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Soul – Quando un’anima si perde (spoiler)

di Ilaria Di Palma

Pubblicato il 2020-12-29

Il 25 Dicembre è stato rilasciato il film Soul – Quando un’anima si perde su Disney+: Joe Gardner e Ventidue alle prese con prime e seconde possibilità.

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Disney+ ha augurato un Buon Natale a tutti i suoi utenti con il rilascio di SoulQuando un’anima si perde, il nuovo film d’animazione Pixar.  Il regista è Pete Docter, premio Oscar per Inside Out e Up e attuale chief creative officer di Pixar Animation Studios. Qual è il segreto del successo della nuova pellicola di mamma Pixar? Conviene partire dalla trama per scoprirlo!

La trama – tra realtà e aldilà

Joe Gardner è un insegnante di musica delle scuole medie, ma che sin da bambino vuole diventare un pianista jazz e dedicare tutta la sua vita alla musica. A un certo punto, il fato sembra ascoltarlo quando in un solo giorno riceve la proposta di un posto fisso nella suola e quasi in contemporanea gli viene data la possibilità di sostituire il pianista nella band jazz di Dorothea Williams. Da un lato, la possibilità di stabilirsi economicamente e dall’altro un sogno tanto ambito che bussa alla sua porta.

Soul
Joe Gardner e Dorothea Williams

Joe non riesce a nascondere l’entusiasmo per quel giorno glorioso e così si lascia trasportare, per le strade di New York, dalla musica e dai passi di danza, fino a precipitare in un tombino. Al risveglio, la sua forma è mutata e l’ambiente circostante non è più la chiassosa Manhattan: sotto forma di anima, Joe si trova nell’Altro Mondo.

Incredulo e deciso a riprendersi la sua vita, l’anima di Joe finisce nell’Ante-Mondo dove viene scambiato per un Mentore che aiuta le anime a trovare il pezzo mancante, la Scintilla, per completare il “Pass per la Terra”. Joe viene affidato a Ventidue, l’anima più capricciosa dell’Ante-Mondo.

Joe e Ventidue

Soul racconta quindi le avventure di Joe, che nel tentativo di tornare sul pianeta terreno si fa aiutare da Ventidue, decisa a non voler far parte dell’esperienza umana, nonostante abbia avuto Mentori, in passato, come Abraham Lincoln e Maria Elisabetta. Nell’Ante-Mondo, quando Joe cerca di tornare sulla terra per sbaglio si porta con sé Ventidue, ma per uno scherzo del destino quest’ultima prende il corpo di Joe, mentre lui si incarna in un gatto. Dopo qualche piccola difficoltà a camminare, ha inizio il primo giorno di Ventidue sulla Terra: i buoni propositi del duo vengono interrotti dal contabile dell’Altro-Mondo, Terry, che deciso a far quadrare i conti vuole riportare l’anima perduta nell’Aldilà.

Il valore della semplicità

Nonostante sia un film d’animazione, Soul lascia molti spunti riflessivi a partire da un concetto principale: la semplicità delle cose. Joe Gardner crede che diventare un pianista jazz sia l’unico e solo scopo della sua vita, ma ben presto viene colpito da un’amara consapevolezza: solo dopo aver lottato tra la vita e la morte e aver coronato il sogno di esibirsi in una band, si rende conto di non essere del tutto appagato.

Joe non si è mai lasciato ammaliare dalle più banali esperienze della vita, ma ha sempre evitato qualsiasi cosa che potesse distrarlo dalla musica. In questo percorso di svolta, è proprio Ventidue a renderlo consapevole di quanto sia meraviglioso anche solo mangiare un trancio di pizza, interessarsi alla vita degli altri, ammirare le foglie cadenti degli alberi o semplicemente camminare.

Ventidue nei panni di Joe

Ventidue, grazie all’oretta trascorsa sulla terra, si domanda se una di queste azioni possa costituire la sua Scintilla, ma d’altro canto Joe esordendo con “Quelli non sono scopi della vita, è solo vivere” definisce queste esperienze del quotidiano del tutto prive di valore. Ventidue dovrebbe trovare un “vero” scopo, ma se quest’ultimo sia proprio vivere?

