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Warzone: anteprima Stagione 4 – Intervista a Moonryde

di Matteo Rossi

Pubblicato il 2020-06-02

Con l’uscita di Warzone Twitch ha subito un terremoto del proprio palinsesto, con il battle-royale targato Infinity Ward che è balzato subito in testa alle classifiche.Intervista a Moonryde Da sempre di successo in tutto il mondo, Call of Duty è un brand che attira fette enormi dipubblico, soprattutto in Italia, dove conta centinaia di migliaia …

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Con l’uscita di Warzone Twitch ha subito un terremoto del proprio palinsesto, con il battle-royale targato Infinity Ward che è balzato subito in testa alle classifiche.

Da sempre di successo in tutto il mondo, Call of Duty è un brand che attira fette enormi dipubblico, soprattutto in Italia, dove conta centinaia di migliaia di giocatori attivi e un grande numero di contenuti a tema pubblicati.

Tra i content-creator sempre in primo piano sulla piattaforma viola troviamo Moonryde, membro del team DROPZ.

Moonryde intrattiene orde di fan ogni pomeriggio, grazie alle sue performance su Warzone e alla sua spontanea simpatia.

In vista dell’uscita della quarta stagione di Modern Warfare e il conseguente aggiornamento della modalità battle-royale, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare alcune sue opinioni sulle novità che Activision ha in serbo per noi e su come migliorare le proprie performance.

Intervista a Moonryde

I fan ti conoscono soprattutto come content-creator dei DROPZ, ma su Instagram ti definisci competitive player. Tu cosa ti senti di essere?

Partiamo dal presupposto che io nutro immenso rispetto nei confronti dei videogiocatori professionisti e considero tali solamente coloro i quali vengono pagati da qualcuno per giocare. Detto ciò io mi sento un giocatore competitivo, cioè una persona che ama sfidare gli altri per mezzo dei videogiochi. Sicuramente il cercare sempre di migliorarmi per battere gli avversari mi permette anche di trovare spunto per creare contenuti, ma ciò che mi fa divertire più di tutto è la competizione in sè e per sè. La sfida può essere frustrante quando perdi, ma appaga più di ogni altra cosa se vinci. Il migliorarsi giorno per giorno, imparare a capire come gli avversari ragionano per anticiparli sono alcuni aspetti che amo del gaming.

Quali giochi ti hanno aiutato a migliorare come giocatore competitivo?

La differenza tra casual player e player competitivo l’ho capita giocando a PUBG che ha costruito le basi del giocatore che sono ora. Ma anche lo sport ha influito, soprattutto nel mindset che cerco di mantenere in qualsiasi tipo di competizione.

Ho giocato tantissimi anni a Basket, durante i quali ho capito il sacrificio che serve per essere bravi: allenarsi 5 volte a settimana e impegnarsi per essere il migliore, magari anche senza essere pagato o con una busta paga al minimo.

Guardare altri giocatori più bravi di me è stato un altro elemento chiave per migliorare: osservare e stare al fianco di giocatori come Educoz, player grandioso, mi ha dato spunti che ancora oggi mi servono per vincere le partite. Bisogna rubare con gli occhi e con le orecchie e quest’ultimo aspetto viene troppe volte sottovalutato. Saper comunicare è una mancanza di molti, ma un elemento fondamentale nel gaming competitivo.

Warzone ha catalizzato su se stesso tutta l’attenzione riguardo COD. Ti manca giocare le vecchie modalità?

Sì ogni tanto giocavo a Call of Duty, ma il classico sistema a Death-match non mi ha mai appassioanto. Sentivo la mancanza dell’elemento rng che può cambairti la partita da un momento all’altro.

Siamo esseri umani e il senso di incertezza ci da adrenalina. Un pizzico di casualità rende il gioco pepato e Warzone in tal senso ha trovato il giusto equilibrio.

Ma sia chiaro, non è solo questo che mi ha fatto innamorare di Warzone: lo trovo un gioco imponente che nelle fasi finali di ogni partita da il meglio di sè. Ha implementato perfettamente sequenze cinematografiche in un gioco competitivo.

A volte mio padre passa davanti allo schermo mentre mi batto con gli ultimi team per aggiudicarmi la vittoria e rimane incantato. Io e mio padre condividiamo la passione per il soft-air e lui, nonostante non capisca nulla di Computer e videogiochi, rivede le strategie che mettiamo in campo nel modo in cui gioco.

Il Twitch Rivals è stata la scintilla che ha fatto scoppiare il mio amore per Warzone: in quel torneo avevamo tre ore per confezionare la partita perfetta.

Il torneo era ideato sul modello challenge. Non c’era una custom lobby in cui tutte le squadre si sfidavano, ma in partite separate ogni team doveva cercare di totalizzare il punteggio più alto tra uccisioni e posizionamento. In sostanza chi vinceva facendo più uccisioni si aggiudicava la medaglia d’oro.

Per prepararmi ho giocato decine di ore al giorno, memorizzando la mappa e le meccaniche alla perfezione, ma contemporaneamente mi sono anche reso conto di come questo gioco sia un gioiello.

Le modalità classiche del multiplayer di COD, Cerca e Distruggi su tutto, sono di nicchia perchè devi conoscere le mappe alla perfezione, in ogni singolo pixel: c’è un lavoro professionale dietro alla preparazione.

