Pentiment, Recensione – Un viaggio tra le pagine di un manoscritto
Pentiment è un titolo particolare, un omaggio alla storia e all’arte, un giallo storico in cui interpreteremo Andreas Maler: artista della Baviera alle prese con strani omicidi…
Pentiment è un videogioco sviluppato da Obsidian Entertainment e pubblicato da Xbox Game Studios. Il titolo è stato rilasciato su Windows, Xbox One e Xbox Series X/S il 15 novembre 2022, disponibile su Game Pass.
Siamo nel XVI secolo e controlliamo Andreas Maler, un artista della Baviera che si occuperà di illustrare un manoscritto per l’abbazia di Tassen, la cittadina immaginaria in cui si ambienta il gioco. Nel corso dell’avventura assisteremo a degli avvenimenti che ci porteranno a svolgere delle indagini e compiere delle scelte.
Per chi non fosse avvezzo alla storia, il XVI secolo è stato un periodo decisamente importante e movimentato: è il secolo del Rinascimento, della riforma protestante e della successiva Controriforma, eventi che portarono a profondi cambiamenti nella Chiesa e nella società.
All’interno del titolo, infatti, vengono citati gli eventi appena descritti insieme a molti altri termini (storici e non) che troverete all’interno di un glossario, ciò rende il gioco estremamente istruttivo per chiunque non abbia alle spalle una formazione umanistica approfondita.
Ma chi ha ideato il gioco? Non è un nome sconosciuto, anzi! Si tratta Josh Sawyer, abile autore che ha lavorato anche a Fallout: New Vegas e i due Pillars of Eternity, ma è sin dai primi anni novanta che Sawyer si dedica con passione al suo lavoro, avendo in mente il progetto di Pentiment già da molto tempo.
Un quadro in movimento: avventurarsi tra le pagine di un manoscritto
Pentiment è un vero “gioco in miniatura” e un viaggio onirico allo stesso tempo, nel senso che ricalca lo stile miniaturistico dei manoscritti medievali, sia a partire dai font delle scritte scelti sia per i disegni, si tratta di un titolo profondamente ispirato a livello artistico.
All’inizio del gioco saremo chiamati a decidere le origini di Andreas Maler e i tratti del suo carattere, queste scelte influenzeranno diversi dialoghi e anche – in parte – la trama.
Se scegliamo Maler come un bravo oratore, sarà più facile convincere dei personaggi lungo la storia, se invece lo caratterizziamo come un edonista si divertirà a corteggiare qualche ragazza, lasciandosi andare a commenti e battute a volte davvero esilaranti.
La cittadina Tassen e i suoi dintorni ricalcano perfettamente l’immagine di un villaggio dell’epoca con le sue tradizioni, insieme alla società cinquecentesca tedesca (in particolare contadina) con i suoi timori, i suoi pregi e anche i pregiudizi.
Tra 1524 e il 1526 si verificarono diverse rivolte dei contadini in Germania per motivi economici e religiosi che, di fatto, esprimevano un forte malcontento sociale. Lo vedremo accadere anche nel gioco: Pentiment dimostra di essere perfettamente fedele alla storia, ciò che vedrete (o quasi tutto) può considerarsi una buona trasposizione storica.
Il titolo, va subito detto, non è adatto a tutti i palati: c’è molto da leggere in quanto è come giocare e leggere un romanzo allo stesso tempo, con l’unica differenza che è figurato e siamo noi a “muovere” la figura principale nelle pagine.
Se, invece, siete degli amanti della storia o dei gialli storici, questo titolo sarà pane per i vostri denti. Per quanto sia una piccola produzione, la storia e i dialoghi sono ben scritti (forse alcuni un po’ prolissi) e in certi momenti è capace di emozionare come pochi altri “grandi” titoli hanno fatto di recente.
Obsidian, attraverso il gioco, sembra voler mettere a nudo tutte le sfaccettature dell’animo umano: l’amore, la fede, l’avidità, l’amicizia e i rapporti familiari sono alcuni dei pilastri su cui si regge Pentiment.
