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Immortals Fenyx Rising – Recensione PS4

di Loris Lo Masto

Pubblicato il 2020-12-09

Dopo Assassin’s Creed Valhalla, Ubisoft rende il suo 2020 ancora più corposo con un videogioco tutto nuovo: Immortals Fenyx Rising.Il principio di tutto era il CaosLe 12 Fatiche di EracleL’astuzia di OdisseoUn poema epicoLe Terre dell’Oro Il nuovo gioco dell’azienda francese deve molto a Nintendo e al suo The Legend of Zelda: Breath of the …

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Dopo Assassin’s Creed Valhalla, Ubisoft rende il suo 2020 ancora più corposo con un videogioco tutto nuovo: Immortals Fenyx Rising.

Il nuovo gioco dell’azienda francese deve molto a Nintendo e al suo The Legend of Zelda: Breath of the Wild , soprattutto fra meccaniche ed atmosfere simili ma con le dovute differenze.

Ecco la nostra recensione di Immortals Fenyx Rising.

Il principio di tutto era il Caos

immortals Fenyx Rising
Un’immagine del personaggio principale di Immortals Fenyx Rising

Una volta creato il nostro avatar grazie ad un semplice editor, l’avventura comincia nelle distese della mitologia Greca.
In questo mondo Dei, mostri e uomini vivono tutti nella stessa realtà, creando così un curioso palcoscenico che non si limita ad essere un semplice scenario. Le figure presenti nel Pantheon Greco sono attori in chiave comica di un simpatico spettacolo che va a ripercorrere moltissimi dei miti più conosciuti.

Il gioco sfrutta il materiale a cui è ispirato per raccontare le leggende attraverso una forte ironia di fondo e, al contempo, in chiave interattiva. Tutto ciò risulta un ottimo omaggio ad alcuni dei miti che hanno forgiato la letteratura mondiale. Complice anche un ottimo doppiaggio italiano, la grafica di gioco non è troppo sorprendente. Il cel-shading è colorato ma non troppo complesso, nonostante riesca a compiacere l’occhio, senza però soddisfarlo.

Le 12 Fatiche di Eracle

Uno scontro di Immortals Fenyx Rising

Immortals Fenyx Rising si presenta come un gioco d’azione/avventura con una grande mappa da esplorare. Per quanto riguarda le meccaniche di base e il feeling generale è impossibile non notare l’ispirazione a The Legend of Zelda. Il gioco Ubisoft ne riprende alcune di quelle più riuscite del vincitore GOTY 2017, lasciandole quasi invariate ma aggiungendo ad esse molto altro per costituire una sua identità.

Per esempio, le arrampicate sono ben riuscite. Niente salite “scriptate” alla Assassin’s Creed per intenderci, poiché il nostro protagonista può arrampicarsi ovunque, lasciando carta bianca al giocatore. L’unico limite a ciò è la barra della stamina a cui fare molta attenzione.

Il sistema di combattimento è uno dei punti principali su cui pende la produzione. È molto semplice: una combo leggera, una potente, un arco per gli scontri a distanza ed un contrattacco. Nelle prime fasi di gioco gli scontri contro i nemici si limitano ad una sequenza di attacchi e schivate fino ad azzerare la barra della vita dell’avversario.

Più si prosegue, più si sbloccano nuove abilità e, di conseguenza, il combattimento ne giova particolarmente. Ottenere nuovi attacchi significa più varietà e più modi per asfaltare i nostri nemici, creando un combat system rapido ed estremamente divertente.

Uno scontro contro un Minotauro

In Immortals Fenyx Rising non c’è un sistema di livelli e battendo i mostri presenti nella mappa non si ottiene alcun tipo d’esperienza. Gli unici fattori che incidono sulla potenza del personaggio sono salute, stamina e il danno che le varie armi infliggono. Per potenziare questi parametri è necessario trovare il giusto quantitativo di materiali, ma ogni potenziamento è ben visibile una volta sbloccato, risultando molto soddisfacente.

Notevole è anche il tasso di difficoltà, grazie agli ingenti danni e alle diverse tipologie di attacchi che effettuano i nemici. Grazie a questi, è necessario adottare diverse strategie ed utilizzare ogni arma a disposizione per superare gli scontri più ardui. Tutto ciò non è perfetto. Una tremenda e scomoda gestione della telecamera ed un inutile sistema di lock possono infastidire il giocatore durante gli incontri, rendendo il tutto abbastanza confusionario. In più, una maggiore varietà dei nemici avrebbe reso i combattimenti ancora più intriganti.

