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Fleishman a pezzi, Recensione – Anatomia di una relazione

di Emidio Sciamanna

Pubblicato il 2023-02-28

Il 22 febbraio è uscita su Disney+ la miniserie Fleishman a pezzi, creata dalla scrittrice Taffy Brodesser-Akner e basata sul suo romanzo d’esordio.

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Il 22 febbraio 2023 è uscita su Disney+ la miniserie Fleishman a pezzi, creata dalla scrittrice Taffy Brodesser-Akner e basata sul suo stesso romanzo d’esordio, Fleishman is in Trouble, che nell’ormai lontano 2019 colpì positivamente pubblico e critica. Questo adattamento, a metà tra il dramma sentimentale e la commedia, riesce a gestire con sorprendente equilibrio una notevole quantità di argomenti e personaggi, senza mai risultare incoerente o superficiale.

In soli otto episodi Fleishman a pezzi affronta, con ironia e tantissima amarezza, temi delicati e per nulla banali, come ad esempio le molestie sul luogo di lavoro e l’insensata ossessione per i rapporti virtuali; eppure, tutto ciò non è altro che un contorno, un supplemento, poiché quello che la serie vuole effettivamente indagare è l’evoluzione del rapporto di coppia, quell’improvvisa scintilla che dà vita all’amore tra due persone e che, con il passare degli anni, può condurre verso una drastica e inarrestabile degenerazione.

Fleishman a pezzi
Fleishman a pezzi

Sull’orlo di una crisi esistenziale

La serie comincia a Manhattan, in una torrida giornata estiva. Toby Fleishman (Jesse Eisenberg), neo-divorziato quarantenne, decide di riprendere in mano la sua vita tuffandosi nel mondo (per lui) sconosciuto delle app di incontri, riscuotendo un’enorme successo e rivendicando la spensieratezza di una gioventù trascorsa tra la goliardia del college e gli studi di medicina.

L’inizio della sua nuova esistenza viene, tuttavia, scombussolato da un’insolita chiamata: l’ex moglie Rachel (Claire Danes) deve andare fuori città per una breve vacanza e lo avvisa che, per tutto il week-end, dovrà occuparsi dei loro due bambini, Hannah e Solly. Passano i giorni, ma Rachel sembra essere scomparsa nel nulla e Toby, sconvolto dall’egoismo della donna, cerca di superare questa difficile situazione con l’aiuto di due vecchi amici dell’università, Seth (Adam Brody) e Libby (Lizzy Caplan).

Tutta la prima parte di Fleishman a pezzi si concentra sulla vita – passata e presente – del protagonista e sulla crisi, provocata dal divorzio, che ha travolto la sua monotona quotidianità: Toby affronta un vero e proprio crollo psicologico e il momentaneo sollievo – rappresentato dalle soddisfazioni sul lavoro e in ambito sessuale – non è altro che un semplice rimedio provvisorio, del tutto inutile con il ripetitivo trascorrere delle settimane. Soltanto ragionare sui motivi della separazione sembra essere la chiave per la risoluzione dell’enigma; pensare a Rachel, a tutti i momenti vissuti insieme, a ogni attimo affrontato con amore o con disprezzo, fino a scoprire, o meglio a ricordare, come è stato possibile arrivare a quella dolorosa e alienante situazione.

fleishman a pezzi
Fleishman a pezzi

Fleishman a pezzi: una questione di prospettiva

Il titolo originale, come si è detto, è Fleishman is in Trouble. Un confronto interessante riguarda però sia la traduzione francese che, soprattutto, quella italiana. La prima, Anatomie d’un divorce, esplicita in modo abbastanza diretto l’analisi quasi chirurgica – non a caso l’elemento del “medical drama” è a lungo presente nel corso della vicenda – che viene effettuata all’interno di questa relazione amorosa.

Ciò che sembra possedere un carattere del tutto particolare è, invece, il Fleishman a pezzi della versione italiana. Con l’avanzare degli episodi, si acquisisce sempre più consapevolezza del fatto che il Fleishman del titolo non si riferisca al solo Toby, ma alla famiglia Fleishman: alla coppia Rachel e Toby, ma anche ai loro due figli. A finire “in pezzi” non è solo il loro matrimonio, non è soltanto la vita del singolo protagonista, bensì quella di tutti i membri del nucleo familiare, investiti da una continua serie di stravolgimenti che incidono nel loro animo un marchio indelebile.

Questa frammentazione viene resa, sul piano visivo, tramite continui flashback e cambi di prospettiva, ampliando progressivamente lo spettro interpretativo e fornendo una visione d’insieme sempre più completa e approfondita. Quello che traspare del rapporto di coppia tra Toby e Rachel viene filtrato attraverso i due rispettivi punti di vista, offrendo così allo spettatore la possibilità di comprendere tutte le sfumature che conducono all’evoluzione e al cambiamento dei loro sentimenti reciproci.

fleishman a pezzi
Fleishman a pezzi

Un gioiello, inaspettato e straziante

Fleishman a pezzi si rivela essere, al di là di ogni sospetto, una vera e propria perla, manifestando una compattezza a tratti impeccabile. Taffy Brodesser-Akner riesce a dosare con estrema attenzione ogni più piccolo e insignificante (si fa per dire) elemento, dai traumi legati al parto alla pressione dell’essere genitori, fino ad arrivare alla gestione di una vita lavorativa sempre più spasmodica e asfissiante, all’interno di una società, di fatto, prevalentemente maschilista.

Jesse Eisenberg e Claire Danes offrono due interpretazioni assolutamente convincenti e la loro splendida sinergia contribuisce a definire uno dei punti cardine dell’intera opera. D’altro canto, se la poetica di Woody Allen rappresenta la musa ispiratrice della serie, colei che assume i tratti di una narratrice onnisciente è proprio la Libby di Lizzy Caplan: vera protagonista non dichiarata della storia, è in grado di scandire come un metronomo le azioni di tutti i personaggi, simboleggiando poeticamente sia l’anima metanarrativa del racconto che la concretizzazione delle disillusioni giovanili degli adulti.

Fleishman a pezzi scava nel profondo dell’animo umano e, dal baratro delle relazioni sentimentali, estrae tutto il pessimismo possibile e immaginabile. Come può un sentimento così puro e sincero, incarnato dall’amore di una giovane coppia, corrompersi e degenerare in questo modo, fino a morire tragicamente? La serie sembra suggerirci che nella nostra vita tutto è effimero, e che ogni cosa tende lentamente a estinguersi dopo un breve attimo di luminosa passione. Eppure, proprio quando la rassegnazione sembra prendere il sopravvento, ecco che un semplice scambio di sguardi, sotto una pioggia torrenziale, può ancora riaccendere la speranza: il destino non è immutabile, siamo unicamente noi stessi gli artefici di un suo possibile cambiamento.

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Fleishman a pezzi si dimostra un vero e proprio gioiello, totalmente inaspettato e a tratti davvero straziante. Le interpretazioni dei protagonisti – Jesse Eisenberg e Claire Danes sopra tutti – contribuiscono ad arricchire una sceneggiatura perfettamente equilibrata, colma di spunti di riflessione e di problematiche contemporanee. Una regia sontuosa accompagna una struttura labirintica e stratificata, al cui interno nulla e lasciato al caso e ogni cosa trova una propria risoluzione, come tanti tasselli di un puzzle che alla fine trovano la loro giusta collocazione. Da non perdere assolutamente.

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