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Recensione

I leoni di Sicilia, Recensione della seconda parte della serie tv

Sono appena arrivate su Disney+ le ultime quattro puntate de I leoni di Sicilia. La serie tv di Paolo Genovese, tratta dall’omonimo romanzo best seller di Stefania Auci. In questa recensione ci concentreremo sugli episodi 4-5-6-7-8, per leggere il nostro parere sui primi tre episodi trovate qui il link. Trama La storia della famiglia Florio […]

I leoni di Sicilia, Recensione della seconda parte della serie tv

Sono appena arrivate su Disney+ le ultime quattro puntate de I leoni di Sicilia. La serie tv di Paolo Genovese, tratta dall'omonimo romanzo best seller di Stefania Auci. In questa recensione ci concentreremo sugli episodi 4-5-6-7-8, per leggere il nostro parere sui primi tre episodi trovate qui il link.

Trama

I leoni di Sicilia

La storia della famiglia Florio prosegue con Vincenzo, ormai diventato adulto, e al suo fianco troviamo Giulia. La giovane donna, dopo aver messo al mondo due bambine, figlie illegittime di Vincenzo, viene finalmente ricompensata con la proposta di matrimonio. Successivamente nascerà Ignazio, il primo figlio maschio della coppia, nonché l'unico legittimo. A Palermo comincia il periodo della rivoluzione, e Vincenzo prima si schiererà con i rivoluzionari, per poi abbandonare la causa nel momento delle difficoltà.

Mentre il figlio Ignazio cresce e inizia a prendere su di se le responsabilità date dal cognome che porta, a Palermo arriva anche Garibaldi.

Insomma queste ultime puntate raccontano la storia della famiglia, con lo sfondo della rivoluzione che stava prendendo piede in Sicilia, che ha condizionato anche la vita dei Florio.

Il tempo vola ne I leoni di Sicilia

Questa serie tv, fin dalla prima puntata, riesce a far scorrere il tempo della storia molto velocemente, forse anche troppo. Bastano pochi minuti per ritrovare i volti dei protagonisti invecchiati, o i bambini cresciuti, fino a diventare uomini nel giro di una puntata.

La scelta di invecchiare i protagonisti è sicuramente sensata dovendo abbracciare un periodo di tempo così ampio, in poche puntate. Se gli attori fossero cambiati, si sarebbe creata confusione. Nonostante questo il processo di invecchiamento non convince. Così come spesso gli attori sembrano portare in modo troppo forzato il peso di dover apparire vecchi anche negli atteggiamenti.

Il contrasto nelle scelte musicali

Il contrasto tra il periodo storico nel quale è ambientata la storia e la colonna sonora prosegue anche in questi episodi. Se nei primi tre, le canzoni moderne, che accompagnavano quelle più classiche, non infastidivano, in questa seconda parte forse la cosa diventa troppo pesante. Si tratta di una serie tv in costume, che vuole farci immergere in un'altra epoca, e che, anche a causa della colonna sonora, non ci riesce.

Non stiamo parlando di canzoni moderne, riadattate agli strumenti dell'epoca, così da essere ben miscelate, come per esempio in Bridgerton. Stiamo parlando di canzoni nelle loro versioni originali, che aiutano solo a distruggere l'immersione dello spettatore in quel mondo ben ricostruito dalla scenografia.

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Tutto continua a essere sottotono

I leoni di Sicilia resta sottotono anche in questi episodi. Gli attori continuano a non essere a fuoco nella storia. Gli avvenimenti continuano a scorrere così tanto velocemente che risulta impossibile per lo spettatore empatizzare con i personaggi. Eppure ci sarebbe tanto che potrebbe far scattare l'empatia. Partendo dalla condizione delle figlie di Vincenzo e Giulia per poi passare al figlio Ignazio.

Il momento della morte di Giuseppina è forse l'unico, nel quale si riesce a trovare una connessione con la storia.

Paolo Genovese anche in questo caso non rischia e non convince appieno. Sempre considerando che, a prescindere da tutto, la serie resta molto piacevole da seguire. Insomma non è certamente un brutto prodotto, anzi. Però forse, da un regista che ha sfornato delle pellicole belle e riuscite, ci aspettavamo di più.

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È una serie tv da non perdere?

Queste otto puntate, bilanciando pregi e difetti, hanno alle spalle una storia incredibile. Non è certamente stato semplice dover mettere in scena un racconto così amato, lungo e ricco di dettagli.

Il romanzo ha un seguito e un seguito è anche ciò che auguriamo alla serie tv. Magari riuscire a concludere la storia dei Florio riportandoci in quell'ambientazione pazzesca. La storia di Ignazio magari potrebbe a farci empatizzare con i personaggi.

Insomma tutto sommato questa serie tv merita di essere vista. Nonostante, come già detto nella recensione degli episodi precedenti, non ci faccia urlare al capolavoro.

I leoni di Sicilia, Recensione della seconda parte della serie tv

7

I leoni di Sicilia

I leoni di Sicilia è certamente una serie tv da vedere. La storia che racconta è talmente interessante da spingere lo spettatore a proseguire nella visione, nonostante non si riesca ad empatizzare con i personaggi. Forse avrebbe necessitato di più episodi, così da dare il tempo a chi la guarda di metabolizzare tutti gli avvenimenti, che, anche in questi ultimi episodi, scorrono troppo velocemente. La colonna sonora non convince affatto, le canzoni moderne e ritmate non riescono a miscelarsi con l'ambientazione. La scenografia è sicuramente uno dei punti di forza dell'intera serie tv, che nel complesso è un prodotto riuscito. Forse ci aspettavamo di più da una serie tv che porta la firma di Paolo Genovese.

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