Ride 4 – Recensione
Milestone è da sempre una certezza quando si parla di motociclismo nei videogiochi. L’azienda è tra le più quotate nell’industria tra quelle del bel paese ed ha raggiunto la risonanza mondiale con la serie Moto Gp. Ride è il secondo grande franchise dello studio di Milano e quest’anno si rinnova con il quarto capitolo. Quando […]
Milestone è da sempre una certezza quando si parla di motociclismo nei videogiochi. L'azienda è tra le più quotate nell'industria tra quelle del bel paese ed ha raggiunto la risonanza mondiale con la serie Moto Gp. Ride è il secondo grande franchise dello studio di Milano e quest'anno si rinnova con il quarto capitolo.
Quando si ha tra le mani un prodotto Milestone ci si deve preparare ad un prodotto prettamente simulativo. Con il trascorrere degli anni l'azienda ha sfornato giochi sempre più sgrezzati da qualsivoglia componente arcade. Oggi questi titoli sono punitivi e severi, ma regalano emozioni uniche agli appassionati di motociclismo.
Ride Vs. Moto GP: la differenza
Ride e Moto GP rappresentano le due punte di diamante di questi brillanti sviluppatori. Agli occhi degli inesperti potrebbero sembrare due facce della stessa medaglia, ma in realtà contengono profonde differenze tra loro. Se Moto GP si basa sul modello del moto-mondiale dipanato nelle varie categorie, Ride invece dà importanza anche a quelli che sono i motocicli da strada.
In Moto Gp è possibile intraprendere la carriera di pilota professionista e scalare le categorie fino a raggiungere il titolo mondiale nel circuito massimo. Durante questo viaggio è posta particolare attenzione nel rapporto con la stampa, la messa appunto del veicolo e la cura del personaggio.
Ride ha invece un approccio più "da strada". La carriera permette di affrontare sfide in giro per il mondo a bordo di centinaia di motociclette diverse. Ogni gara possiede regole a sè stanti e le tipologie spaziano dalle corse classiche alle prove a tempo fino a pesanti circuiti endurance.
La modalità carriera
Ride 4 potrebbe sembrare un prodotto d'élite riservato a pochi appassionati, ma in realtà l'opera si presta anche al pubblico novizio. Il gameplay è duro, severo e punitivio ma immerge totalmente nel contesto delle corse motociclistiche. Un profano, nonostante non sia mai salito su una moto, in poche ore capisce come calarsi al meglio in questo mondo di olio e motori rombanti.
La carriera è un tortuoso percorso che accompagna il giocatore in tutto il mondo, con la volontà di presentargli motocicli e circuiti tra i più celebri. Più di 200 veicoli offrono le proprie ruote in circuiti a tempo, endurance o dedicati a classiche gare tra piloti.
Ma tra le prove più toste troviamo le licenze. In stile Gran Turismo, prima di iniziare i circuiti continentali, è necessario ottenere la licenza di guida per quei territori. Essa è estremamente complessa da completare, poichè richiede il successo in prove che non ammettono nemmeno il più piccolo errore. Una barriera in grado di scoraggiare anche il pilota d'esperienza, ma che prepara al realismo crudele di un gioco che punta alla simulazione estrema.
Comparto tecnico
Grande attenzione è posta sulla realizzazione dei modelli dei veicoli. Anche i minimi particolari sono curati e risaltano a video come mai prima d'ora. La maggiore qualità sotto questo punto di vista segue gradualmente la curva impostata dai tre capitoli precedenti. L'impatto grafico generale, per quanto apprezzabile, trasmette l'affanno delle macchine di attuale generazione e non spicca come altri titoli di genere analogo.
Non manca l'impressione di essere davanti ad un giocattolo con in sella un manichino, soprattutto in seguito ad incidenti o manovre poco credibili. Il gioco rabbrividisce di fronte a prodotti ad altissimo budget come i Forza, ma in linea generale offre un piacevole aspetto esteriore.
Il frame è stabile su Playstation Pro e non tradisce la fluidità nemmeno quando vi sono molte motociclette a video. Una nota di merito va anche alla sensazione che dà l'andare fuoristrada o il cadere, in perfetta sincronia con il sistema di vibrazione.
Il sonoro, quando si parla di un prodotto di simulazione, merita un discorso approfondito. Il fruitore di questo genere di videogiochi non guarda troppo alla colonna sonora o ai dialoghi, ma vuole sentire il rombare dei motori e lo stridio delle gomme in derapata. Ride 4 non delude e confeziona degli effetti sonori credibili e coinvolgenti.
L'obiettivo è chiaramente quello di immedesimare al meglio il giocatore all'interno di un circuito e si può dire che sia stato raggiunto con lode.
Veicoli
Ride 4 permette di guidare circa 250 veicoli. Milestone ha a disposizione licenze di decine di modelli di motociclette: Harley Davidson, Yamaha, Aprilia, Ducati sono solo alcuni degli altisonanti nomi che sono entrati a far parte del garage.
Più si accumulano ore di gioco più la propria collezione potrà rimpinguarsi con motori adatti a tantissime tipologie diverse di corse. Il titolo del gioco è letterale nel descrivere l'esperienza primaria offerta: chi gioca a Ride viene assalito di una voglia irrefrenabile di cavalcare le tipologie più disparate di veicoli su due ruote.
Target di riferimento
Questo non è sicuramente un gioco adatto per piazzare i bambini davanti alla console. Per divertirsi in sella alle motociclette di Ride è necessaria concentrazione, esperienza e competenza. Il giocatore è chiamato ad uno studio delle meccaniche e dinamiche con le quali è necessario familiarizzare per completare i circuiti.
Anche i più avvezzi ai giochi simulativi hanno sicuramente bisogno di familiarizzare con il gioco per qualche ora prima di lanciarsi in corse frenetiche. La manovrabilità dei veicoli è unica ed è studiata per regalare il realismo più preciso possibile in un prodotto di questo tipo.
Durante le curve non bisogna sbilanciarsi, i rettilinei vanno percorsi secondo una traiettoria sensata e il minimo urto è fatale per la stabilità della moto. Coloro i quali prediligono le corse arcade farebbero bene a tenersi alla larga.
Nonostante ciò il gioco offre tutti gli strumenti necessari per eccellere. Se armati di pazienza, anche i più inesperti prenderanno confidenza con i comandi e saranno in grado di dominare le gare. Non bisogna in alcun modo scoraggiarsi e imparate a trattare Ride come un vero e proprio programma di formazione per la guida virtuale di rombanti motociclette.
Se sei appassionato di motori dai un'occhiata alla recensione di Formula 1: 2020.
8.5
HyRankRide 4
Una serie che si conferma come monumento in onore al motociclismo. Ride 4 punta alla totale immedesimazione in un pilota su due ruote. Il giocatore ha la possibilità di cavalcare numerose tipologie di veicoli in circuiti di tutto il mondo realizzati nei minimi particolari. Duro, cinico e impietoso: siamo di fronte alla massima espressione della simulazione su due ruote.
Aspetti positivi
Simulazione perfetta
Monumento al motociclismo
Ben strutturato e appagante
Aspetti negativi
Difficile da digerire per i novizi
Grafica non sempre impeccabile
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