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I 9 film di Nightmare: dal peggiore al migliore – Classifica

di Raphael Tonchia

Pubblicato il 2020-09-28

Dal 1984 Freddy Krueger terrorizza ogni essere umano attraverso i sogni. Nel corso degli anni il personaggio è passato da essere il cattivo principale in 9 film (8 + 1 remake), ossia un assassino e uno stupratore di bambini, a vera icona cinematografica idolatrata dal grande pubblico, da grandi e piccini.9. A Nightmare on Elm …

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Dal 1984 Freddy Krueger terrorizza ogni essere umano attraverso i sogni. Nel corso degli anni il personaggio è passato da essere il cattivo principale in 9 film (8 + 1 remake), ossia un assassino e uno stupratore di bambini, a vera icona cinematografica idolatrata dal grande pubblico, da grandi e piccini.

La pelle profondamente deturpata dalle ustioni, il guanto con le lame, il cappello borsalino di colore marrone, il maglione rosso e verde (scelti non a caso, in quanto sono i due colori più contrastanti otticamente), le sue battute ciniche e strafottenti, sono gli ingredienti perfetti messi insieme dall’ideatore Wes Craven (Scream, Le colline hanno gli occhi, L’ultima casa a sinistra) per la sua creatura. Il regista si ispirò a dei fatti realmente accaduti e pubblicati sul Los Angeles Times nel 1981, in cui alcune persone si rifiutavano di dormire a causa di alcuni incubi terrificanti.

Un bambino di questi rimase sveglio per ben 5 giorni, arrivando a manifestare degli squilibri mentali. Dopo che i genitori gli somministrarono del sonnifero, il ragazzino morì emettendo urla inquietanti, molto probabilmente per infarto. Il nome Freddy Krueger deriva da un bullo che vessava Wes Craven durante l’adolescenza e l’estetica del personaggio da un senzatetto per il quale il regista provava puro terrore in tenera età.

Di seguito, la classifica dal peggiore al migliore dei nove film della saga di Nightmare.

9. A Nightmare on Elm Street (2010 – remake)

A Nightmare on Elm Street (2010)

Il remake (che si poteva benissimo evitare) è stato girato da Samuel Bayer, famoso regista di videoclip musicali per band come Nirvana, Green Day e The Cranberries. Nonostante la buona presenza scenica del nuovo Freddy Krueger interpretato da Jackie Earle Haley (Watchmen, Shutter Island), l’opera risulta piatta e scontata, non riuscendo nel suo intento di rivisitare un capolavoro come il primo Nightmare.

La CGI esteticamente discutibile e le diverse quanto banali tecniche dello jumpscare fanno di tutto per deludere lo spettatore, riuscendoci molto bene nel loro intento.

8. Nightmare 5 – Il Mito (1989)

Nightmare 5 – Il Mito (1989)

Con questo film si inizia a comprendere quali siano le origini del mostro di Freddy, ossia frutto di uno stupro di diversi malati di mente ai danni della suora Amanda Krueger. Interessante è l’idea di far apparire Freddy anche quando la protagonista Alice è sveglia, a causa dei sogni del bambino che porta in grembo di cui è totalmente ignara.

Qui l’assassino di Elm Street diventa un personaggio al limite della comicità, come quando si presenta vestito da cuoco alla Masterchef per riempire di cibo una vittima fino a farla scoppiare definitivamente. Se da un punto di vista narrativo si è di fronte forse a uno dei più deboli dell’intera saga, dagli effetti speciali invece si rimane piacevolmente colpiti, come nella scena tutta fumettistica in cui si scontrano gli alter ego eroistici di Freddy e di Mark.

7. Nightmare 6 – La Fine (1991)

Nightmare 6 – La fine (1991)

Se nel capitolo precedente si fa la conoscenza della madre di Freddy, in questa sesta pellicola viene introdotta la figlia segreta Katherine Krueger.
L’aspetto più interessante riguarda il fatto che la regista Rachel Talalay sorprende lo spettatore facendogli credere che il protagonista sia il ragazzo trovato a vagare in giro per Springwood a inizio film, quando in realtà è proprio la primogenita del mostro ad esserlo.

