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Recensione

Loki 2×01, Recensione: un glorioso ritorno

I Marvel Studios tornano su Disney Plus con la seconda stagione di Loki.

Autore
Francesco
Schinea
Loki 2×01, Recensione: un glorioso ritorno

Il dio dell’inganno è tornato, ancora una volta ricolmo di gloriosi propositi. La seconda stagione di Loki debutta finalmente su Disney Plus, con il primo episodio disponibile da venerdì 6 ottobre ed i successivi che verranno rilasciati a cadenza settimanale.

La serie con protagonista Tom Hiddleston segna il ritorno dei Marvel Studios sulla piattaforma streaming, dopo il disastroso Secret Invasion (nel mezzo i cortometraggi animati di I Am Groot). La prima stagione di Loki è senza dubbio tra i prodotti più riusciti ed apprezzati della Saga del Multiverso della Casa delle Idee. Sarà in grado di ripetersi con la seconda stagione?

Multiverso e salti temporali

Loki riparte dal momento esatto in cui si era conclusa la prima stagione. Dopo l’uccisione di Colui che Rimane per mano di Sylvie (Sophia Di Martino) e la conseguente apertura del multiverso, Loki si ritrova catapultato nella TVA, l’agenzia incaricata di mantenere intatta la linea temporale.

Una Time Variance Autorithy diversa da quella che avevamo conosciuto. Ed in cui l’agente Mobius (Owen Wilson) sembra non conoscere Loki. Si scopre immediatamente però che il dio dell’inganno, dopo essere stato spinto in un portale temporale da Sylvie, é vittima di salti temporali che lo portano a viaggiare tra passato, presente e futuro.

Il fratellastro di Thor, una volta nel presente, torna a cooperare con Mobius per fare chiarezza sulla natura dei "viaggi nel tempo". Ad aiutarli Ouroboros (Ke Huy Quan), detto OB, l'agente della TVA che da centinaia di anni si occupa di riparare e costruire oggetti di tecnologia avanzata. Insieme tentano di risolvere il problema dei salti temporali, circondati da una TVA la cui stessa natura viene messa in discussione: continuare a distruggere linee temporali e perseguire la propria missione o salvaguardare le vite di milioni di varianti? E cosa succederà quando tutti gli agenti sapranno di aver avuto una vita, al di fuori della TVA?

Loki

Sulla scia della prima stagione

Come detto, questa seconda stagione è in tutto e per tutto la prosecuzione della prima. Forse è fin troppo legata ad essa, il che non è necessariamente un male, se non fosse che vengono introdotti dal nulla personaggi di una certa rilevanza all'interno della TVA, tra i quali OB.

Cosa più importante però, riprende della prima stagione anche tutto ciò che aveva funzionato: temi, stile ed una trama che a giudicare da quanto visto finora appare ben strutturata, seppur in parte confusionaria. Il concetto di viaggio nel tempo, d'altronde, è sempre particolarmente delicato da trattare. Purtroppo il fatto che le leggi varino da prodotto a prodotto all'interno del Marvel Cinematic Universe non aiuta. Una scena con protagonisti Loki, OB e Mobius è tuttavia particolarmente efficace nel dare spiegazioni (gli spiegoni di certo non mancano) ed offrire un'interpretazione di quanto avviene in Loki.

In ottica futura resta la paura che il tutto si complichi eccessivamente. Per il momento, contestualizzata nel mondo di Loki e della TVA, gran parte di quanto visto nella prima puntata funziona alla grande. È un inizio di stagione abile nello stuzzicare l'interesse dello spettatore, non cambiare nulla di ciò che non andava cambiato e fare finalmente felici i fan Marvel. Perché è la prova che, almeno per ora, non è stato buttato all'aria tutto quanto di buono si era visto nella prima stagione.

Resta una serie dal ritmo apparentemente lento, ma che in realtà è molto abile nel bilanciare la mancanza di grandi scene d'azione semplicemente grazie ai dialoghi. Il lavoro di scrittura, insieme all'estetica, è tra i principali punti di forza della serie. Potrà piacere o meno, ma pur non essendo impeccabile Loki è una boccata d'ossigeno per il MCU attuale.

Loki

Sulle spalle di Tom Hiddleston

Sono tantissime le cose che funzionano di Loki, ma la vera grande certezza è Tom Hiddleston. Una prima puntata che si fonda interamente sull'eccellente prova dell'interprete britannico. Più passa il tempo e più riesce a mettere in scena un Loki tormentato e convincente, a 12 anni di distanza dal primo Thor.

A dire il vero gran parte del successo del primo episodio va a tutte le prove attoriali. Non solo quella di Hiddleston, ma anche di Owen Wilson. I due formano una delle coppie più belle e divertenti del MCU, perfetta per una serie TV. A loro si va ad aggiungere la new entry di questa seconda stagione: Ke Huy Quan. L'attore, reduce dal premio Oscar per Everything Everywhere All At Once, porta una comicità che ben si addice a Loki, rinfrescandone i toni ed offrendo una prova assolutamente riuscita. Senza dubbio tra le cose più belle di questo inizio di stagione.

Insieme agli aspetti tecnici, perché visivamente c'è molto poco da rimproverare. La natura dello show non viene mai tradita ed è presente una cura, anche a livello registico e di effetti visivi, che ci sogneremmo di vedere in gran parte dei prodotti Marvel. A questo si aggiunge la colonna sonora di Natalie Holt, estremamente riconoscibile e che dà qualcosa in più alle sequenze più intense.

Insomma, se le premesse sono queste, possiamo nutrire un minimo di fiducia per il prosieguo della serie. Ma se c'è una cosa che tutte le serie Marvel hanno insegnato è di non cantare vittoria fino alla fine.

Loki 2×01, Recensione: un glorioso ritorno

7.5

Loki 2x01

Loki si conferma tra i prodotti più riusciti di casa Marvel in epoca recente. La seconda stagione lascia intatto ciò che aveva funzionato nella prima, dalla cura visiva all'ottima scrittura, nonostante una trama a tratti confusionaria. Il nuovo arrivato Ke Huy Quan è perfetto nel mondo della TVA e si va ad aggiungere all'ormai consolidata coppia Loki-Mobius. È ancora presto per cantare vittoria, ma almeno inizialmente quello di Loki è un glorioso ritorno.