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Sabrina, stagione 4. Un successo o un fallimento?

di Nicola Artusi

Pubblicato il 2021-01-05

Le terrificanti avventure di Sabrina, il remake Netflix della nota serie anni ’90, è giunto al termine nella sua quarta e ultima stagione.Dove eravamo rimastiLa nuova stagioneIl declino di una serieSPOILER ALERT: da qui in poi, si fa sul serio.Gli Orrori di Eldritch e i richiami al passatoCosa ci rimane dopo questa stagione? La serie, …

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Le terrificanti avventure di Sabrina, il remake Netflix della nota serie anni ’90, è giunto al termine nella sua quarta e ultima stagione.

La serie, fin dalla sua uscita, è stata un grande successo di pubblico e di critica, per le tinte horror e l’attualizzazione dei temi e dei contenuti. Questa stagione sarà riuscita a tenere il passo con le precedenti?

Dove eravamo rimasti

La sedicenne Sabrina Spellman vive con le zie Hilda e Zelda e il cugino Ambrose, stregone pluricentenario e dotato di grande conoscenza magica. Frequenta sia la Baxter High, il liceo “mortale”, sia l’Accademia di magia. Nella prima stagione, per sconfiggere le Tredici Streghe di Greendale, tornate a cercare vendetta, Sabrina abbraccia completamente la sua origine magica scrivendo il proprio nome sul Libro della Bestia. Inizia, così, la sua vita magica a tutti gli effetti, ottenendo tutti i propri poteri e dedicandosi tanto alla magia quanto alla vita mortale.

Sabrina #1
Zelda, Sabrina, Ambrose e Hilda Spellman.

Nella seconda stagione, Sabrina scopre di essere, in realtà, figlia di Lucifero e, in quanto tale, destinata a diventare Regina degli Inferi, in una macchinazione che coinvolge tutta la sua famiglia e i suoi amici mortali, concludendosi alle porte dell’Inferno nel tentativo di imprigionare Lucifero stesso. Intanto, Harvey, storico fidanzato di Sabrina, inizia una relazione con Rosalind, amica di Sabrina dotata del potere della preveggenza. Nick, stregone, amico e nuovo fidanzato di Sabrina, si sacrifica ospitando lo spirito di Lucifero per intrappolarlo e, finalmente, liberare Sabrina della minaccia rappresentata dal suo vero padre.

Nel mentre, Zelda, sventati i piani di Padre Blackwood per il dominio maschile della Congrega di Greendale, diventa la nuova Suprema Sacerdotessa del Culto di Ecate, vera dea della magia e protettrice delle streghe.

Sabrina #2
Lucifero e Lilith.

Ereditato dal padre il titolo di Regina degli Inferi, Sabrina si trova divisa tra la sua vita mortale, vita magica e vita demoniaca. Deve, quindi, sfidare Caliban, pretendente al trono infernale, per il dominio sui nove gironi. Questo porterà Greendale, la famiglia e gli amici di Sabrina sull’orlo dell’oblio, in un complotto organizzato da Padre Blackwood e gli dei pagani, Caliban e i Re dell’Inferno. Sabrina riesce a salvare nuovamente la situazione, tornando indietro nel tempo, avvertendo la sé stessa del pericolo incombente.

Sabrina #3
Sabrina e Caliban

Sabrina e la Sabrina del passato si spartiscono quindi le due vite, giurando di non riunirsi mai più: l’una, Sabrina Spellman, vivrà nel mondo dei mortali, frequentando il liceo e l’Accademia Magica; l’altra, Sabrina Morningstar, Stelladelmattino in italiano, vivrà negli Inferi come Regina, accanto al padre Lucifero e a Lilith sua sposa.

La nuova stagione

In questa stagione, il nemico principale di Sabrina e delle zie è rappresentato nuovamente da Padre Blackwood. Impazzito nella precedente stagione e non rassegnatosi all’idea di aver perso il potere, Blackwood libera gli otto Orrori di Eldritch, delle entità fuori dal tempo e dallo spazio, araldi del Caos primordiale, destinati ad assorbire la realtà e a cancellare completamente Sabrina e Greendale dalla faccia della terra.

Sabrina #4
Sabrina Morningstar, con il cerchiello rosso, e Spellman, con il cerchiello nero.

Questa sfida porta le due Sabrine a riunirsi, non solo per fronteggiarla insieme, ma anche perché, in realtà, nessuna delle due si sente completa senza l’altra parte della propria vita. Il fatto provoca un paradosso: la contemporanea esistenza di due entità identiche nella stessa linea temporale comporta tutti i possibili risvolti a cui anni di serie televisive ci hanno abituati.

Sabrina #5
Le due Sabrine e l’Oscurità.

