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Rob Zombie: i 5 migliori film del regista

di Raphael Tonchia

Pubblicato il 2020-10-13

Qual è la migliore serata per vedere un horror nudo e crudo? Ovviamente Halloween, ancora meglio se si tratta di un film girato dal celebre Rob Zombie.Il regista, noto anche per la band heavy metal White Zombie e per la carriera da cantante solista, ha all’attivo finora 10 opere cinematografiche tutte afferenti all’universo horror.5. 31 …

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Qual è la migliore serata per vedere un horror nudo e crudo?
Ovviamente Halloween, ancora meglio se si tratta di un film girato dal celebre Rob Zombie.
Il regista, noto anche per la band heavy metal White Zombie e per la carriera da cantante solista, ha all’attivo finora 10 opere cinematografiche tutte afferenti all’universo horror.

Nato in un’ambiente circense i cui elementi influenzano non poco i suoi film, Rob Zombie ha dichiarato come fin da piccolo volesse diventare un miscuglio tra Alice Cooper, Steven Spielberg, Bela Lugosi e Stan Lee.
Nella sua carriera cinematografica ci ha regalato alcune perle indimenticabili, magari bistrattate dalla critica ma amate da tutti i fan, contraddistinte da uno stile molto particolare che strizza sicuramente l’occhio principalmente (e non solo) al cinema horror anni ’70.

Come si noterà alla fine di questo articolo, il filo conduttore di tutta la filmografia del cantante heavy metal è la moglie Sherri Moon Zombie, attrice presente in tutti i suoi film.
Di seguito viene presentata una classifica dei 5 migliori film di Rob Zombie, pronti da gustare uno dopo l’altro durante la notte più paurosa dell’anno.

5. 31 (2016)

31, 2016

31 (approfondimento qui) è un film del 2016, presentato nel medesimo anno al Sundance Film Festival. In Italia è arrivato direttamente su home video e l’unica apparizione sul grande schermo è stata a Livorno durante il FiPiLi Horror Festival del 2017.
Un gruppo di giostrai si ritrova per loro sfortuna all’interno di un edificio fatiscente e lercio la notte di Halloween. Qui faranno conoscenza di una misteriosa organizzazione di ricchi borghesi che si riuniscono per dare sfogo alle loro manie di potere. Vengono ingaggiati dei serial killer che avranno il compito di dare la caccia alle vittime all’interno del labirinto.

Nulla di originale sicuramente, ma da un punto di vista estetico c’è da dire che il regista abbia giocato su livelli altissimi. Basti pensare alle singolari caratteristiche che contraddistinguono i villain o anche solo a come è reso alla perfezione quel senso di sudiciume e di disperazione all’interno della struttura. Scene violente e splatter sono al centro di quasi tutti gli scenari più importanti del film, anche se forse la più iconica riguarda il monologo iniziale condotto dal serial killer più spietato e particolare fra tutti: Doom Head.

4. Le Streghe di Salem (2012)

Le Streghe di Salem (2012)

Le Streghe di Salem è un film del 2012 liberamente ispirato al Processo alle streghe di Salem appunto, ossia quell’insieme di atti giuridici che dal 1692 hanno condannato numerose persone nella contea di Essex, nel Massachusetts, perchè accusate di stregoneria.
Scritto e diretto da Zombie, può essere considerata l’opera più particolare e visionaria del regista in quanto, discostandosi dagli altri lungometraggi, le scene più crude e gore lasciano spazio a simbolismi blasfemi e dissacranti e a visioni e allucinazioni inquietanti. Basti pensare alla scena in cui la protagonista balla in groppa a un caprone, chiaro riferimento al diavolo.

Non si vuole svelare altro per lasciarvi gustare ogni singola disturbante scena. Le vicende ruotano attorno a Heide, una speaker radiofonica appassionata di musica metal, che un giorno riceve misteriosamente un vinile. Una volta ascoltato, Sherri Moon apparirà sempre più confusa e a tratti stanca dalla vita attraverso strane allucinazioni.
Anche in questo caso la scenografia è impeccabile e suggestiva, come la stanza rossa con le fiamme al neon dietro la protagonista che cavalca il caprone, o il teatro barocco e dorato che riesce a procurare un senso di inquietudine efficace nello spettatore.

Una pellicola perfetta da vedere ad Halloween per chi ci vuole mettere un pizzico di concentrazione e attenzione in più e vedersi un film diverso dal solito slasher movie tutto sangue e mutilazioni.

3. La Casa dei Mille Corpi (2003)

La Casa dei Mille Corpi, 2003

La Casa dei Mille Corpi è il primo lungometraggio scritto e diretto da Rob Zombie, uscito nel 2003 dopo alcune vicissitudini a livello di produzione. Inizialmente prodotto dalla Universal, quest’ultima si ritirò a causa dell’imposizione del divieto ai minori di 17 anni da parte della MPAA (Motion Picture Association of America) lasciando libero spazio alla Lions Gate, nota per horror del calibro di “American Psycho” (2000), “Saw II” (2005) e “The Descent” (2006).

Le vicende riguardano un gruppo di amici che durante la vigilia di Halloween si fermano presso una stazione di servizio in cui è presente un museo degli orrori gestito dal vecchio clown inquietante Capitain Spaulding. Rimettendosi in viaggio, faranno poi conoscenza di una autostoppista che li accompagnerà presso la sua alquanto particolare famiglia per rifocillarsi, condannandoli di fatto a momenti di puro terrore.

