Per i fan dei videogiochi gestionali, è arrivato sul mercato un nuovo titolo targato BrainSwapper in cui il giocatore prenderà le redini di un hotel fatiscente, con l'obiettivo di riportarlo alla sua vecchia gloria: ecco a voi My Hotel. Il gioco è caratterizzato da un clima rilassante con promesse di libertà creativa e una studiata struttura di progressione. Tuttavia, già durante le prime ore di gioco emergono limiti e imprecisioni che impediscono a questa esperienza di brillare davvero.
Il titolo è disponibile su Steam dal 15 novembre 2024, e il team di sviluppo è chiaramente molto investito nel progetto, come si evince dal numero di update ricevuti.
La Trama di My Hotel

Il gioco si apre presentando una trama piuttosto semplice e funzionale, senza grandi colpi di scena. Il giocatore eredita un hotel in stato discutibile, e si ritrova quindi a dover affrontare questa nuova attività senza averne davvero le competenze nè l'esperienza. L'obiettivo principale è trasformare questa modesta struttura in un resort di lusso e di successo, in grado di attirare clienti da ogni tipo.
Non vi è quindi una vera e propria narrazione, nè dialoghi significativi: la storia del gioco è raccontata attraverso la progressione stessa dell'hotel, che passo dopo passo acquista sempre di più colore, attira sempre più clienti e aumenta i profitti. La struttura si amplia passo dopo passo, creando un senso di progressione soddisfacente che apre le porte a parti dell'hotel di cui non conoscevamo l'esistenza.
L'assenza di una trama articolata fa sì che il focus sia interamente nella gestione e personalizzazione dell'hotel, rendendo My Hotel più un sandbox gestionale che un titolo con una narrazione tradizionale. Questo approccio potrebbe attrarre quei giocatori che preferiscono un approccio più strategico al genere, piuttosto che coloro che si aspettano un elemento narrativo più coinvolgente.
Gameplay: Più superficie che profondità

Di base, My Hotel offre ciò che ci si aspetta da un gestionale: attività inerenti la progettazione delle stanze, compresa pulizia e settaggio dell'arredamento, la gestione del personale e la soddisfazione dei clienti. Le meccaniche sono intuitive e semplici da comprendere, rendendo un titolo accessibile ai neofiti del genere e offrendo ciò che ci si aspetterebbe da un titolo targato gestionale.
Il problema, però, è che questa semplicità si traduce in una scarsa profondità. La gestione quotidiana diventa in breve tempo ripetitiva, in cui le decisione strategiche sembrano avere sempre meno impatto. Possiamo completamente non considerare certe aree dell'hotel e comunque progredire senza grossi problemi. Anche il sistema di personalizzazione, pur offrendo una discreta varietà di opzioni estetiche, si concentra quasi interamente sull'apparenza, senza un reale interazione con il gameplay. Questo porta si ad ottenere un hotel visivamente soddisfacente, ma le scelte estetiche raramente influenzano l'esperienza di gioco in modo significativo.
Progressione: Un viaggio monotono

La progressione verso il successo dell'hotel dovrebbe essere la componente più appagante del gioco, ma purtroppo finisce spesso per risultare troppo lineare e priva di sorprese. Il sistema di obiettivi ti spinge a raggiungere traguardi come aumentare la soddisfazione dei clienti o aggiungere nuove strutture, ma le sfide sono perlopiù generiche e mancano di varietà.
Al posto che offrire soddisfazione e il clima rilassante anticipato, l'esperienza purtroppo si trasforma in un esercizio di micromanagement poco appagante, dove molte delle nuovi aree dell'hotel sembrano sbloccare più un obbligo che un traguardo soddisfacente. Parlo dell'introduzione di nuovi servizi, che purtroppo non riescono a variare significativamente il ritmo del gioco.
Grafica e sonoro: Carino, ma niente di più

Visivamente, My Hotel punta su uno stile cartoonesco dai colori vivaci, che riesce a creare un’atmosfera accogliente. Tuttavia, i modelli dei personaggi e degli ambienti mancano di varietà, e dopo poche ore si inizia a percepire una certa ripetitività estetica. I modelli dei personaggi che camminano sul marciapiede fuori dall'hotel sono tutti uguali e mal realizzati ed animati, togliendo spessore a ciò che sarebbe potuto essere il punto forte del titolo.
Il comparto sonoro offre musiche jazz che calzano a pennello con l'ambientazione e accompagneranno il giocatore durante l'intera esperienza di gioco. Peccato che non riescano ad elevare il design come vero portabandiera del gioco.
Longevità e contenuti post-lancio

Uno degli interrogativi principali riguarda la longevità del gioco. Dopo aver completato gli obiettivi principali e massimizzato l’espansione dell’hotel, resta poco da fare se non continuare a migliorarne l'estetica.
Il titolo avrebbe potuto elevare l'esperienza offerta con un sistema più dinamico e vario, con magari eventi e imprevisti capaci di dare significativo impatto, come stagionalità, crisi economiche o richieste particolari da parte degli ospiti. Tuttavia, gli sviluppatori sembrano intenti a migliorare il loro prodotto e ciò è senza dubbio da apprezzare.