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Hi-Fi Rush, Recensione – Botte a suon di musica

di Daniele Mastrangeli

Pubblicato il 2023-03-02

L’arrivo di Hi-Fi Rush era qualcosa che nessuno si aspettava e ha piacevolmente stupito sia la critica videoludica che i videogiocatori.

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Hi-fi Rush è un titolo ad opera di Tango Gameworks, studio con sede a Tokyo fondato nel 2010 da quel genio di Shinji Mikami, la mente dietro a Resident Evil e Devil May Cry. Un titolo che arriva come un fulmine a ciel sereno, pronto a stravolgere (in positivo) ogni aspettativa dei videogiocatori. Annunciato in pompa magna durante il Developer_Direct di Xbox del 25 gennaio 2023, e distribuito il giorno stesso, Hi-Fi Rush ha subito fatto breccia nel cuore della critica videoludica e dei videogiocatori.

In un’era in cui a farla da padrone sono gli sparatutto in prima persona (meglio se Battle Royale), l’arrivo di Hi-Fi Rush rappresenta per tutti i videogiocatori quella ventata d’aria fresca che ci si aspettava da tempo. Un videogioco action in terza persona che include al suo interno combattimenti con un pizzico di rhythm game, che detta così suona strano, ma pad alla mano risulta essere un’esperienza davvero più unica che rara.

Il videogioco ci porta in un’ambientazione simil cyber punk ma dai toni più fumettosi, dove vediamo Chai, un ragazzo col desiderio di diventare una rockstar, affrontare un operazione particolare sul suo braccio destro. La Vandelay Technologies infatti accetta volontari per il Progetto Armstrong, un programma di test della sostituzione degli arti con innesti cibernetici. Ma non tutto andrà per il verso giusto al povero Chai e a causa di alcuni sfortunati eventi un lettore musicale verrà impiantato nel suo petto e verrà etichettato come un “difetto” da “terminare”, ma fossero solo questi i problemi del povero Chai.

Hi-Fi Rush recensione

Chai, facendosi largo nei laboratori Vandelay, scoprirà alcuni segreti che lo metteranno ancor di più nel mirino dell’azienda, fortuna vuole che nella sua avventura farà la conoscenza di alcuni alleati, primi fra tutti Peppermint e la gattina robotica 808. Detta così potrebbe sembrare la solita storia, in realtà bisognerebbe provare Hi-Fi Rush con mano per comprendere quanto ci sia di più nel profondo di questo “semplice videogioco”.

Hi-Fi Rush, due note musicali sul comparto tecnico

Se non bastasse una trama simile ad attrarre ogni buon videogiocatore che si rispetti, allora è giunto il momento di sfoderare una delle armi migliori di Hi-Fi Rush, il comparto grafico. Lo stile grafico è qualcosa a metà fra un fumetto ed un cartone animato, ogni personaggio è disegnato con cura maniacale ed è caratterizzato al meglio, non soltanto per l’aspetto fisico o l’abbigliamento, ma anche caratterialmente parlando. Essendo Hi-Fi Rush un videogioco stracolmo di humor e che non si prende mai troppo sul serio, avremo anche tutti i personaggi che girano intorno a questo titolo che seguiranno la stessa lunghezza d’onda.

Non c’è quasi nulla, nel gioco, che visivamente è fuori tono. E francamente parlando l’aspetto grafico e stilistico del titolo è una delle cose che ci ha stupito a tal punto dal voler mettere le mani sul gioco, e in tutta onestà non ce ne siamo pentiti affatto. Tutto il comparto grafico porta i toni di quello che sembra essere un cartone animato divertente per grandi e piccini, con un’ironia che pervade l’avventura in ogni suo passo.

Anche il comparto audio gioca un ruolo fondamentale in Hi-Fi Rush, presentando un combat system basato su combo a tempo musicale non poteva essere diversamente. Ogni colonna sonora, ogni effetto audio, persino i movimenti delle piattaforme e dei nemici sembrano essere perfettamente a tempo con le colonne sonore, che neanche a dirlo sono quanto di più adatto ad accompagnare quest’avventura di Chai, la più famosa rockstar di tutti i tempi, forse, un giorno.

Plettro o non plettro? Questo è il dilemma

Se fino ad ora, in fase di recensione, avete avuto l’illusione che Hi-Fi Rush sia un gioco semplice e perlopiù indicato ai bambini, vi sbagliate di grosso. Hi-Fi Rush per quanto possa sembrare è molto più complesso di quanto ci si aspetti, e la sua complessità risiede proprio nel suo gameplay, divertente ma allo stesso tempo bisognoso di pratica e di pazienza per essere padroneggiato.

Il personaggio principale, Chai, come ogni buona rockstar che si rispetti sarà armato di una chitarra che non potrà certo agitare a casaccio, o meglio potrebbe farlo, ma risulterebbe molto meno efficace del solito. Tutto il videogioco affonda il suo gameplay nel ritmo musicale, e questo include anche i combattimenti, che si affronteranno a suon di battiti e ritmo musicale per poter effettuare le combo più devastanti.

