. Questo quarto episodio ci regala qualche nuovo spunto interessante, ma anche qualche elemento che, secondo noi, andava evitato.
Il flirt tra Alex e Paul
Nel quarto episodio di The Morning Show 3, Cori continua a cercare degli investitori per la UBA, dopo che l’affare con Paul Marks non è andato a buon fine. Nella ricerca coinvolge Stella, la quale si troverà a trattare con persone dalla dubbia etica e la quale ormai pare sempre più lontana dal CEO della rete.
Bradley incontra ancora una volta Laura Peterson, sua vecchia collega ed ex fiamma, mentre Alex prova a persuadere Paul Marks con il suo fascino. Che le due abbiano ritrovato l’amore? Più che Bradley, la sensazione è che sia Alex quella più vicina ad una soluzione di questo tipo, visto anche il suo passato.

Pochi passi in avanti
Per il momento The Morning Show 3 continua a non entusiasmare. Più che per quello che fa, per quello che non fa: la terza stagione della serie non è mai riuscita fin qui a sfruttare il suo vero potenziale, che per il momento rimane dormiente, un po’ come la visione dello spettatore.
Una delle poche cose particolarmente positive da segnalare di questo episodio è il piano sequenza iniziale con cui si apre, una lunga inquadratura dove Cori ci porta all’interno di un evento della rete. Tra l’altro, Cori è uno dei personaggi migliori della serie, sia per l’interpretazione di Billy Crudup che per la sua caratterizzazione credibile e concreta nei panni del CEO.
Anche il semi-flirt tra Alex Levy e Paul Marks può segnare una svolta per la serie, visto che da sempre Alex, a causa del suo passato, soffre un po’ di sfiducia nei confronti sia delle persone che nelle relazioni amorose. Staremo a vedere come si evolverà nei prossimi episodi.
Se c’è qualcosa invece che abbiamo apprezzato meno è sicuramente la parentesi della guerra in Ucraina, inserita in modo frettoloso e forzato. Difetti già riscontrati in passato nella serie e che sicuramente non hanno aiutato nel tempo a tenersi stretto lo spettatore.