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APEX Legends: Come diventare una Star #1 – Intervista a Mox600

di Matteo Rossi

Pubblicato il 2020-04-22

Nell’ultimo anno APEX Legends, oltre ad essersi imposto come uno dei videogiochi multiplayer più interessanti sul mercato, si è anche dimostrato uno dei titoli più godibili su piattaforme come Twitch o Mixer.Intervista a Mox600 Lo streaming dell’opera Battle-Royale di Respawn ha fatto emergere talenti del mondo dei videogiochi che, di giorno in giorno, intrattengono migliaia …

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Nell’ultimo anno APEX Legends, oltre ad essersi imposto come uno dei videogiochi multiplayer più interessanti sul mercato, si è anche dimostrato uno dei titoli più godibili su piattaforme come Twitch o Mixer.

Lo streaming dell’opera Battle-Royale di Respawn ha fatto emergere talenti del mondo dei videogiochi che, di giorno in giorno, intrattengono migliaia di spettatori con imprese folli e partite indimenticabili.

Dalla community di Apex è molto considerato tutto ciò che riguarda le statistiche e record dei giocatori: rateo uccisioni/morti, partite vinte, uccisioni totali e tutti elementi affini.

Nel panorama italiano abbiamo un vero e proprio distruttore di record: Mox600. Uno streamer a tempo pieno che ha saputo imporsi anche come uno dei pro-player italiani più di spicco nell’ambito APEX Legends.

Con il suo team, i Dropz, è riuscito a qualificarsi alle semi-finali delle Global Series, oltre al raggiungimento dei quarti durante l’edizione tenutasi ad inizio Aprile.

Mox è un giocatore imprevedibile che fa dell’inventiva la sua arma più forte. Offre contenuti originali su Twitch, grazie alla sua poliedricità e il suo abuso sapiente delle meccaniche del gioco.

Hynerd ha avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lui che ci ha svelato qualche segreto su come eccellere in uno dei titoli del momento.

Intervista a Mox600

Il primo amore non si scorda mai. Qual è stato il tuo primo videogioco e quale invece ti ha forgiato dal punto di vista del bagaglio tecnico?

Ho iniziato con i videogiochi all’età di 5 anni. Il primo gioco in assoluto è stato Return to Castle Wolfenstein che ha fatto nascere in me la passione per gli FPS. Dopodichè ho avuto un colpo di fulmine con la serie Call of Duty. Ho giocato a tutti e 16 i capitoli senza stancarmi mai. Cod mi ha anche introdotto alle Clan War. Giocare, anche a livelli amatoriali, contro avversari del mio livello riuniti in team mi ha da subito iniziato ad appassionare. Fu così che appena ne ho avuto l’occasione sono entrato nel mondo del competitive.

Oltre ad essere riconosciuto come giocatore molto aggressivo e poliedrico, ti sei imposto anche come l’infrangi-record italiano su APEX [record italiano di Uccisioni in una partita, record italiano di danni in una partita], per poi conquistare anche il mondo di COD [Ex-record italiano di uccisioni in una partita]. Cerchi i record oppure arrivano da soli?

Assolutamente non li cerco. Ciò che mi limito a fare è cercare di migliorarmi di partita in partita. L’essere poliedrico sicuramente mi ha permesso di conoscere tutte le sfaccettature di APEX e di conseguenza mi ha dato gli strumenti per conquistare qualche record. La mia concezione di gioco è questa: tutte le armi e tutti i personaggi vanno studiati. Call of Duty mi ha sempre dato la possibilità di misurarmi con centinaia di armi tutte diverse tra loro ed io negli anni mi sono divertito nello scoprire quali di esse fossero più adatte nelle varie situazioni. Questa meccanica ora l’ho portata su APEX. Se gli sviluppatori inseriscono numerose armi, un motivo c’è ed io voglio scoprire quale sia. APEX è un gioco situazionale e le armi sono tutte forti, ma dipende come e quando uno le usa.

APEX è un gioco morto?

APEX non è un gioco morto, ma sicuramente è destinato a morire. Per quanto Respawn possa supportarlo prima o poi verrà superato dalla concorrenza, che al momento è molto agguerrita. Sicuramente gli sviluppatori possono agire per ritardare questo destino e concedere ancora molti momenti di gloria al proprio battle-royale. Ora hanno 13 giorni per preparare la Stagione 5 e devono impegnarsi per impostare il lancio più clamoroso della storia del gioco. Ovviamente poi dovranno supportare a dovere il proprio prodotto, offrendo nuovo contenuto e disegnando un nuovo meta che cambi le meccaniche. Devono portare alla luce i tanti cambiamenti che la community si aspetta e che non possono più tardare ad arrivare. Ma più di tutto devono fare una cosa: eliminare i cheater. Sono sempre più numerosi e anche altri giochi stanno avendo parecchi problemi, come Warzone.

Mox600 trasmette ogni giorno su Twitch

Molti giocatori hanno come obiettivo ottenere badge su APEX e quello dei 4000 danni assieme a quello delle 20 kill in una partita sono forse i più ambiti. Hai qualche consiglio in tal senso?

Per quanto riguarda i 4k sì, è più semplice di quanto si possa pensare. Il trucco sta nel dare fastidio agli avversari continuando a colpirli da lontano con cecchini o armi dalla media distanza. E’ molto difficile ottenere questo badge semplicemente andando faccia a faccia ad ogni individuo che trovi in lobby.