Ad aiutarci in questa impresa avremo tutte le indicazioni necessarie a schermo, non saremo lasciati in balia di un ritmo che dovremo calcolare autonomamente, per chiudere perfettamente una combo ed effettuare un “Vai Così” (dei colpi a fine combo che se effettuati con tempismo perfetto causeranno danni extra al nemico) ci sarà un’indicatore a schermo composto da un cerchio che si chiuderà su se stesso. Basterà premere nel momento giusto per vedere Chai lanciarsi in un colpo finale della combo che, se effettuato col giusto tempismo, causerà ingenti danni al nemico colpito.

In fase di combattimento potremmo richiedere anche l’aiuto dei nostri alleati, ognuno dei quali si prodigherà in una sua abilità speciale, come sparare per sovraccaricare le barriere protettive dei nemici oppure rompere gli scudi a suon di pugni. Il giusto utilizzo delle abilità dei nostri alleati può stravolgere le sorti di un combattimento, e spesso e volentieri è necessario per sconfiggere alcuni nemici, poiché senza un’abilità di un alleato utilizzata su alcuni nemici (ad esempio quelli con gli scudi energetici) non potremo riuscire a colpirli e ad infliggergli danni.

Ma Hi-Fi Rush non è soltanto un videogioco d’azione in terza persona con fasi di combattimento con combo a tempo di musica, è anche un videogioco platform che a volte ci presenterà degli enigmi ambientali per poter proseguire l’avventura. E in queste fasi esplorative, che precisiamo non essere open world e non presentare alcuna missione secondaria, potremmo trovare dei rottami, i quali ci saranno utili non per potenziare Chai acquistando nuove mosse o abilità, ma anche per potenziare i nostri alleati o acquistare oggetti e potenziamenti.

Hi-Fi Rush non è soltanto un capolavoro artistico, ma è anche un capolavoro dal lato del gameplay, non è esattamente facile costruire tutta un’ambientazione intorno al ritmo musicale, per essere più chiari, anche il movimento di alcune piattaforme o di alcuni laser andranno esattamente a tempo. Così come a tempo dovremo sconfiggere i boss di fine livello, perché ci saranno, e affrontarli è un’altra cosa che fa risaltare le indubbie qualità di questo videogioco.

Purtroppo a volte tutto questo dover premere i pulsanti a ritmo di musica potrebbe risultare difficile e frustrante, soprattutto quando dovremmo attivare alcuni pulsanti che richiederanno la pressione a tempo e in sequenza dei tasti che compariranno a schermo. Il posizionamento dei tasti da premere non è ottimale e a volte per riuscire a vedere che tasto premere dovrete essere veloci a spostare lo sguardo, questo vi farà perdere ovviamente quell’arco temporale utile a premerlo.

Anche alcune boss fight in Hi-Fi Rush si concluderanno (o saranno totalmente incentrate su questo) sulla pressione del tasto parata nel giusto tempismo. Avremo il boss che mostrerà a schermo la tempistica dei suoi colpi, e noi dovremo premere il tasto della parata (a volte anche della schivata) esattamente a tempo così come il boss ci ha indicato precedentemente. Non proprio qualcosa alla portata di tutti insomma, ma niente che non si possa superare con una buona dose di impegno.

Conclusione

Hi-Fi Rush non è un gioco perfetto in tutto e per tutto, la sua natura da “piccolo videogioco senza pretese” la si nota in alcuni piccoli inciampi, che posso essere visti nelle cutscene a volte tentennanti a livello di frame rate, e nella complessità nell’attivare alcuni pulsanti premendo a tempo i tasti del pad che compariranno a schermo. Resta comunque un piccolo capolavoro sviluppato in segreto, di cui nessuno ne conosceva l’esistenza, e annunciato lo stesso momento in cui è stato reso disponibile sugli store.

Per questa recensione è tutto, se siete curiosi di leggere altre interessanti novità sul mondo del gaming (e non solo) vi consigliamo di non distogliere lo sguardo dal nostro sito Hynerd e di farvi un regalo, giocare Hi-Fi Rush se ne avete la possibilità, considerando anche la sua presenza dal day one incluso con l’abbonamento Game Pass di Xbox.

8.5

Hi-Fi Rush è un piccolo capolavoro, un videogioco che va contro corrente e lo fa egregiamente presentando ai videogiocatori un titolo diverso dal solito e divertente. Non soltanto è lodevole il comparto grafico e tecnico generale, ma anche la caratterizzazione dei personaggi e la loro vena ironica è qualcosa che va oltre ogni immaginazione. Un videogioco consigliatissimo per chi vuole mettere mano a qualcosa di diverso ed estremamente divertente.

  • Comparto tecnico e artistico degno di nota
  • I personaggi sono divertenti e ben caratterizzati
  • I combattimenti a suon di combo a ritmo musicale sono fantastici
  • Alcuni piccoli cali di framerate nelle cutscene
  • Attivare dei pulsati con le combo a tempo di tasti a volte può risultare frustrante

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