Come già accennato, attraverso gli ottimi dialoghi e l’ambientazione storica è possibile notare come il team di sviluppo abbia curato con amore e pazienza tutti i dettagli, così che tutto possa sembrare verosimile: vi sentirete davvero nel XVI secolo.
La storia di Pentiment copre più di 25 anni, si entrerà in contatto con gli abitanti della cittadina che sono tutti ben caratterizzati: molti di loro avranno ruoli importanti nella storia, allo stesso tempo vi sono anche delle storie secondarie che, per chi vuole, è molto consigliato approfondire.
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L’arte del dialogo
Come già accennato, la trama sarà ricca di dialoghi in cui saremo chiamati a partecipare. Presto si scopre che le nostre risposte possono cambiare i destini di alcuni personaggi e, soprattutto, dettare le dinamiche delle risoluzioni degli omicidi.
Spesso è utile attivare l’ingegno e capire come ottenere le risposte che vogliamo, magari fingendo simpatie che in realtà non proviamo, oppure altre volte è meglio restarsene in silenzio.
L’unica critica che si potrebbe muovere sotto questo punto di vista è che, in linea di massima, la trama seguirà una linea precisa e nonostante le nostre risposte non potremo cambiare in modo radicale il finale.
Per abbreviare, sarebbe stato interessante se le risposte di Maler avessero avuto molta più importanza nel dettare il suo destino e quello della cittadina Tassen, questo non toglie che sia molto piacevole seguire l’andamento della storia e scoprire come andrà a finire.
Il gameplay, come si è già potuto intuire, è molto semplice: il nostro compito sarà muoversi tra le pagine di questo libro, ogni tanto saremo chiamati a fare qualche piccola attività manuale su schermo come mangiare il nostro pranzo, preparare o lavorare a qualcosa sotto richiesta di alcuni personaggi o per la nostra missione principale.
Nel menù potrete consultare il già citato glossario e anche le descrizioni di tutti i personaggi che incontrerete (è normale dimenticarsi qualche nome ogni tanto), inoltre avrete la mappa di Tassen e un diario in cui controllare i vostri attuali obiettivi.
La colonna sonora di Pentiment è affascinante e in linea con l'ambientazione storica del gioco, Obsidian ha collaborato con il gruppo Alkemie, specializzato nella musica rinascimentale e nell'utilizzo di strumenti d'epoca, tutte le melodie del titolo sono originali. L'immagine di copertina del gioco, invece, è opera di Benjamin Vierling, realizzata con una tecnica mista che si ispira all'arte rinascimentale (pittura ad olio e tempera ad uovo).
Al contrario di quanto sembra, la longevità è piuttosto lunga per un titolo di questo genere: serviranno dalle 15 alle 20 ore per completare la storia principale, se si vogliono scoprire tutti i segreti del titolo si potrebbe arrivare anche oltre le 30 ore.
Non si “spara”, non si uccide nessuno, Pentiment è particolare e andrebbe giocato per la sua ispirazione artistica e narrativa, l’intento in questa recensione è per l’appunto far comprendere al lettore che tipo di opera andrà a giocare: ma ne vale la pena? Assolutamente sì!
8.5
HyRankPentiment
Al contrario di quanto sembra, la longevità è piuttosto lunga per un titolo di questo genere: serviranno dalle 15 alle 20 ore per completare la storia principale, se si vogliono scoprire tutti i segreti del titolo si potrebbe arrivare anche oltre le 30 ore. Non si “spara”, non si uccide nessuno, Pentiment è particolare e andrebbe giocato per la sua ispirazione artistica e narrativa, l’intento in questa recensione è per l’appunto far comprendere al lettore che tipo di opera andrà a giocare: ma ne vale la pena? Assolutamente sì!
Aspetti positivi
Interessante storia
Ispirazione artistica originale
Emozionante e coinvolgente
Aspetti negativi
Mancanza di vera incisività nell'andamento della trama
Mancanza di vera incisività nell'andamento della trama