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Recensione

La mia prediletta, Recensione: la serie tedesca conquista Netflix

La nostra recensione de La mia prediletta, la serie tv tedesca di Netflix.

La mia prediletta, Recensione: la serie tedesca conquista Netflix

La mia prediletta (Liebes Kind) è la serie tv tedesca di Netflix, classificata al secondo posto nella classifica dei titoli più visti sulla piattaforma. Vediamo insieme di cosa parla.

La serie thriller è tratta dall'omonimo romanzo best seller della scrittrice tedesca Romy Hausman. La storia di una donna portata in ospedale dopo un incidente, in compagnia della figlia, si incrocia con quella di Lena, ragazza scomparsa 13 anni prima. I poliziotti iniziano subito a indagare e le indagini trasportano lo spettatore in una storia di violenza e paura.

La mia prediletta: Lena come filo conduttore

L'identità della donna è il filo conduttore delle indagini, la domanda più importante a cui si vuole trovare risposta è: la donna è davvero Lena? Ancora prima di capire che cosa è successo al personaggio, che tipo di incidente ha avuto e perché, si vuole capire chi è. La donna dice di essere Lena, a nella storia qualcosa non torna. L'apparizione di questa donna crea ulteriore dolore alla famiglia di Lena, perseguitata dai media da 13 anni.

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Lo stile de La mia prediletta

Questa serie tv comincia mettendoci davanti agli avvenimenti centrali, per poi farci rivivere la storia, mentre i poliziotti indagano sul caso. Questo schema di montaggio riesce a catturare l'attenzione dello spettatore e a portare una maggiore attenzione verso gli avvenimenti. Essendo un thriller giallo presenta anche la struttura tipica delle indagini che possiamo trovare in qualsiasi giallo.

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Mettersi nei panni delle vittime

Queste sei puntate, super scorrevoli, mettono lo spettatore nei panni delle vittime di abusi. I racconti della bambina, Hannah, fanno venire i brividi. Siamo messi davanti a una condizione di vita malata. Ideata da un folle, che le vittime iniziano quasi a metabolizzare come normale. La violenza non è solo quella fisica. È lacerante sotto qualsiasi punto di vista. Segna così tanto le persone, da portarla come bagaglio per sempre, come voce continua nella propria testa.

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La capacità della sceneggiatura e della regia di far empatizzare così tanto lo spettatore con le vittime è uno dei motivo per cui questa serie, estremamente coinvolgente, merita di essere vista.

La mia prediletta, Recensione: la serie tedesca conquista Netflix

7

La mia prediletta

La mia prediletta è un giallo completo e coinvolgente. Racconta una storia difficile, senza cercare di alleggerire la violenza di cui parla e riuscendo a far empatizzare lo spettatore con le vittime di abusi. Lo schema scelto per montare le puntate è efficace per mantenere la concentrazione e l'interesse dello spettatore. Insomma un prodotto che merita di essere visto, composto da sei episodi che volano in una sera!

Dove vederlo: