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Don’t Starve: L’indie per gli amanti del survival horror

di Ferdinando Lo Monaco

Pubblicato il 2021-04-06

Cos’è Don’t Starve? Don’t Starve è un videogioco survival a tinte horror edito da Klei Entertainment e pubblicato nella primavera del 2013. Il titolo, nonostante abbia i suoi anni, risulta ancora oggi un validissimo survival per chi ama le sfide e vuole mettersi alla prova, il tutto accompagnato da uno stile grafico cartoon con tinte …

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Cos’è Don’t Starve?

Don’t Starve è un videogioco survival a tinte horror edito da Klei Entertainment e pubblicato nella primavera del 2013. Il titolo, nonostante abbia i suoi anni, risulta ancora oggi un validissimo survival per chi ama le sfide e vuole mettersi alla prova, il tutto accompagnato da uno stile grafico cartoon con tinte “Lovecraftiane” che rallenta l’invecchiamento tecnico del titolo, e che anzi non fa altro che caratterizzarlo e valorizzarlo ulteriormente.

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Immagine promozionale di gioco

Vari personaggi per vari stili di gioco

All’interno del gioco potremo trovare 9 personaggi giocabili, ognuno di loro con delle caratteristiche differenti che potranno favorire (o meno) la run del giocatore. Come in ogni buon survival non possono mancare le classiche barre della vita e della fame, stavolta però accompagnate da una terza, quella della sanità mentale, sicuramente non meno importante delle precedenti. Infatti, trascurare quest’ultima porterà il vostro personaggio a un lento percorso verso la follia, provocandogli delle allucinazioni che col tempo diverranno sempre più concrete, fino al punto da risultare dei veri e propri mostri ostili.

Le insidie della terra di Costante

Il titolo è caratterizzato da un classico ciclo giorno-notte facilmente monitorabile dal giocatore tramite un orologio visibile nell’hud di gioco. Durante il giorno il giocatore dovrà raccogliere quante più risorse possibili: cibo per sfamarsi, oggetti di base per craftare i primi tool e, cosa più importante, procurarsi una fonte di illuminazione per la notte. Rimanere al buio al calar del sole implica condannarsi da soli al game over poiché, se non vi uccideranno i mostri che si nascondono nelle tenebre, lo faranno le allucinazioni dovute al crollo della vostra sanità mentale. Sarete abbastanza in gamba da riuscire a superare indenni la notte?

Immagine di gioco di Don’t Starve

Le espansioni: un modo nuovo per vivere Don’t Starve

Il titolo di Klei negli anni non ha mai riscontrato un effettivo abbandono da parte della sua casa produttrice. La software house ha continuato a supportarlo, come possiamo constatare dal rilascio di tre enormi expansion pack, ovvero: “Reign of Giants”, “Shipwrecked” e “Hamlet”. Ognuno di essi stravolge il gioco originale aggiungendo, oltre che nuovi personaggi giocabili, elementi che non fanno altro che variegare ulteriormente il già enorme mondo di Don’t Starve.

Il miglior esempio di ciò lo abbiamo in Shipwrecked: qui il giocatore si ritroverà in un mondo di gioco totalmente diverso dalla versione originale, in quanto il DLC è totalmente ambientato in un arcipelago di isole con creature inedite e differenti tra loro. Ciò distaccherà cosi tanto il gioco dal suo concetto originale che vi sembrerà di star giocando a un titolo totalmente differente rispetto a quello alla quale vi sarete ormai abituati. Non vi resta quindi che esplorare tutto ciò che questo nuovo mondo di gioco ha da offrirvi.

Don’t Starve: Toghether

Don’t Starve è stato pensato come un titolo single player, il che non fa altro che giovare alla sua atmosfera horror. Qualora però foste interessati a condividere quest’esperienza con i vostri amici, Don’t Starve: Togheter viene in vostro soccorso. Rilasciato nel 2014, il titolo permette di vivere le avventure del videogioco base con i vostri amici, potendo affrontare con essi tutti i temibili pericoli che si celano nella terra di Costante.

La sfida ovviamente risiede nel distribuire abilmente nel vostro gruppo le risorse in possesso, spingendo i giocatori a collaborare e dividersi tra loro i compiti prima del calar del sole. L’ultima parola anche qui spetta a voi: preferirete fondare una comunità con i vostri amici oppure manterrete uno stile di gioco più da “Lupi Solitari”?

Immagine promozionale di Don’t Starve: Together

Sono passati ormai 8 anni dall’uscita di questo titolo, eppure grazie alle sue meccaniche innovative e della sua ambientazione unica “Don’t Starve” rimane senz’altro tra i titoli indie più riusciti degli ultimi anni. Spetta a voi adesso cimentarvi nel gioco e, come da titolo, “try to don’t starve”.

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