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God of War : la recensione

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2018-05-16

Questa recensione è davvero difficile da scrivere. Trovandoci di fronte a un titolo molto complesso, e sopratutto a un brand incredibilmente famoso, che era finito con un terzo capitolo sconvolgente, sicuramente uno dei giochi cardine per la scorsa generazione. Premettendo solo che questa recensione è in ritardo rispetto all’uscita del gioco, ma ho avuto l’occasione …

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Questa recensione è davvero difficile da scrivere. Trovandoci di fronte a un titolo molto complesso, e sopratutto a un brand incredibilmente famoso, che era finito con un terzo capitolo sconvolgente, sicuramente uno dei giochi cardine per la scorsa generazione. Premettendo solo che questa recensione è in ritardo rispetto all’uscita del gioco, ma ho avuto l’occasione di finire il titolo negli ultimi giorni, e sentivo che andava trattata nonostante , come sappiamo, il gioco sia ormai sugli scaffali da quasi un mese ormai.

Kratos il dio della guerra, fiero guerriero Spartano viene raccontato in questo titolo come padre e marito, passando da guerriero spietato che esaudiva ogni suo capriccio e meditava solo ed esclusivamente la vendetta , dopo lo sterminio delle divinità a cui abbiamo assistito in God of war 3 , arriviamo ad un dio molto più umano, molto più responsabile decisamente più controllato e saggio.

Nessuno sa come Kratos sia riuscito a passare dal mondo greco, al mondo e alla mitologia nordica, ma sappiamo che è passato tantissimo tempo dalla battaglia contro Zeus e dall’estinzione delle divinità olimpiche e il nostro spartano è riuscito a ricostruirsi una famiglia. Il gioco inizia con Kratos e suo figlio Atreus che vanno a prendere l’ultimo albero per costruire la pira della moglie recentemente scomparsa. Infatti il gioco si baserà sull’ultimo desiderio della donna ovvero quello di spargere le sue ceneri sulla vetta più alta dei nove regni ed è da qui che inizierà questa incredibile avventura padre-figlio.

Appena il gioco inizia, capiamo subito che l’atmosfera che si respira è molto diversa dagli altri capitoli , è molto più intensa e riflessiva, osserviamo anche un rapporto tra i due protagonisti molto instabile e freddo, perchè Kratos è sicuramente cambiato ma rimane sempre un freddo spartano che non sa esprimere le proprie emozioni. Infatti i due sembrano quasi estranei e durante il gioco lo affermano anche, è come se non si conoscessero. Infatti senza fare alcun tipo di spoiler, sarà molto bello vedere come si evolverà il loro rapporto durante la storia, sia di questo, che nei titoli a venire.

Come abbiamo ben potuto vedere tutti dalle svariate anteprime, il gameplay è enormemente diverso rispetto ai precedenti God of war qui abbiamo una visuale costante in terza persona, e per buona parte del gioco una sola arma a disposizione ovvero l’ascia del Leviatano arma davvero potente con il potere di ghiacciare i nemici, avremo anche tutte delle abilità da sbloccare e inoltre avremo a disposizione dei fabbri durante il gioco che aiuteranno a potenziare armi, armatura, o forgiarne di nuove o addirittura comprare incantesimi e magie da poter aggiungere come abilità passive nel nostro equipaggiamento.

Ma il vero cambiamento sta nella mappa, mentre negli altri god of war avevamo un percorso lineare da seguire senza troppe usciti in questo titolo invece, avremo tantissimi luoghi da poter esplorare, addirittura altri mondi, infatti nonostante la storia sia il fulcro principale sia ovviamente la storia, l’end game è una parte fondamentale del gioco, e ci vorranno davvero tantissime ore per il suo completamento al 100% ma per quanto possa sembrare ”open world” la cosa in realtà non lo è.

No non è open world è una sorta di finto open world e non è una cosa criticabile secondo me anzi. Ci sono tantissimi open world che si perdono per colpa di zone completamente vuote e camminate noiosissime, qui non troviamo niente di tutto questo ogni zona è ben bilanciata con oggetti rari o meno e inoltre troviamo anche delle boss fight in posti segreti davvero complesse e ben strutturate. Forse l’unica piccola pecca del gioco è la varietà dei nemici e sopratutto delle boss fight durante la storia principale nonostante sia tutto estremamente epico e assolutamente adatto ai canoni di God of war ho trovato alcune ripetizioni fastidiose, ma è una piccolissima critica che può essere subito cancellata pensando che questo è il primo capitolo , e che non potevano buttare tutti i personaggi per  il primo.

9.5

Questo è sicuramente un titolo per cui vale assolutamente la pena acquistare. E per tutti coloro che pensano che si tratti di un gioco completamente estraneo al God of war che conoscevano, non preoccupatevi, questo è God of war 4 a tutti gli effetti, un titolo per cui vale la pena acquistare una PS4 e il degno inizio di una nuova storia per il nostro spartano preferito.

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