Sfoggiando il suo talento nella caratterizzazione dei cattivi (vedesi anche 31), Rob Zombie seleziona un cast stellare di figure celebri nel panorama horror e in linea con il progetto: Bill Moseley (Non aprite quella porta – Parte 2, L’armata delle tenebre), Sid Haig (Spider Baby, Bone Tomahawk), che interpreta alla grande il pagliaccio sopracitato, e Karen Black (Trilogia del Terrore, Inferno in Diretta).

Strizzando l’occhio alle maggiori pellicole horror degli anni Settanta, questo lungometraggio è perfetto da gustare durante la notte di Halloween se si vuole assistere a sbudellamenti e sangue a fiotti e farsi due risate con gli amici, pur regalando attimi di buona ansia senza eccedere troppo nella paura più profonda.
Menzione onorevole alla soundtrack che comprende, oltre a pezzi scritti direttamente da Rob Zombie in persona, “Now I wanna sniff some glue” della punk rock band dei Ramones.

2. Halloween – The Beginning (2007)

Tyler Mane (Michael Myers, Halloween - The Beginning, 2007) - Rob Zombie
Tyler Mane (Michael Myers, Halloween – The Beginning, 2007)

Se si pensa alla festa di Halloween non si può non pensare all’omonimo capolavoro ideato da John Carpenter nel lontano 1978, padre putativo degli slasher movie.

Solitamente quando si parla di remake, sequel e prequel, il rischio è quello di inoltrarsi in un territorio pericoloso in cui è molto facile commettere errori e figuracce, basti pensare ai remake di Venerdì 13 e Nightmare on Elm Street più recenti che non sono stati in grado di rendere omaggio e giustizia alle pellicole originali. Invece, in questo Halloween – The Beginning, Rob Zombie porta in scena una storia accuratamente studiata e tesa ad approfondire tematiche ancora inesplorate della saga iniziata da Carpenter.

Infatti, come suggerisce il titolo, si è di fronte alle origini del mito di Michael Myers mettendo in luce tre aspetti principalmente: l’infanzia e l’iniziale adolescenza del ragazzo, il periodo passato all’interno dell’ospedale psichiatrico e la fuga da esso con l’obiettivo di ritornare dalla sorellina Laurie.

Le scene più violente e splatter sono realizzate alla perfezione attraverso un realismo decisamente inquietante e ansiogeno, all’interno di un film che non stanca mai e rimane godibile dall’inizio alla fine tenendo incollato lo spettatore.
Si tratta di una pellicola capace di soddisfare sia i palati più esperti e legati agli horror di un’altra epoca, sia quelli più acerbi che hanno ancora tanto da esplorare.
Cosa state aspettando ad iniziarlo durante la notte più spaventosa dell’anno?

1. La Casa del Diavolo (2005) – Il meglio di Rob Zombie

Sid Haig (Captain Spaulding, La Casa del Diavolo, 2005) - Rob Zombie
Sid Haig (Captain Spaulding, La Casa del Diavolo, 2005) – Rob Zombie

Sequel de “La Casa dei Mille Corpi” e prequel de “3 from Hell”, La Casa del Diavolo è un film del 2005 ancora una volta scritto e diretto da Rob Zombie, il quale si supera utilizzando costantemente una camera a mano (pellicola Super 16) assicurando uno stile abbastanza documentaristico e intrigante.

Si è di fronte a un miscuglio di generi, poiché il regista parte dalle basi puramente horror del primo capitolo per arrivare al western e per alcuni aspetti ai cosiddetti road-movie, in cui si scontrano il bene e il male, la vendetta e il perdono facendo domandare lo spettatore su chi sia veramente il cattivo.

Tolte le maschere e i costumi bizzarri presenti nel prequel, i villain diventano qui i protagonisti di un viaggio folle verso la salvezza e il dolore.
Per questi aspetti può essere considerata l’opera più originale e innovativa del regista, da vedere e rivedere soprattutto durante Halloween.
Se si stanno cercando sesso, droga, rock’n’roll, violenza, corse in auto, sangue, turpiloqui e morte, questo è il film perfetto, sebbene siano state attenuate scene splatter rispetto al film precedente.

Non è da meno la soundtrack, la quale abbandona musiche create ad hoc, al contrario di come era stato fatto per La Casa dei Mille Corpi, per abbracciare artisti del calibro di Otis Rush, The Allman Brothers e Lynyrd Skynyrd, riuscendo tutto sommato a dare un ritmo forsennato e coinvolgente.

Menzione Onorevole – Werewolf Women of the S.S. (2007)

Sherri Moon Zombie (Werewolf Women of the S.S., 2007)

Werewolf Women of the S.S. non è un lungometraggio, bensì un trailer lungo 5 minuti apparso come pubblicità tra i due film di “Grindhouse” del 2007, di Tarantino e Rodriquez.
Questo piccolo episodio è un chiaro omaggio alla cosiddetta Nazisploitation, ossia un sottogenere della exploitation e sexploitation in cui appaiono degli ufficiali nazisti, molto spesso donne.

Il cast vanta nomi illustri come Nicolas Cage, Udo Kier, Bill Moseley e la onnipresente Sherri Moon Zombie.
Potrebbe essere un buon aperitivo per iniziare un film di questa lista per Halloween.
Di seguito potrete gustarvi il trailer di Werewolf Women of the S.S:

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