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Milan Machinima Festival – 4a edizione

di Riccardo Retez

Pubblicato il 2021-02-25

Dopo una panoramica sul concetto di machinima e sulla sua configurazione all’interno dell’attuale mediascape è opportuno identificare quali sono i luoghi all’interno dei quali il machinima – in quanto forma d’arte – si colloca, con contributi di artisti e autori internazionali. Tra i festival di cinema e di animazione digitale legati in parte anche alle …

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Dopo una panoramica sul concetto di machinima e sulla sua configurazione all’interno dell’attuale mediascape è opportuno identificare quali sono i luoghi all’interno dei quali il machinima – in quanto forma d’arte – si colloca, con contributi di artisti e autori internazionali. Tra i festival di cinema e di animazione digitale legati in parte anche alle produzioni creative videoludiche, spicca il Milan Machinima Festival (MMF).

Trattasi di un’istituzione tutta italiana, legata all’ambiente universitario e di ricerca della città di Milano che ospita ogni anno una selezione di machinima prodotti da artisti affermati ed emergenti. Giunto alla sua quarta edizione, il Milan Machinima Festival avrà luogo online dal 15 al 21 marzo 2021, con la proiezione di opere differenti e con particolare focus ad alcuni contributi.

Spot della prossima edizione del Milan Machinima Festival

Cos’è il Milan Machinima Festival?

Dal 2018, il Milan Machinima Festival presenta al pubblico opere audiovisive sperimentali e d’avanguardia realizzate con i videogiochi – altrimenti note come machinima – da artisti e registi internazionali. Trattasi di un evento ufficiale della Milano Digital Week, realizzato in collaborazione con GAMESCENES. Art in the age of video games e il Master of Arts in Game Design dell’Università IULM. Nato come seguito della mostra GAME VIDEO/ART. A SURVEY (2016),  il Milan Machinima Festival porta a Milano produzioni idiosincratiche che si collocano all’intersezione tra video arte, cinema e videogiochi.

Milan Machinima Festival
Logo della precedente edizione del festival

Il tema e il programma della nuova edizione saranno annunciati nei prossimi giorni ma per capire al meglio di cosa si tratta e come si struttura un festival sull’arte del videogioco, riportiamo di seguito una breve descrizione dell’edizione passata, il Milan Machinima Festival 2020.

Milan Machinima Festival 2020

L’edizione 2020 del Milan Machinima Festival si è svolta esclusivamente online per via della pandemia COVID-19. Da lunedì 25 a sabato 30 maggio 2020, l’intero programma è stato presentato sul sito di riferimento. La terza edizione del Milan Machinima Festival proponeva opere di 25 artisti provenienti da 13 nazioni suddivise in 6 sezioni. La maggior parte di queste opere non sono mai state presentate in Italia fuori dal contesto artistico del festival.

Matteo Bittanti, critico, accademico e direttore artistico del festival si è ispirato all’opera dello scrittore Mark Fisher The weird and the eerie. Lo strano e l’inquietante nel mondo contemporaneo (2018) per definire il tema del Milan Machinima Festival 2020. Secondo l’autore “ciò che lo strano e l’inquietato hanno in comune è l’interesse e la preoccupazione per il bizzarro/lo stravagante”. Non a caso, è possibile affermare che il machinima sia un mezzo stravagante, un contenuto che sembra un video ma si comporta come un videogioco. 

Video introduttivo del Milan Machinima Festival 2020

Il machinima aspira alla condizione cinematografica, ma raramente viene proiettato sul grande schermo – il Milan Machinima Festival è una delle poche occasioni per cui questo può succedere. Il machinima ci permette di osservare sia il mezzo cinematografico all’opera, con le sue tecniche di costruzione narrativa, dalle riprese al montaggio, sia il mezzo videoludico con un’ottica esterna a quella meramente interattiva/ludica. Di fatto, il machinima non si configura ne come cinema ne come videogioco, ma in quanto forma ibrida e quindi, stravagante.

Infine, il direttore artistico del Milan Machinima Festival, nel concludere la descrizione del tema e del programma della scorsa edizione, afferma che il machinima è “irreale” (unreal), “così strano da sembrare immaginario; non sembra reale”. La definizione dell’Oxford Dictionary di “irreale” si adatta perfettamente a un medium così strano come il machinima, fuori luogo, snervante, inclassificabile e incongruo da far sembrare la realtà stessa contemporaneamente strana e inquietante

Infine, Bittanti afferma che, “poiché il machinima è un’entità o un oggetto così strano che non dovrebbe esistere, abbiamo deciso che meritava un festival tutto suo”. Esistono forme di stravaganza nell’intersezione tra media differenti come il videogioco e il cinema. L’irrealtà è il risultato inevitabile della mediatizzazione.

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