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A Plague Tale: Innocence – Memorie videoludiche #03

di Francesca Massari

Pubblicato il 2022-10-18

Ripercorriamo le orme di A Plague Tale: Innocence, in attesa del prossimo capitolo della saga videoludica

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A Plague Tale: Innocence è un videogioco in terza persona d’avventura e azione narrativo sviluppato da Asobo Studio e pubblicato da Focus Home Interactive nel 2019, poi successivamente rilasciato su Nintendo Switch, PlayStation 5, Xbox Series X/S nel 2021. Nello stesso anno è stato annunciato un sequel all’Xbox E3 2021 intitolato A Plague Tale: Requiem, che riprenderà la storia dagli eventi del primo titolo.

A Plague Tale: Innocence è ambientato in Francia, precisamente nell’Aquitania del XIV secolo durante la Guerra dei Cent’anni. La storia è incentrata su Amicia de Rune e suo fratello minore Hugo, i quali sono costretti a scappare dai soldati dell’Inquisizione e da famelici roditori influenzati da una delle peggiori pandemie storiche: la peste nera.

Il gameplay di A Plague Tale: Innocence

a plague tale: innocence

In A Plague Tale: Innocence il giocatore assumerà il controllo di Amicia, puntando per lo più ad un gameplay furtivo per evitare incontri ostili, in quanto i nemici non si faranno scrupoli a ucciderla all’istante. La ragazza si affida alla sua fidata fionda per distrarre o stordire le guardie, ma anche ucciderle se necessario. Il gameplay è inoltre ricco di una serie di enigmi di sopravvivenza, per lo più incentrati a spaventare o allontanare le orde di roditori al fine di proseguire in nuove aree.

WARNING: Spoiler su A Plague Tale: Innocence

Amicia e Hugo, accompagnati dai suoi amici Lucas, Mélie e Rodric arrivano in città con l’intento di sconfiggere il Grande Inquisitore Vitalis Bénévent una volta per tutte. Utilizzando il potere di Hugo, il gruppo riesce a eliminare anche le guardie più corazzate. Rodric, che riesce a fornire copertura ad Amicia e Hugo, viene colpito ripetutamente da degli arcieri nel processo, tuttavia riesce a sollevare una saracinesca permettendo ai due di scappare, per poi finire per morire a causa delle ferite riportate.

La loro rabbia, provocata da un’altra perdita, li sprona a dirigersi verso la Cattedrale, luogo in cui massacrano le ultime guardie rimaste con l’aiuto dei topi di Hugo. Nella sala della congregazione troveranno Vitalis, circondato dai cadaveri dei parrocchiani mangiati dai suoi topi bianchi. Rinchiusa in una gabbia sospesa c’è anche Béatrice, ovvero la madre dei due protagonisti. Mentre Lucas e Mélie cercano di salvarla, Amicia e Hugo affrontano Vitalis, che di tutta risposta manda i suoi topi ad attaccarli.

Inizialmente respinta, l’orda di Hugo riesce a malapena a mantenere la linea finché Amicia non riesce a spegnere i bracieri, permettendo ai topi neri di Hugo di spingersi sempre più vicino al nemico. Una volta avvicinato, Vitalis inizia a usare i suoi topi come armatura, costringendo il bambino a inviare le sue orde per colpirlo, lasciando così che sua sorella lo colpisca con la fionda. Tuttavia, Vitalis riesce a schiantare su Amicia delle orde che formeranno il braccio di un gigante, oltre che evocarne di nuove da terra. Infine, dopo il terzo colpo, Vitalis crolla e sia lui che la sua orda vengono sconfitti

Sono passati tre giorni da quando i fratelli de Rune hanno distrutto il quartier generale dell’Inquisizione e ucciso il Grande Inquisitore, da allora i topi non sono stati più avvistati e tutto sembra essere finalmente tornato alla normalità. Béatrice, sopravvissuta alle torture di Vitalis, ha bisogno di cure e riposo per riprendersi completamente, i de Rune hanno infatti in programma di lasciare Aquitania per sempre. I due fratelli preparano tutto ciò di cui hanno bisogno per partire mentre la loro madre dorme nel carro. Nelle ultime scene possiamo vedere i due fratelli e persino Lucas ridacchiare felici.

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