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Ultreia – Recensione per Nintendo Switch

di Luca Trucchia

Pubblicato il 2022-04-12

Ultreia è un’avventura grafica vecchio stile che arriva su Nintendo Switch

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Sviluppato interamente da Olivier De Rop e pubblicato da RedDeer, Ultreia arriva anche sulla console di casa Nintendo.
Il titolo è punta e clicca vecchio stile, che ricorda le avventure grafiche della Lucasarts agli inizi degli anni ’90.
Nel corso della nostra avventura, infatti, dovremo risolvere vari enigmi ed interagire con altri personaggi per poter proseguire il nostro viaggio.
Sicuramente il target del gioco è per gli appassionati del genere che ha reso immortali saghe del calibro di Monkey Island .

Ultreia
Qui inizia il viaggio del nostro piccolo eroe.

Benvenuti su Ultreia

Il gioco inizia con Nymo, un piccolo robot che ha perduto il padre per mano di un assassino, e di fronte alla sua tomba giura vendetta.
Mentre pensa a come vendicarsi, una voce misteriosa che proviene dal suo interno gli parla, e spiega che per raggiungere il suo scopo deve diventare un pellegrino ed affrontare un lungo viaggio che lo porterà fino alla sua destinazione finale. Questa è il pianeta Ultreia, dove potrà apprendere i segreti della vita e della morte.
Come unico indizio di questo misterioso pianeta è che lì scoprirà le verità che cerca, e che un solo robot nella storia, il leggendario Alabtor Il Grande, è arrivato ad Ultreia, ma non facendo più ritorno. Tuttavia la voce misteriosa lo persuade, promettendogli che troverà l’assassino di suo padre se adempierà al suo destino.
Quindi il nostro eroe decide di partire, e durante l’avventura si troverà ad avere a che fare con un mondo ricco di personaggi e ambientazioni.

Ultreia 2
Il cuoco non è gentilissimo state attenti!

Scimmie a tre teste?

Nel gioco si controlla Nymo attraverso il D-Pad che funge da mouse. Abbiamo quindi a disposizione un cursore che possiamo spostare in ogni angolo dello schermo per muovere il protagonista. In alcuni punti però vengono evidenziati oggetti o personaggi, con i quali interagire tramite delle icone che rappresentano il ventaglio di azioni possibili.
È naturalmente presente un inventario, dove potremo prendere gli oggetti raccolti durante l’avventura e poi utilizzarli per risolvere gli enigmi presenti.
Infine, per aiutare il giocatore quando si trova bloccato, tramite la comodo pressione di un tasto, vengono evidenziati i punti di interesse interagibili.
Vi è anche la possibilità di utilizzare il touchscreen in alternativa al classico sistema di controllo. Un’aggiunta marginale, ma che senza dubbio riesce a sfruttare le peculiarietà di Nintendo Switch.


L’interazione con altri personaggi è varia, ma sicuramente non articolata come si è visto in altre avventure del passato.
Le domande e risposte sono infatti sempre al massimo due/tre per ogni singolo NPC.
Gli enigmi invece sono quasi tutti interamente basati sull’utilizzo degli oggetti dell’inventario. Molto spesso ci si ritroverà a provarli tutti pur di poter proseguire nel gioco, cosa che rende la sfida un po’ monotona e rischia di perdere interesse dopo poco.
Alcuni puzzle o quest sono stati inseriti solo come riempitivi, e non hanno un vero e proprio legame con l’evoluzione della narrazione.
Questo è il difetto più evidente di Ultreia.

Ultreia 1
Aprendo la botola scopriremo un mondo segreto.

Il suono dell’avventura

Tecnicamente parlando il titolo si presenta in maniera discreta. La grafica gode di modelli 3D animati e renderizzati, uniti a sfondi fluidi prerenderizzati che ricordano Grim Fandango.
Ovviamente su Nintendo Switch il tutto gira senza nessun problema, avendo a disposizione una potenza hardware molto al di sopra di quelle richieste da Ultreia.
Il comparto sonoro di Ultreia invece è notevole, con suoni e musiche azzeccate scritte da Yann Latour, che creano un’atmosfera perfettamente adatta.

6.5

Ultreia si propone come un revival per i nostalgici delle vecchie avventure grafiche degli anni '90. L'idea di base è carina, la storia è profonda ma manca il carisma e la personalità che avevano i personaggi delle avventure più famose e amate dai videogiocatori. Raccomandato solo a chi mastica il genere.

  • Comparto sonoro piacevole
  • La storia è profonda e articolata
  • Molte sequenze sono dei meri riempitivi
  • Gli enigmi non sono tutti ben congegnati

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