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Top 5 film d’inchiesta tratti da storie vere

di Nicola Artusi

Pubblicato il 2021-02-03

I film d’inchiesta hanno il grande pregio di portare al grande pubblico delle realtà di indagine reali e concrete.2) The Post (2017) I film biografici e che trattano di storie vere, inoltre, ci fanno immedesimare, parteggiare, e smuovono qualcosa di diverso rispetto alle storie di fantasia. Ci ritroviamo qualcosa di familiare, o di noto, e …

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I film d’inchiesta hanno il grande pregio di portare al grande pubblico delle realtà di indagine reali e concrete.

I film biografici e che trattano di storie vere, inoltre, ci fanno immedesimare, parteggiare, e smuovono qualcosa di diverso rispetto alle storie di fantasia. Ci ritroviamo qualcosa di familiare, o di noto, e sentiamo una vicinanza con i protagonisti che non sempre abbiamo nelle storie di fantasia.

Dopo questa nostra selezione di film tratti da storie vere, ecco i migliori film tratti da inchieste.

5. Veronica Guerin (2003)

Film del 2003 con Cate Blanchett (Il Signore degli Anelli) e Ciarán Hinds (Game of Thrones), la pellicola racconta del lavoro d’inchiesta di Veronica Guerin, giornalista irlandese, e del suo lavoro d’inchiesta sul crimine organizzato e il traffico di droga della Dublino, in particolare dello spaccio di eroina e cannabis nella zona nord della capitale. Il suo lavoro, in particolare su questo fronte, le costò la vita.

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Il film nel suo complesso è dimenticabile e piatto, nonostante i suoi due punti di forza principali: la storia della Guerin e l’interpretazione della Blanchett. Entrambe donne estremamente carismatiche, vengono spalmate in una pellicola che non le valorizza; anzi, arrivano a stonare con l’altrimenti grigio circondario.

Tuttavia, la storia della Guerin merita di essere approfondita, e questo film può essere un discreto compromesso.

4. The Report  (2019)

Interessantissimo film di Amazon Prime Video sulle vicende che seguirono gli attacchi alle Torri Gemelle e l’abuso degli strumenti di tortura da parte della CIA.

Con Adam Driver, il Kylo Ren di Star Wars, Annette Bening (Captain Marvel), Jon Hamm (Mad Men) e Jennifer Morrison (Dr. House), l’intreccio di poteri che si viene a creare, tra chi vuole che il report venga pubblicato e chi lo vuole definitivamente distruggere, è impressionante. L’utilizzo di una regia molto vecchio stile rende bene l’ambientazione temporale e la pesantezza del mobbing cui l’unità investigativa interna alla CIA è sottoposta.

Fallisce, forse, il tentativo di empatizzare con il protagonista, complice la fredda e distaccata interpretazione di Driver, che tuttavia non stona con l’ambiente austero dell’intelligence americana.

3) Erin Brockovich (2000)

Il famosissimo film con Julia Roberts parla di una assistente legale e attivista ambientale, Erin Brokovich, che raccoglie diverse segnalazioni di tumori in una cittadina californiana, portando a una class action storica per avvelenamento di una falda acquifera.

Tratta da una storia vera, l’altrettanto vera Erin Brockovich compare nel film in due diversi momenti.

Il film ha avuto un grandissimo successo di pubblico e agli Oscar dello stesso anno, con ben 5 nomination tra le maggiori.

2) The Post (2017)

Recente pellicola con Meryl Streep, nei panni di Katharine Graham, proprietaria del Washington Post, e la controversia circa la pubblicazione dei famosi Pentagon Papers, i documenti del Dipartimento alla Difesa del Governo USA che nel 1971 descrivevano la realtà della guerra in Vietnam come perdente per il fronte americano.

Ovviamente la pellicola si focalizza sul contrasto tra l’etica giornalistica della divulgazione della verità, il profitto industriale e, non da ultimo, il mantenimento di un segreto per scopi di governo.

L’interpretazione di Meryl Streep, affiancata da Tom Hanks, merita da sola la visione del film, che tuttavia è una riuscita combinazione di elementi narrativi e di thriller d’inchiesta giornalistico. Da vedere.

1) Il caso Spotlight (2015)

Uno degli esempi perfetti di film d’inchiesta, Il caso Spotlight, vincitore del premio Oscar come miglior film nel 2016.

Ambientato negli ultimi anni ’90, primi 2000, il film parla dell’indagine giornalistica guidata da Martin Baron (Liev Schreiber, Il velo dipinto), neoredattore del Boston Globe, sugli abusi sessuali su minori in alcune parrocchie dell’arcidiocesi di Boston. Da questa indagine, partirono poi le interrogazioni interne alla Chiesa Cattolica e l’esplosione dello scandalo pedofilia che travolse dapprima le chiese americane e poi il Vaticano.

Il film è intenso, a tratti straziante, ma molto ben fatto con un ottimo cast costituito, tra gli altri, da Rachel McAdams, James Slattery e Stanley Tucci. Personalmente ho trovato poco convincente e a tratti fastidiosa l’interpretazione di Mark Ruffalo nei panni del giovane, rampante e motivato co-protagonista, tuttavia molto simile al ritratto che ne viene fatto in altre ricostruzioni giornalistiche.

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