Anche qui sembra che Freddy sia più concentrato nell’intrattenere e nel divertire il pubblico piuttosto che a spaventarlo, nonostante l’orrenda uccisione di un ragazzo sordo tramite un’apparecchio acustico potenziato che gli farà saltare le cervella.
Curioso il riferimento mitologico ai Demoni dei Sogni, con cui il killer stringe un patto per tornare ad infestare i sogni delle sue vittime.

6. Nightmare 4 – Il Non Risveglio (1988)

Nightmare 4 – Il Non Risveglio (1984)

Forse è da questa pellicola che Freddy inizia il suo profondo cambiamento, da assassino spietato e oscuro a cabarettista che si prende gioco delle vittime e anche dello spettatore.
L’aspetto più gradevole è insito nell’evoluzione della protagonista Alice che, da ragazza ingenua e insicura, arriverà ad essere una donna con gli attributi capace di tenere testa, grazie anche ai suoi poteri, al personaggio di Robert Englund.

Questo quarto capitolo ripercorre la struttura dei precedenti tre, inserendo sempre un gruppo di giovani che si troverà ad affrontare la minaccia con il guanto di lame. Un film nè carne nè pesce ma godibile al punto giusto. Sicuramente da vedere almeno una volta se si è amanti di questa saga.

5. Nightmare 2 – La Rivincita (1985)

Nightmare 2 – La Rivincita (1985)

La seconda pellicola della saga non segue le fortune del predecessore, cambiando addirittura il protagonista, non più l’iconica Nancy Thompson.
Si fa la conoscenza di Jesse, un ragazzo appena trasferito a Elm Street, del quale Freddy prenderà lentamente il possesso del corpo e delle volontà per seminare il terrore a Springwood.

Con un significato sociale apparentemente teso a denunciare l’omofobia e ad analizzare l’accettazione di un ragazzo della propria omosessualità (la scena del locale gay molto alla The Blue Oyster in “Scuola di Polizia” del 1984), questa pellicola soffre evidentemente del successo del primo Nightmare, non riuscendo a convincere del tutto, soprattutto per aver snaturato il villain attribuendogli appunto il potere di impossessarsi della vittima.

Gli effetti speciali rimangono un punto di forza di questo film, in grado comunque di inquietare lo spettatore.
Interessante è l’idea di dare un senso circolare alla storia, iniziando e chiudendo la pellicola con la scena dell’autobus guidato da Freddy, in cui si può notare come Jesse non capisca se si tratti della realtà o di un incubo.


4. Nightmare – Nuovo Incubo (1994)

Nightmare – Nuovo Incubo (1994)

Tutta la saga di Nightmare ha sempre giocato sul sottile confine tra realtà, finzione e sogno e questo Nightmare – Nuovo Incubo è un ottimo esempio di meta-cinema.
Con questo settimo capitolo, che segna il ritorno alla regia di Wes Craven, il regista riesce nell’intento di trasportare Freddy nel mondo quotidiano, in cui Heather Langenkamp (Nancy Thompson del primo e del terzo film), Robert Englund e lo stesso Craven interpretano loro stessi nella vita reale.

In quest’opera il cattivo rappresenta la reincarnazione dei Demoni dei Sogni, il male puro, portandolo a diventare una vera e propria entità malvagia (addirittura nei titoli di coda il personaggio di Freddy Krueger viene accreditato come se stesso). Uno slasher movie di tutto rispetto che risolleva il brand dopo i film precedenti, anche grazie a un ottimo cast (l’originale), un ritmo serrato e colpi di scena interessanti.

Unica nota negativa riguarda l’estetica di Freddy, poichè appare molto plastica in viso e poco paurosa.

3. Freddy vs. Jason (2003)

Freddy vs. Jason (2003)

Ogni appassionato di horror anni ’80 non può che essere felice se tra le mani si ritrova questo film. Finalmente, dopo tanti anni di attesa, i due sono riusciti a scontrarsi, come altri classici come “Frankenstein contro l’uomo lupo” e “Dracula contro Frankenstein”.

Ancora una volta si è davanti a un ottimo slasher in cui le vittime si ritrovano braccate da un lato da Jason Voorhees di Venerdì 13, dall’altro da Freddy che torna ad essere, nonostante usi ancora l’ironia come arma psicologica, cattivo, spietato e assetato di sangue. Le due icone inizieranno a calpestarsi i piedi a vicenda fino a massacrarsi nel vero senso della parola.

