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I finali più strazianti della storia del cinema (parte 1)

di Simona Ciccarini

Pubblicato il 2023-05-08

Se oggi siete di cattivo umore e volete continuare ad esserlo, questa lista fa per voi: ecco alcuni dei finali più drammatici di sempre.

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Molti film hanno “solamente” un finale triste, mentre altri hanno un tono drammatico da inizio a fine pellicola, tanto che lo spettatore può prevedere in anticipo un finale che, in linea con l’intera opera, non gli farà di certo tornare il sorriso.

Diverso è quando alcuni film lasciano allo spettatore una sensazione di vuoto interiore ed inaspettato magone: vediamo insieme quattro film con quattro dei finali più strazianti della storia del cinema.

1. Silent Night (2021)

Cominciamo questa lista di finali strazianti con un film recente: Silent Night. Camille Griffin dirige una pellicola che è stata erroneamente inserita nel genere horror/thriller. Nulla di più sbagliato. Entrambe le componenti sono totalmente assenti: il genere più consono è quello drammatico e quello che potremmo definire “così sconvolgente che lascia lo spettatore a fissare lo schermo ancora a lungo dopo i titoli di coda!” (ndr).

Nell (Keira Knightley) e famiglia accolgono nella loro perfetta villetta inglese il loro gruppo di amici storici per celebrare le feste Natalizie insieme. Tutto nella norma, se non per il fatto che certe battute sembrano “strane”, l’atteggiamento dei genitori verso i figli è eccessivamente gioioso e falso: i genitori assecondano i figli in ogni minimo capriccio, senza capire come mai non vengano messi in punizione già dall’inizio del film.

Il gruppo chicchera del più e del meno, discorsi frivoli, tranne per il figlio minore di Nell, Art, che rompe la bolla di falsità rivelandoci la verità: a causa del cambiamento climatico, una nube velenosa sta invadendo la terra, uccidendo ogni forma di vita. Per evitare una morte sanguinosa e dolorosa, i governi del mondo hanno rilasciato ai cittadini -che possono permetterselo- una pillola per suicidarsi. Quella quindi è l’ultima notte di vita per tutti.

Ma Art non vuole prenderla, crede che anche gli scienziati possano sbagliare, vuole vedere se c’è del vero. Ciò porterà al panico nella casa e alla rottura della falsità di tutti, al terrore. Il cocciuto ragazzino scappa fuori, mentre la nube sta arrivando, vuole sapere e vedere dei morti per strada, per eutanasia. Il terrore lo paralizza portandolo a inalare il fumo tossico.

I genitori, ignari, lo riportano a casa e prendono tutti le pillole. Al momento di darla al bambino, stretto al petto della madre, notano che il suo naso ha perso molto sangue. Disperati, tutti si addormentano, morendo.

Lo spettatore qui pensa che sia la fine… ma, poco dopo, Art spalanca gli occhi: non aveva ricevuto la pillola poiché creduto morto. Aveva sempre avuto ragione ed ora è solo in un mondo desolato.

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La compagnia di amici in Silent Night

2. The Mist (2007)

Questa pellicola lascerà una voragine al posto del cuore, non solo a coloro che non hanno letto il celebre racconto di Stephen King da cui è tratto, ma anche e forse soprattutto ai lettori di tale racconto.

Una strana nebbia popolata da mostri uccide tutti. I sopravvissuti, barricatisi in un supermarket, cercano un modo di fuggire. Solo i quattro protagonisti principali riusciranno a fuggire in macchina il più lontano possibile e, nel racconto, tutto finisce con loro che vagano per terre deserte, senza sapere cosa capiterà loro.

Frank Darabont però decise di discostarsi da questo finale, lasciando esterrefatto anche lo stesso King: dopo aver visto il mostro dell’immagine qui sotto, il protagonista decide di risparmiare ai presenti e al suo bambino una morte orribile: con soli tre colpi, decide di sacrificarsi e sparare a tutti. Disperato, esce dalla macchina preparandosi ad essere ucciso dai mostri. La nebbia si dirada, ma a quel punto al posto dei mostri compare l’esercito.

Ai, aia, ouch.

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Il mostro in The Mist

3. Mystic River (2003)

Il terzo film della lista è un thriller meraviglioso e sconvolgente. Nella cittadina Americana di Mystic River avviene l’atroce stupro e omicidio della figlia di Jimmy (Sean Penn), che è convinto di sapere chi sia l’assassino: un amico di infanzia, Tim, che da ragazzino fu abusato a sua volta. Il detective in carico, anch’egli amico dei due, lo ignora, consigliandogli di lasciarlo indagare in pace, nonostante tutti gli indizi portassero a Tim.

Ormai ossessionato, Jimmy decide di farsi giustizia da solo, torturando ed uccidendo il vecchio amico, salvo poi scoprire che era innocente e che, alla fine, ha ucciso un uomo già distrutto dalla vita stessa.

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I detective fanno delle domande a Tim in Mystic River

4. Requiem for a Dream (2000)

Anche se ci sono molti altri film con finali strazianti (ai quali dedicheremo un secondo approfondimento), con questa pellicola siamo finalmente giunti al termine di questa prima parte.

Tutti conosciamo Requiem for a Dream, il celebre film di Darren Aronofsky, il regista che da poco ci ha deliziati con un ennesimo ottimo lavoro, The Whale. Droga, dipendenza, dolore: non possiamo certo aspettarci di essere sconvolti dallo straziante finale no? NO?

E invece sì: passando oltre le brutte fini di Harry (Jared Leto) e dei suoi amici, conseguenze dirette delle loro scellerate azioni, il punto più drammatico viene raggiunto con la morte della madre di Harry: la donna entra nella dipendenza da anfetamine a sua insaputa, tramite delle pillole che il medico le ha dato per dimagrire. Siccome gli effetti della droga sono troppo forti e lei ormai è completamente impazzita, l’unico modo per farla “stare bene” è praticarle l’elettroshock.

Dopo questi “entusiasmanti” finali, la redazione di Hynerd.it vi augura una buona giornata.

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