Il film invita ad assaporare ogni attimo di normalità e ad avere una vocazione, anche più di una, a patto di non renderla l’unico e ossessivo centro della propria esistenza. La vita stessa non dovrebbe essere il prezzo da pagare per raggiungere determinati obiettivi, ma una parte integrante.

La chiusura della trilogia: Up, Inside Out e Soul

Soul è l’ultima tappa del percorso esistenziale di Pete Docter, preceduto da Up e Inside Out. Il legame tra questi film sta proprio negli argomenti trattati: in Up, il 78enne Carl si ritrova nel bel mezzo di un’avventura grazie alla spensieratezza del giovane Russell, che lo aiuta a ritrovare il senso della vita; Inside Out invece si sofferma sul mondo astratto delle emozioni attraverso Riley e il suo passaggio da infanzia ad adolescenza. Soul è il gran finale perché si pone come un viaggio nell’animo umano e di ciò che lo rende unico in ogni essere vivente.

Soul – Quando un’anima si perde

Nella pellicola, viene rappresentata la fusione tra realtà e trascendenza, tra Terra e Aldilà. In balia degli affanni quotidiani o dalle passioni che lo consumano, l’uomo per vivere a pieno deve trovare la forza di entrare in contatto con quella parte invisibile di sé, ma in grado di fare la differenza: l’anima. Ai fini della narrazione, Pete Docter è riuscito a far riflettere sulle mille sfaccettature colorate all’Io di ogni uomo: un’anima, talvolta, a causa di un’alienazione negativa può smarrirsi e perdere la retta via della felicità. Quest’ultima, grazie agli insegnamenti di Caronte Spargivento e Ventidue, può essere trovata nelle piccole cose, anche solo nei 5 sensi.

Il protagonista afro-americano e la colonna sonora

Joe Gardner è il primo protagonista afro-americano di un lungometraggio Pixar, una scelta simbolica legato ai movimenti di protesta Black Lives Matter. L’uscita di Soul rappresenta un momento importante nella storia del cinema, preceduto dal rilascio di Black Panther nel 2018, il cui protagonista era un supereroe di colore.

Soul – Quando un’anima si perde

La parola Soul nel titolo non è collegata solo al suo corrispondente italiano, ovvero anima, ma anche alle musiche jazz che si fanno strada tra una scena e l’altra. Le colonne sonore del nuovo lungometraggio Disney+ e Pixar portano la firma di Trent Reznor dei Nine Inch Nails e di Atticus Ross, musicista, compositore, produttore. Per ascoltare le colonne sonore, clicca qui.

Soul – Quando un’anima si perde

Non è il tipico film per bambini

Soul è diverso dagli altri film Disney, perché a causa delle numerose riflessioni sull’esistenza umana e sull’anima, sa intrattenere i bambini ma si rivolge soprattutto agli adulti. Commovente al punto da non esser scambiato per una tipica fiaba, lascia una morale un po’ meno classica del solito: l’happy ending di Soul si concentra sulle seconde possibilità che vanno afferrate a suon di carpe diem.

Soul – Quando un’anima si perde.

Il film è disponibile su Disney+ senza costi aggiuntivi per gli abbonati ed è un’esperienza emotiva da vivere a tutto tondo, per tutte le età. Per il futuro, il pubblico e la critica vedono già all’orizzonte una terza nomination agli Oscar per il regista, ma il tutto è ancora abbastanza incerto e lontano.

Soul cerca di spiegare il mistero della vita attraverso la fantasia, ma lascia allo spettatore adulto un quesito importante: e se la scintilla di ogni animo umano sia semplicemente il desiderio di vivere e non un qualunque scopo terreno?

9

Un film Pixar che chiude la trilogia esistenziale iniziata con Up e che compie un viaggio alla scoperta delle semplici cose della vita, che hanno un valore e la rendono speciale. Soul è un film adatto a tutti e che va visto per ricordarsi semplicemente quanto sia bello vivere.

  • Riflessioni sull'esperienza umana
  • Protagonista afro-americano
  • Legame tra vita e morte spiegato in modo semplice
  • Film adatto a tutti
  • Qualche incongruenza ai fini della narrazione

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