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Green Hell – Recensione

di Matteo Rossi

Pubblicato il 2020-05-19

Nonostante sia un gioco dell’anno scorso, Green Hell sta vivendo un momento d’oro. E’ tra i titoli più acquistati del genere e fa migliaia di spettatori ogni giorno su Twitch.Green Hell: di cosa si tratta?Realismo prima di tuttoGestione dello zaino e craftingModalitàComparto tecnico Questo titolo è frutto delle idee avanguardistiche dello studio Creepy Jar, composto …

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Nonostante sia un gioco dell’anno scorso, Green Hell sta vivendo un momento d’oro. E’ tra i titoli più acquistati del genere e fa migliaia di spettatori ogni giorno su Twitch.

Questo titolo è frutto delle idee avanguardistiche dello studio Creepy Jar, composto da personalità di spicco del videoludo.

Green Hell: di cosa si tratta?

Green Hell è un videogioco survival che punta molto sul realismo e sul crafting volto allo sviluppo di un survival instinct da parte del giocatore.

Nonostante si presenti come un prodotto indie come costi (20 euro circa), Green Hell offre il colpo d’occhio di un tripla A, con scenari molto ben realizzati.

Gli scorci della foresta amazzonica lasciano senza fiato e regalano emozioni di serenità per la bellezza del paesaggio, in contrasto con l’anima ansiogena del genere a cui il titolo appartiene.

I suoni naturalistici immergono appieno il giocatore all’interno dell’ambiente tropicale, contribuendo al senso di smarrimento che si prova addentrandosi in questi luoghi inesplorati.

Realismo prima di tutto

Il realismo è l’elemento su cui gli sviluppatori sembrano essersi maggiormente concentrati.

A partire da un HUD minimale, che porta a schermo solamente elementi essenziali che non invadono la schermata, lasciandola pulita e dando più risalto possibile al paesaggio.

Per sopravvivere è necessario cacciare, cogliere cibo, combattere con le creature selvagge e ovviamente con gli indigeni. Tutto ciò espone a rischi che possono voler dire game over.

Una semplice ferita non deve essere solamente fasciata, ma va curata e disinfettata utilizzando elementi di fortuna: come ad esempio vermi che contribuiscano a purificare la carne esposta in seguito ad un taglio.

Il gioco vuole sviluppare anche la nostra conoscenza in ambito nutrizionale: il cibo viene suddiviso in proteine, carboidrati e grassi e un giusto equilibrio tra le macromolecole, porta ad una forma buona del protagonista.

Le malattie e gli infortuni sono all’ordine del giorno e devono essere studiati prima che risolti. Si dovrà proseguire con una diagnosi del problema al fine di trovare una cura adeguata.

Questa prevede l’utilizzo di mezzi ingegnosi ma rudimentali per curare alla buona problemi gravi come infezioni da parassiti o ferite infette.

Il cibo che si trova non è sempre sano: potrebbe rivelarsi pregno di sostanze velenose. Bere acqua putrida, ad esempio, potrebbe significare probelmi di stomaco. Il giocatore verrà spesso messo dinnanzi ad una scelta in tal senso: assaggiare e rischiare oppure andare sul sicuro e mangiare solo ciò che si conosce?

Gestione dello zaino e crafting

Durante l’avventura sarà fondamentale la gestione degli spazi nello zaino, che ci consente di trasportare oggetti utili ma non in quantità infinita.

Una corretta gestione degli spazi deve venirci in aiuto nelle condizioni più disperate: caccia, combattimenti, necessità medica e tutto ciò che potrebbe verificarsi all’ombra di una foresta tropicale.

Ovviamente gli oggetti possono essere utili per il crafting: è fondamentale produrre oggetti per le varie attività sopraelencate, che possono andare da una lancia, ad un’accetta.

Nello zaino potremo anche conservare il cibo, che in alcuni casi, per offrire il massimo dal punto di vista nutrizionale, dovrà essere cotto prima che consumato. Accendere un fuoco sarà dunque un’opzione utile per mangiare, ma attenzione: il fuoco attira creature selvagge e non solo!

Modalità

Green Hell non offre solamente la classica modalità survival, il cui semplice scopo è sopravvivere il più tempo possibile, ma è presente anche una modalità storia.

La trama dell’avventura non è tra le più ispirate, ma abbastanza originale da farsi giocare in maniera godibile.

Per i più intrepidi è presente anche la feature del permadeath, ovvero l’impossibilità di respawn dopo la morte: non avete possibilità di fallire, cadere in errore significa ricominciare da capo.

Da tutto ciò trae vantaggio al longevità del gioco, che si conferma piuttosto buona anche per chi dovesse essere un veterano del genere survival.

Comparto tecnico

Chi dovesse sentir parlare per la prima volta di Green Hell si aspetterebbe un gioco dalla grafica improvvisata e dal comparto tecnico generale di basso livello.

Ma nonostante il prezzo budget del prodotto, esso offre dal punto di vista visivo e sonoro un’esperienza che vale la pena essere vissuta.

Il colpo d’occhio è meraviglioso: l’imponente foresta amazzonica si erge in tutta la sua maestosità, offrendo contrasti suggestivi tra rigagnoli e vegetazione.

Il tutto accompagnato da suoni ben ritmati, che immergono il giocatore all’interno di una realtà parallela, tanto pericolosa quanto meravigliosa.

Il mondo di Green Hell teletrasporta nel cuore di una foresta selvaggia e invoglia all’esplorazione di un luogo che difficilmente sarebbe visitabile al di fuori di una realtà virtuale.

Ovviamente non tutto è oro ciò che luccica: i movimenti degli esseri animati sono legnosi e non hanno lo stesso impatto visivo della controparte naturale.

Tuttavia, considerando la natura indie del prodotto, c’è da dire che gli sviluppatori hanno organizzato bene le forze, spingendo su elementi che contribuiscono fortemente a far sembrare un tripla A un prodotto che in realtà ambisce ad altre fasce di mercato.

Tutto sommato questo prodotto è qualitativamente superiore alla maggior parte dei rivali che appartengono al medesimo genere: Green Hell stabilisce nuovi standard qualitativi del genere survival di stampo indie.

Potete acquistare Green Hell su steam al prezzo attuale di 20,99 euro.

7.5

Green Hell è un prodotto molto ben confezionato. Offre nuovi spunti per il genere survival, reinventando meccaniche già viste e introducendone di nuove: la classificazione nutrizionale del cibo o la diagnosi. Nonostante lo stampo indie mostra i muscoli dal punto di vista tecnico.

  • Comparto tecnico buono
  • Meccaniche nuove e ben congeniate
  • Community attiva
  • Diverse modalità giocabili
  • Genere di nicchia
  • Meccaniche complicate per le nuove leve del survival
  • Animazioni legnose

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