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Recensione

Star Wars: Ahsoka, Recensione dei primi due episodi

Tempo di tornare in una galassia lontana lontana. L’universo di Star Wars si rivede sul piccolo schermo con Ahsoka, la serie di Dave Filoni di cui sono disponibili su Disney Plus i primi due episodi. Un esordio convincente, ma su cui non ci sbilanceremo, vista la tendenza dei prodotti della saga a perdersi dopo ottime […]

Autore
Francesco
Schinea
Star Wars: Ahsoka, Recensione dei primi due episodi

Tempo di tornare in una galassia lontana lontana. L'universo di Star Wars si rivede sul piccolo schermo con Ahsoka, la serie di Dave Filoni di cui sono disponibili su Disney Plus i primi due episodi.

Un esordio convincente, ma su cui non ci sbilanceremo, vista la tendenza dei prodotti della saga a perdersi dopo ottime partenze (un po' come i prodotti Marvel). Dopo i flop dei vari Obi-Wan Kenobi, The Book of Boba Fett e l'ultima stagione di The Mandalorian, intervallati dall'eccellente Andor; le aspettative per i prodotti di Guerre Stellari sono ai minimi storici.

Non resta allora che confidare nelle capacità di Filoni. Perché per l'ennesima volta ci troviamo di fronte ad un prodotto dal grande potenziale.

Il sequel di Rebels?

Una cosa viene messa in chiaro sin dai primi istanti: Ahsoka è a tutti gli effetti un sequel di Star Wars: Rebels. La serie è un punto di incontro fra le serie animate e quelle live-action del Mandoverse.

Se The Mandalorian era stato inizialmente pensato, in parte, come un prodotto a sé stante, lo stesso non può dirsi per Ahsoka. Le serie animate non costituiscono semplicemente un antefatto del racconto, bensì ne sono parte integrante.

Ahsoka cerca sì di offrire allo spettatore alcune informazioni riguardo agli eventi già accaduti, ma non è sufficiente. Tutto viene dato per scontato. In primo luogo i rapporti fra i personaggi, senza la cui comprensione diventa difficile apprezzare le prime due puntate.

I meno avvezzi alla saga non avranno vita facile a seguire Ahsoka. Indispensabile quantomeno una minima conoscenza di ciò che avviene nelle serie animate. Tra questo e tutti gli easter-egg disseminati nell'inizio di stagione, è evidente come Ahsoka sia una serie pensata per i fan.

Un'arma a doppio taglio. Siamo sicuri che sia la strada giusta per risollevare la saga? Probabilmente no. Bisogna però ammettere che Lucasfilm ha già realizzato un prodotto accessibile a tutti e di altissima qualità. Quell'Andor che non ha fatto parlare molto di sé, pur essendo tra i migliori prodotti Star Wars di sempre. Risulta quindi comprensibile la scelta di rivolgersi principalmente ai fan, integrando comunque ottime serie animate.

Maestri e apprendisti

Dubbi di accessibilità a parte, le prime due puntate di Ahsoka sono promosse con merito. Senza dare troppe informazioni sulla macrotrama, lo spettatore viene proiettato direttamente in una sequenza alla Indiana Jones che serve ad introdurre la vicenda.

Ahsoka scopre grazie a Morgan Elsbeth, già vista in The Mandalorian 2, dell’esistenza di una mappa segreta, in grado di condurre al grand'ammiraglio Thrawn. La Jedi si mette quindi sulle tracce della mappa. Una volta trovata é costretta tuttavia a chiedere aiuto a Sabine Wren per decifrarla.

É proprio sul rapporto fra Ahsoka e Sabine che si concentrano queste prime puntate. Non manca l’azione, ma il fulcro della serie sembrerebbe essere proprio la relazione fra allieva e maestra, e più in generale tra i personaggi principali delle serie animate, compresi Hera Syndulla ed Ezra Bridger.

Nel mentre, una serie di combattimenti più che riusciti, in particolare nella seconda puntata. Qui Ahsoka si trova ad affrontare il misterioso Marrok, uno degli antagonisti della serie. I villain principali di inizio stagione sono però Baylan Skoll e Shin Hati. I due liberano Morgan Elsbeth e mirano ad anticipare Ahsoka nella ricerca di Thrawn.

Ci sono margini per migliorare

Bene la colonna sonora e le prove attoriali, guidate da Rosario Dowson nei panni della protagonista. Promossa anche la CGI, non mancano però i difetti. A partire da una fotografia altalenante, in alcuni tratti anonima a discapito di sequenze d’azione ben coreografate e visivamente curate.

A ciò si aggiunge una scrittura dei dialoghi non sempre di buon livello, pur trattandosi di una serie che per ora punta soprattutto sulle emozioni. A pagarne le conseguenze è il ritmo, un po' troppo lento in alcune fasi.

Se per i prodotti di Disney Plus generalmente ci lamentiamo della scarsa durata degli episodi, questa volta sorge il problema opposto. Alcune sequenze da tagliare ed altre eccessivamente lunghe finiscono per appesantire la visione, soprattutto nel pilot.

Bastano però i duelli con le spade laser a riaccendere l'entusiasmo. E la consapevolezza che ci troviamo davanti ad un materiale promettente (e che rivedremo Anakin!). Se queste prime due puntate troveranno continuità nel resto della serie, ci sarà da divertirsi.

Star Wars: Ahsoka, Recensione dei primi due episodi

Star Wars: Ahsoka