Il declino di una serie

Se la prima stagione ha rappresentato un perfetto esempio di come pensare un remake, contrapponendosi ad altri tentativi fallimentari come Streghe, I Cavalieri dello Zodiaco e Death Note, e la seconda stagione, nel complesso, fosse una sua degna prosecuzione, era già chiaro nella terza stagione che la scrittura della trama stava soffrendo della sindrome da stagnazione delle idee. I personaggi stavano cominciando ad appiattirsi su sé stessi e, a parte poche evoluzioni personali, ad esempio il percorso personale di Theo o il raggiungimento del giusto posto nella congrega per Zelda, non c’erano stati particolari colpi di scena. Personalmente, la terza stagione è quella di cui ho meno memoria, per quanto la più vicina nel tempo.

La quarta stagione inizia nello stesso modo: un dramma adolescenziale scritto banalmente, un Dawson’s Creek con i poteri magici, e un miope affiancamento orrore/puntata che annoia già al secondo episodio. Questo, almeno, fino all’episodio sette.

SPOILER ALERT: da qui in poi, si fa sul serio.

Alla fine dell’episodio #5, infatti, assistiamo a un divertente e inaspettato cammeo delle Zelda e Hilda “originali”, quando Sabrina Stelladelmattino viene inviata in un mondo parallelo per riequilibrare il caos provacato dalla presenza delle due Sabrine nella stessa realtà. Nell’episodio #7, scopriamo che non si tratta solo di un cammeo, ma di una vera e propria realtà alternativa creata da uno degli Orrori di Eldritch, una realtà bloccata all’interno del set Warner Bros. I personaggi sono contemporaneamente attori e protagonisti, e consapevoli di essere entrambi.

OMG!
OMG! il cammeo di Caroline Rhea e Beth Broderick

La rottura della quarta parete, inizialmente totale, si dipana lentamente verso la fine dell’episodio. Con l’esclusione di Sabrina, i personaggi sembrano perdere consapevolezza di trovarsi dentro a un set televisivo, man mano che Sabrina stessa si avvicina alla verità. L’Orrore di Eldritch è Salem, il pupazzo parlante della serie anni ’90, star della serie dell’epoca e dell’episodio #7, e capo del mondo parallelo ambientato nel set.

Gli Orrori di Eldritch e i richiami al passato

Gli Orrori di Eldritch, liberamente tratti dai Miti di Cthulhu di Lovecraft e al rinomato gioco da tavolo ad essi ispirato, sono il Buio, il Non Invitato, lo Strano, il Perverso, il Cosmico, il Ritornato, l’Infinito e il Vuoto. Oltre a Salem, essi assumono forme e dimensioni che richiamano moltissime altre opere fantasy: una sorta di parassita che invoca alla coscienza collettiva dei cefalopodi (The OA), al venditore di cianfrusaglie con la lampada di un genio, come in Aladdin, o al mito di Sigfrido e la vendetta di Odino, o in generale alle storie sull’ospitalità, come ne La bella e la bestia.

Salem
Salem nell’episodio 7

La serie cerca di riprendere la propria origine horror con riferimenti più o meno espliciti a grandi classici, da Alien a L’alba dei morti viventi, passando per Scream.

Gli easter egg non finiscono qui! Salem stesso controlla un mondo parallelo in cui ogni persona all’interno è agente del caos, esattamente come in All That Josh, episodio di The Magicians della terza stagione. Sabrina, per il matrimonio della zia Hilda, si traveste da Sabrina, vita da strega, la versione fumetto, mentre Zelda si traveste da Strega dell’Ovest, nella versione de Il grande e potente Oz, con un sacco di richiami ad altre streghe famose!

Cosa ci rimane dopo questa stagione?

Questa stagione, nel complesso, è quindi un grande contenitore di riferimenti ad altre opere, o alle altre versioni di Sabrina stessa: non aggiunge nulla ai personaggi, non ne permette nessuna evoluzione, non lascia nulla allo spettatore se non il divertimento di cercare e trovare i piccoli indizi che gli autori hanno sparso qua a là. Purtroppo, la conclusione de Le terrificanti avventure di Sabrina non tiene il passo con l’inizio della serie.

Sabrina_old

Con l’eccezione di un singolo episodio effettivamente molto ben costruito, intelligente e piacevole, questa stagione, e in generale la seconda parte della serie, è abbastanza banale e perde l’appeal e l’innovazione che la caratterizzavano all’inizio. L’horror diventa splatter, il thriller diventa prevedibile, ci si inseriscono due o tre momenti musical a cui avremmo volentieri rinunciato e in men che non si dica il risultato è decisamente trash. Ma il trash che non ci piace.

Peccato.

6.5

Questa quarta stagione de Le terrificanti avventure di Sabrina è abbastanza banale e perde l'appeal e l'innovazione che la caratterizzavano all'inizio. Con l'eccezione di un episodio intelligente, intrigante e divertente che da solo vale tutta la stagione, il thriller che caratterizzava la serie diventa prevedibile. Il risultato è una raccolta trash di riferimenti più o meno celati a molte altre opere fantasy che dopo pochi episodi annoia. Un'occasione sprecata per una serie partita alla grande.

  • Easter egg sapientemente disposti
  • Grandi ritorni
  • Un'ottima grafica e effetti visivi
  • Una stancante ripetizione di una minaccia-un episodio
  • Nemici scontati
  • Una generale sensazione di dejà-vu

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