5 motivi per guardare Lupin – Dans l’ombre d’Arsène su Netflix
Su Netflix dall’8 gennaio è disponibile la serie tv intitolata Lupin – Dans l’ombre d’Arsène, creata da George Kay e François Uzan, che racconta una storia attraverso le avventure del grande Arsenio Lupin. 1) La trama Lupin è ambientato a Parigi e il protagonista è Assane Diop (Omar Sy), l’Arsène Lupin del ventunesimo secolo ma […]
Su Netflix dall'8 gennaio è disponibile la serie tv intitolata Lupin - Dans l'ombre d'Arsène, creata da George Kay e François Uzan, che racconta una storia attraverso le avventure del grande Arsenio Lupin.
1) La trama
Lupin è ambientato a Parigi e il protagonista è Assane Diop (Omar Sy), l'Arsène Lupin del ventunesimo secolo ma con le sembianze di un addetto alle pulizie del museo del Louvre. In realtà Assane, nativo del Senegal e separato dalla compagna Claire (Ludivine Sagnier), madre del figlio Raoul, è impegnato con quel lavoro solo per raccogliere informazioni utili al suo piano molto ambizioso.
Assane punta gli occhi su un collier di diamanti appartenuto alla regina Maria Antonietta e oggetto di proprietà della famiglia Pellegrini: l'occasione per mettere in atto il suo furto si presenta con un'asta al museo parigino, in cui il collier viene battuto tra le personalità più ricche della Francia. Il nuovo Lupin, sotto la falsa identità di Paul Sernine, non vuole rubare il prezioso gioiello per una questione economica, ma per saldare i conti con un passato segnato dall'ingiustizia.
2) Antieroe e ladro gentiluomo
Rubare il collier è solo la punta dell'iceberg del piano di Assane: in realtà l'obiettivo principale è quello di smascherare il colpevole dell'arresto del padre, suicidatosi 25 anni prima: Babakar Diop (Fargass Assandé) venne ritenuto colpevole, nonostante la sua innocenza, per mano del signor Hubert Pellegrini (Hervé Pierre). Il collier, ormai dato per disperso, spunta all'improvviso dopo 25 anni e così Assane decide di mettere a punto un furto in stile Lupin per portare la verità a galla.
Ogni tecnica da lui usata è contenuta nel libro Maurice Leblanc, che lo accompagna dalla morte del padre e che lo ha trasformato nel ladro gentiluomo 2.0: il passaggio da un'identità all'altra, le fughe minuziose, i trucchi di magia, l'abilità nel combattimento e il senso dell'humor rendono onore al personaggio originale di LeBlanc.
Ma oltre al lato caratteriale che prende ispirazione dal suo mito, Assane è anche un uomo sveglio e dalle grandi conoscenze, ma segnato da un passato doloroso che non gli permette di trovare pace. Il protagonista, quindi, incarna sia il ruolo del ladro che però viene posto nell'ombra dal suo lato vendicatore: è un antieroe con una vendetta ben precisa, ovvero distruggere l'uomo potente che lo ha privato della figura paterna. Arsenio Lupin è il riferimento principale di Assane, da cui prende ispirazione per non cacciarsi nei guai con la giustizia: il Lupin moderno agisce per fini personali, ma con la speranza che le sue azioni possano giovare anche i più deboli, schiacciati dalle élite.
3) Imprevedibilità, misteri e divertimento
All'interno dello show c'è un'unica nota negativa da prendere in considerazione: la presenza di avversari poco temibili, come le forze dell'ordine incapaci di cogliere in flagrante un "uomo qualunque". Nonostante ciò, è magnifico vedere come Assane Diop/Paul Sernine/Lupin sembri in grado di fare qualsiasi cosa: gli inseguimenti e le teorie dei poliziotti nei confronti del ladro del Louvre sono gradevoli da guardare, anche perché in ogni momento il colpevole è sempre un passo avanti a loro.
Quando sembra che qualcosa stia per andare storto, Assane ha sempre un piano di riserva con qualche effetto sorpresa. Il progetto di 5 episodi di Kay e Uzan è composto da uno schema narrativo basato sulla vendetta ma è capace di regalare momenti di suspence in molte scene d'azione. Il fine ultimo è chiaro: sorprendere e intrattenere lo spettatore con plot twist e piccoli misteri che man mano si incastrano come pezzi di un puzzle. Uno show leggero, ma con dettagli importanti da tenere a mente.
4) L'interpretazione di Omar Sy
Lupin può contare su una grande interpretazione, quella di Omar Sy, in grado di ricreare l'insolenza e il fascino del ladro gentiluomo originale, mantenendo allo stesso tempo un distacco da quest'ultimo per evitare di diventare una stonata caricatura. Omar Sy, grazie al suo talento, costruisce un personaggio divertente, scaltro e sicuro di sé, ma contrassegnato da un'enorme emotività capace di fargli compiere anche passi falsi.
La rapina, che ricorda molto la serie spagnola La Casa De Papel, diventa un pretesto per esplorare anche ulteriori tematiche, poste anche in maniera velata. Oltre al divario tra ricchezza e povertà, il tema del razzismo occupa gran parte della storia, a partire del trattamento di Babakar da parte di Pellegrini. Ma non solo, anche nella Parigi odierna un uomo come Assane passa inosservato all'occhio della polizia non solo grazie all'arte della mimetizzazione acquisita da Lupin, ma perché da un uomo di "quell'aspetto" nessuno si aspetta una grande mente.
5) Il finale aperto
Lupin -Dans L’Ombre D’Arsène si conclude con un paio di colpi di scena che lasciano lo spettatore con molte domande. Infatti, il finale potrebbe dare inizio ad un'evoluzione imprevedibile della storia che sarà possibile vedere nella seconda parte, in cui Assane dovrà fare i conti con i suoi segreti e le persone che ama.
Questi sono 5 motivi principali e fondamentali per guardare Lupin, una serie tv al pari di un film che dura 5 ore, per gli amanti del Binge Watching. Omar Sy vi aspetta su Netflix non solo con la serie tv originale, ma anche con il comic movie del 2018 Lo sbirro di Belleville.
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