Il badge delle 20 kill invece è più complicato. Sicuramente bisogna essere bravi nel gioco, ma il più delle volte dipende dal server e non da te. Devi avere la fortuna di capitare in una lobby in cui i giocatori combattano poco tra loro e ti diano il tempo di ruotare per scontrarti con più gente possibile. In linea generale bisogna scordarsi loot e strategia: tirare dritto e abbattere ogni ostacolo.

Il team in tal senso può essere di poco aiuto, forse addirittura giocare in compagnia di gente brava può essere un problema.

L’ultimo episodio delle ALGS ha visto imporsi [classificatosi 2°] il team degli Alliance con all’interno un Caustic. Da amante di questa leggenda pensi che abbia uno spiraglio nel meta?

Il meta di APEX si sviluppa attorno a Wraith e Wattson e questo non cambierà nel breve termine, a meno che non arrivi una leggenda anti-Wattson e un nerf pesante alla Wraith.

Pathfinder e Gibraltar sono dei validi terzi a cui potremmo tranquillamente aggiungere Caustic. Sicuramente sulla base di ciò, il gameplay varia a seconda di quale sia la tua scelta finale.

Path ti aiuta ad individuare gli anelli successivi e di conseguenza da l’opportunità al team di giocare in anticipo e trovare uno spot per le battute finali.

Gibraltar invece consente un gioco più calmo, in cui la squadra possa avvicinarsi alla safe zone costeggiandone i confini.

Gli Alliance hanno dimostrato che Caustic permette al team di conquistare casa dopo casa. Poche persone al mondo sanno controbattere le trappole di Caustic, proprio perchè questa leggenda è poco usata ad alti livelli.

Per convivere con un Caustic ci dev’essere un mutuo accordo interno al team: Caustic va per la sua strada e gli altri due ruotano attorno alla sua presenza.

Esempio: se vuoi conquistare una casa, Caustic attacca un lato, il resto del team l’altro. Se i 3 si sovrappongono, riesce a giocare solamente il Caustic.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

Mi piacerebbe l’inserimento di una nuova mappa, perche Canyon dei Re e Ai Confini del Mondo mi hanno già stufato. C’è la necessità di una nuova arma energetica, perchè di decente al momento c’è solamente l’Havoc. Sarebbe perfetto, in tal senso, l’smg protagonista di un teaser durante la stagione 3. Conosciuto come Volt su Titanfall.

Sicuramente ci sarà una nuova Leggenda e spero che la dotino di un doppio salto. Sono un fan di questa meccanica e ne sento la mancanza all’interno del roster di APEX. Sarebbe interessante anche qualcuno in grado di contrastare il dominio della Wattson.

Il gioco più simile ad APEX al momento?

Non c’è un’alternativa ad APEX. Respawn ha mischiato elementi vincenti di tanti giochi ed ha costruito un’esperienza di gioco unica. Man mano che migliori scopri nuove possibilità che questo titolo ti offre.

Ogni luogo è approciabile da decine di vie differenti. Gli edifici hanno entrate su più livelli, che ti danno l’opportunità di sorprendere anche l’avversario più preparato.

Amo lo sviluppo in verticalità. Per questo motivo ritenevo Blackout (COD: Black Ops IV) uno dei giochi meglio strutturati del genere. Alcuni luoghi della mappa erano scenari di combattimenti spettacolari, sviluppati su più livelli di edifici enormi.

Negli ultimi mesi hai giocato molto a Warzone ed in passato a Blackout. Pensi che questa volta il Battle-Royale di Activision e Infinity Ward sia un progetto a lungo termine o verrà dimenticato con l’uscita del prossimo Call of Duty?

La morte prematura di Blackout è avvenuta in parte a causa dell’assenza del cross-play. Per me è stato uno dei battle-royale più belli di sempre, ma la player-base è scomparsa proprio a causa della mancanza di utenza.

Warzone ha inserito il cross-play che è un punto da cui partire perchè unisce le persone. Inoltre hanno inserito poche playlist, evitando divisioni eccessive tra diverse modalità. Grazie a queste piccole cose hanno ridotto di molto il tempo per il matchmaking ed è un lato apprezzato dai giocatori casual.

Vedremo come si comporteranno dal lato cheater, ma credo che Warzone possa dire la sua ancora per molto tempo.

Valorant: cosa ne pensi?

Partiamo dal presupposto che sia un bel gioco. Sicuramente ci sono degli elementi che lo rendono un prodotto di nicchia, di cui presto tutti si renderanno conto. Innanzitutto stanca istantaneamente un casual player: è un gioco progettato per il competitivo ed adatto solamente a chi gioca per vincere. Le partite for fun non esistono.

Non è il gioco adatto a me. A me piace mettere pressione agli avversari correndo loro addosso e confondendoli con i movimenti. Valorant non offre questo scenario: il gameplay si basa quasi esclusivamente sulla mira ed al momento non è quello che cerco.

Mox600 è molto attivo anche su Youtube

Non dimenticate di seguire Mox su Twitch. Il suo canale lo trovate cliccando qui. In alternativa potete visitare il suo canale Youtube e la pagina Instagram.

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