Il regista Ronny Yu, famoso per “La sposa di Chucky” del 1998, riesce a unire l’ironia e l’umorismo al gore estremo, alternando dunque momenti al limite del ridicolo a scene splatter godibili per lo spettatore. Si è di fronte sicuramente a una pellicola trash e a tratti tamarra che è in grado però di soddisfare i palati degli amanti di queste due saghe cult.

Peccato per il finale in cui non appare il Pinhead di Hellraiser (Clive Barker, 1987), nonostante le voci di corridoio portassero in quella direzione prima dell’uscita del film. Una curiosità simpatica riguarda il fatto che Freddy venga interpretato dal celebre lottatore WWE Rey Mysterio nelle scene di lotta contro la sua nemesi.

2. Nightmare – Dal Profondo Della Notte (1984)

Nightmare – Dal Profondo Della Notte (1984)

Il primo amore non si scorda mai.

Nightmare – Dal profondo della notte ha dato vita a una delle saghe più importanti del cinema horror, riuscendo a portare il genere slasher a livelli altissimi grazie all’idea geniale di Wes Craven per cui i sogni possono uccidere, soprattutto nel caso in cui sia presente lo spietato Freddy Krueger (qui apparso per la prima volta).

Sono presenti una serie di scene indimenticabili, divenute ormai cult, come quando Freddy si presenta a Tina con le braccia elasticamente lunghe (chiaro riferimento fumettistico a Plastic Man, eroe della DC Comics), il guanto con le lame che fuoriesce dalla vasca tra le gambe della povera Nancy, o quando un giovanissimo Johnny Depp viene risucchiato dal suo stesso letto con successiva cascata di sangue al contrario.

Come per Jamie Lee Curtis in Halloween di John Carpenter del 1978, la protagonista Nancy Thompson assume il ruolo di vera e propria eroina contro il suo acerrimo nemico, elevando di fatto la figura femminile nella storia del cinema d’orrore. Un’opera perfetta, senza tempo, che entra di diritto nella classifica dei migliori horror di tutti di tempi.

1. Nightmare 3 – I Guerrieri del Sogno (1987)

Nightmare 3 – I Guerrieri del Sogno (1987)

Il vincitore di questa classifica non poteva che essere questo Nightmare 3 – I guerrieri del sogno.

Qui si assiste a un’evoluzione curiosa di Nancy che da protagonista e principale nemica del buon Freddy diventa una sorta di maestro Yoda per un gruppo di ragazzi, rinchiusi nel manicomio Westing Hills. Essi hanno l’obiettivo non solo di sopravvivere al loro carnefice, ma anche di sconfiggerlo una volta per tutte. Continuando le analogie con Star Wars, in questo terzo capitolo si fa la conoscenza di Kristen, una sorta appunto di Luke Skywalker, interpretata da un’ottima Patricia Arquette.

La ragazza ha il potere di trascinare nei propri sogni chi vuole, riuscendo così a chiedere aiuto per scappare prima e per fronteggiare poi Freddy.
La psicologia dei guerrieri del sogno è delineata alla perfezione: i nuovi amici di Kristen, come Joey, Kincaid, ecc., sono caratterizzati ciascuno da una fragilità ben specifica che dovranno, nel corso del film, affrontare per non finire tra le grinfie del terrificante killer rosso verde.

Come nel primo capitolo, anche qui sono presenti alcune scene iconiche impossibili da dimenticare, come quando Freddy si improvvisa burattinaio con i tendini, i muscoli e le vene di un ragazzo, o Jennifer che finisce letteralmente con la testa dentro al televisore morendo folgorata.
La sceneggiatura agguanta il primo posto di questa classifica, ma non deve sorprendere essendo scritta a 8 mani da Wes Craven, Frank Darabont (The Walking Dead, Il Miglio Verde, La Mosca, Le Ali della Libertà), Chuck Russel (The Blob – Il fluido che uccide) che è il regista e Bruce Wagner.

Da questo film Freddy Krueger prenderà sempre più piede, diventando così il protagonista principale dell’intera saga anche grazie ai suoi modi comici e terrificanti.

Il serial killer, oltre che nella serie tv spin-off “Freddy’s Nightmares” e in diversi film (come cameo in “Jason va all’inferno”, “La sposa di Chucky”, “La Casa 2”), è apparso anche come personaggio giocabile in due videogiochi: “Dead by Daylight” del 2016 e “Mortal Kombat” del 2011.

Freddy Krueger e Nancy Thompson

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