Nel complesso il sistema di combattimento è davvero ben fatto. Dà il suo meglio con la progressione del gioco e risulta divertente e fluido fin da subito.

L’astuzia di Odisseo

Una delle Cripte presenti in Immortals Fenyx Rising

Immortals Fenyx Rising è pieno zeppo di enigmi.

Questi puzzle si trovano principalmente nelle ”Cripte”, ovvero i dungeon del gioco. Questi luoghi antichi presentano tutti rompicapi diversi e pensati con cura, che vanno a sfruttare al meglio le meccaniche del gioco e l’ingegno del giocatore. Per completare queste sfide non è necessario seguire un percorso preciso, bensì utilizzare la fantasia e la furbizia.

Tuttavia non sono perfetti. Alcuni enigmi sono troppo lunghi e si affidano ad una fisica di gioco non proprio riuscita, rischiando di risultare noiosi o anche frustranti. Inoltre, le cripte sono tutte uguali esteticamente e ciò dà un continuo senso di deja-vù non troppo gradito, risultando eccessivamente ripetitivo.

Un poema epico

Un’immagine rappresentativa di una delle future espansioni

Immortals Fenyx Rising è un davvero grande.

Per completare la campagna principale sono necessarie oltre 20 ore, mentre per completare ogni missione secondaria, Cripta e sfide proposte, la durata complessiva ammonta a ben 50 ore di gioco.

Ma non finisce qui. Ubisoft ha già annunciato 3 espansioni future che espanderanno ulteriormente il mondo e la storia del gioco. Una di queste, Myths of the Eastern Realm, non segue il gioco principale e il mondo greco, bensì la mitologia orientale. Sarà presente persino una mappa nuova.
A giudicare dal grande supporto che fornirà al gioco nei prossimi mesi, sembra che la casa di sviluppo francese abbia grandi piani per Immortal.

Le Terre dell’Oro

Uno scorcio della mappa di Immortals Fenyx Rising

La mappa di Immortals Fenyx Rising è l’aspetto meglio riuscito del titolo.

Una volta completata la prima ora di gioco che funge da tutorial, tutte le 7 aree delle Terre dell’Oro diventano completamente esplorabili, senza restrizioni. Questo fornisce completa libertà al giocatore, dando la possibilità di svolgere le missioni nell’ordine che si preferisce. Ovviamente, alcune parti della mappa presentano nemici troppo potenti per essere sconfitti all’inizio dell’avventura e la mancanza del sistema a livelli, come già detto in precedenza, mette tutto nelle mani di chi sta giocando.

Planare, saltare e correre per le distese è davvero bello, grazie all’engine vivacemente colorato e alle grandi possibilità di movimento. Nella mappa ci sono pochissimi NPC e la maggior parte degli abitanti dell’isola sono nemici. Questo avvicina il gioco più ad un gioco d’avventura che ad un open world, nonostante la vastità della mappa. Ogni scorcio, tempio o casa, in cui è possibile imbattersi, si ricollega a qualche storia della mitologia. Durante l’esplorazione, le due voci narranti raccontano la storia di ciò che stiamo vedendo. I miti raccontati ripercorrono moltissime storie, alcune tra le più note ed altre meno.

Questo fa capire l’amore e l’impegno nella costruzione del mondo di Immortals Fenyx Rising.
Il videogioco fa di tutto per trovare una propria identità, raggiungendo tale obiettivo e dimostrando di essere una delle migliori sorprese videoludiche dell’anno.

8.5

Immortals Fenyx Rising prende da Breath of the Wild solo le basi, ed attorno a queste costruisce un titolo grande ed ispirato. Un buon combat system, dei validi enigmi ed una buona longevità lo rendono un gioco davvero bello. Con una maggiore diversità di elementi di gioco, la ripetitivtà che afflige la produzione non sarebbe stata un problema, ma queste lacune non impediscono ad Immortals Fenyx Rising di essere un grande videogioco.

  • Design della mappa ispirato
  • Divertente da giocare
  • Grande quantità di contenuti
  • Completa libertà al giocatore
  • Poca varietà di nemici
  • Può risultare ripetitivo
  • Alcune Cripte diventano noiose

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