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Pose – la ball culture e la diversità nello show di Ryan Murphy

di Ilaria Di Palma

Pubblicato il 2021-02-27

Trama – Vivi, sfoggia…POSA! La ball culture – le ispirazioni realiAttori e inclusività La lotta all’AIDS – le tematiche di Pose Il gioiellino del creatore di American Horror Story, nonostante abbia solo due stagioni, ha riscosso molto successo. Pose è la serie originale Netflix, diretta da Ryan Murphy e Brad Falchuk, che ha già avuto …

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Il gioiellino del creatore di American Horror Story, nonostante abbia solo due stagioni, ha riscosso molto successo. Pose è la serie originale Netflix, diretta da Ryan Murphy e Brad Falchuk, che ha già avuto delle nomination sia ai Golden Globes 2019, ai Critics’ Choice Television Awards e ha anche vinto il premio di miglior serie tv drammatica dell’anno ai Dorian Awards 2019. In Italia, non è tra le più viste, ma è fortemente consigliata se volete conoscere le origini della ball culture nei cari anni ’90!

Trama – Vivi, sfoggia…POSA!

Pose è ambientato nella New York del 1987 e vede come protagonisti gli outsider della società, rifiutati dalle famiglie e senza un posto dove andare. Fortunatamente, i luoghi sicuri sono sempre pronti ad accogliere ogni sfumatura di umanità: qui i concetti di famiglia e casa vengono rivisitati del tutto, andando oltre il loro senso “tradizionale”.

Le cosiddette houses hanno una madre o un padre decise ad accogliere le anime bisognose solamente di amore e di un tetto sopra la testa, per ricominciare da capo e imparare a vivere in una realtà in cui di solito sono respinte. La serie tv presenta tutto ciò che riguarda la condizione della comunità LGBTQ+ negli anni ’80, il concetto di ball culture e le ballrooms: a suon di Vogue di Madonna, uomini e donne di ogni etnia, identità e orientamento sessuale gareggiano in competizioni di danza, moda e vogueing.

Evangelista House

Blanca Evangelista (MJ Rodriguez), in seguito alla diagnosi di AIDS, decide di fondare la propria casa e accogliere i suoi nuovi figli, presi anche dalla strada. Blanca è tenace, una donna transgender che vuole lasciare un segno nel mondo e insegnare i valori fondamentali della vita ai suoi figli: la dolce Angel (Indya Moore) costretta a prostituirsi e Damon (Ryan Jamaal Swain), talentuoso ballerino cacciato di casa a causa della sua omosessualità.

La ball culture – le ispirazioni reali

L’idea di Murphy, seppur rivoluzionaria, ha dei fondamenti reali perché riprende un fenomeno culturale veramente esistito: la ball culture. Pose permette allo spettatore di intraprendere un viaggio attraverso le famose ball-houses della Grande Mela, dei veri e propri punti aggregativi della comunità LGBTQ+ e di quella latino-americana dove chiunque poteva esprimere la propria essenza senza filtri o paure.

Pose – Vogueing

Quasi ogni sera, nel film e nella vita reale, le varie houses si sfidano (sia in singolo che in gruppo) nelle famose competition divise in categorie: da Best Dressed e Women’s Vogue a Sex Siren e Walks, la fluidità di genere viene esaltata e accompagnata da vestiti super glam. Il clima che avvolge l’atmosfera è di una vera e propria festa, che come dice la stessa Blanca, celebra la vita che le persone nel resto del mondo non considerano degna di essere celebrata.

POSE

Lo showrunner della serie si è anche ispirato al documentario Paris is Buring, diretto da Jennie Livingston, studentessa di cinema della New York University. Sette anni prima della sua realizzazione, la Livingston conobbe il mondo del vogueing e delle ball attraverso un gruppo di ballerini di conosciuti al Greenwich Village. Lo stile del vogueing ha dei movimenti particolari in cui prevalgono gesti angolari e fluidi, ad imitazione delle pose plastiche dei modelli durante le sfilate. Da qui nacque il documentario che tratta proprio della ball culture animata da gay, transgender, afro e latino-americani, una parte di società emarginata che riesce a farsi strada anche al di fuori delle ball-houses grazie a Madonna, che nel 1990 pubblicò il videoclip di Vogue.

Attori e inclusività

Pose parla di diversità, emarginazione, omofobia e voglia di libertà allo stato puro, ma ha fatto soprattutto la storia per l’inclusività a livello etnico e di genere all’interno del cast: infatti è lo show con più attori e attrici transgender come protagonisti. MJ Rodriguez, che interpreta Blanca, è diventata la prima donna transgender a vincere il premio come migliore attrice televisiva agli Imagen Awards. Si tratta di un evento annuale in onore delle rappresentazioni positive della comunità latino-americana.

Mj Rodriguez – Pose

Agli Imagen Awards 2019, Pose ha anche vinto il premio come miglior dramma televisivo e agli Emmy del 2019 ebbe ben 6 nominations.

La lotta all’AIDS – le tematiche di Pose

Il tocco del duo Murphy – Falchuk si nota per via del modo in cui vengono presentati eventi e tematiche dalla grande importanza sociale, ma senza far mancare i piccoli elementi di leggerezza legati alla musica, i costumi e la moda. Tra le tematiche riguardo diversità e omotransfobia, vi è anche la lotta della comunità LGBTQ+ riguardo la diffusione dell’AIDS, l’accortenza alla prevenzione ed educazione sessuale. In un periodo in cui la cura per l’AIDS tarda ad arrivare, in Pose è possibile vedere il senso di impotenza che travolge i suoi protagonisti: con un numero di morti sempre più alto, per via dell’infezione, l’unica cosa che rimane da fare sembra dedicarsi alla propria famiglia all’interno delle houses, per assicurarne il futuro.

Pose

Pose riesce a descrivere con molta empatia la condizione di transessuali, omosessuali e di ogni categoria che a quei tempi era considerata al di fuori della norma. I protagonisti spesso dubitano di sé stessi a causa del mondo che li circonda, ma è grazie alla propria sofferenza che raggiungono la libertà e la consapevolezza della propria identità, andandone anche fieri. La serie tv si pone come inno alla libertà sessuale e individuale, la libertà di essere chiunque in qualsiasi momento.

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