Il battle-royale è alla portata di tutti invece, proprio in virtù dell’elemento casualità.

Cosa ne pensi del nuovo gulag?

Si è scatenata una Civil War tra chi amava il vecchio gulag e chi ama l’attuale. Sicuramente, qualunque sia l’arma che usi, il Gulag è una genialata che si innesta perfettamente in questo genere di giochi.

Io, in ogni caso, preferisco l’attuale Gulag. Ora come ora si utilizzano armi che spesso usiamo anche nelle fasi standard della partita, con cui quindi siamo più a nostro agio. Ciò sposta gli equilibri e ad ora il Gulag premia il giocatore che tatticamente si organizza meglio.

Le decisioni degli sviluppatori possono non essere popolari, ma è conveniente adattare ad esse il proprio stile di gioco. Ora nel Gulag non si può più correre in faccia al nemico perchè si viene uccisi istantaneamente, conviene avere un approccio più passivo.

Teaser stagione 4

L’ultimo aggiornamento ha introdotto i Bunker ed una meccanica molto macchinosa come quella del Bunker 11 segreto. Sei a favore di questo tipo di contenuti?

E’ una sfida con le palle. Meccaniche di questo tipo portano i giocatori a fare community e ad unire le forza per risolvere l’enigma. Questo fenomeno porta inevitabilmente il gioco ad aumentare la propria fan base e a far parlare di sè.

Si genera un vero e proprio lavoro di squadra nellla vita reale, in cui 4 amici si dividono i compiti per tradurre il russo, cercare i telefoni su google e la posizione specifica del Bunker.

Il tutto, inoltre, dona un progetto di un’arma che avrai per sempre e potrai sfoggiare per dimostrare che hai superato la sfida.

Ne vorrei vedere di più di elementi ed eventi di questo tipo.

La nuova modalità Terzetti classico ha mostrato Warzone in una veste classica dei battle-royale, mettendo l’accento su tutte le innovazioni che ha portato al genere. Pensi che al momento sia il più completo?

Al momento è il più vario e divertente, ma sarà completo quando miglioreranno audio e server. Un’altra mancanza, secondo me grave, sono le custom lobby.

Stagione 4: nuova mappa? Ce ne sarebbe bisogno?

Io ho esperienza come game-designer, in un certo senso è il mio lavoro [n.d.r.: Moonryde sta sviluppando un gioco di carte competitivo], e guardandola dal punto di vista dello sviluppatore sconsiglierei l’aggiunta di una nuova mappa. E’ davvero difficile stare dietro a più scenari.

Per il momento credo modificheranno quella attuale, magari cambiandone i colori e inducendo la percezione di una mappa totalmente nuova. Cambiando troppo spesso le carte in tavola abitui la community ad aggiornamenti continui ed a un certo punto non ci stai più dietro. Lo standard è alto ormai, meglio fare le cose con calma e bene, piuttosto che di fretta e approssimate: gli utenti se ne accorgono subito e il mercato ti punisce.

Proviamo a dare qualche consiglio ai lettori: hai una tua personale tier list degli equipaggiamenti?

Innanzitutto l’equipaggiamento va impostato come team e non come singolo. Deve sempre esserci un rpg in squadra, per lo stato attuale delle cose è d’obbligo. Ovviamente anche il fucile di precisione è fondamentale. Come assalto consiglio il Grau, fortissimo e facile da controllare, oppure l’M4. A molti piace la LMG, ma è ingombrante e toglie visuale, non va bene.

Ovviamente l’equipaggiamento va adattato anche allo scenario che si prospetta per le fasi finali. Una safe-zone che chiude in città porterà allo scontro ravvicinato, serviranno armi utili a corto raggio come l’mp7. In città è molto utile il lanciarazzi, quindi ne consiglio addirittura due per team. Lasciate perdere in questo caso i cecchini, a meno che non siate pratici con no-scope o quick-scope e a quel punto può tornare utile l’Ax, ma è rischioso. Un’alternativa può essere un assalto con mirino VLK 3.0. Se invece il combattimento è a lunga distanza è ottimo l’HDR, che con un mirino buono ti garantisce l’headshot mortale.

Non sottovalutate le granate, perchè sono fondamentali. Avere sempre con se 4 fumogeni e un rilevatore di battito cardiaco. Il resto dello spazio usatelo per il c4, perchè è un esplosivo versatile che se lanciato bene può finire una squadra o addirittura aiutare a individuare i nemici, perchè vorranno farlo esplodere dalla distanza. Anche la claymore è utile in tal senso. Come lanciarazzi consiglierei il classico RPG-7. Il JOKR non è male per finire avversari su un tetto.

Un trucco infine è buttare il c4 sul drone e farlo esplodere addosso agli avversari: in pochi se l’aspettano.

Io ragiono sempre in funzione di abbattere il nemico e confermare l’uccisione subito. Questo in un ottica competitiva è fondamentale, perdere un’eliminazione significa perdere punti.

Price: protagonista della quarta stagione di Warzone/Modern Warfare

Riuscirà infinity Ward a dare continuità a Warzone o ci sarà un nuovo battle-royale?

Dalle informazioni che ho carpito un po’ in giro Warzone dovrebbe rimanere un gioco a sè stante. Credo abbiano imparato molto dagli errori fatti con Blackout che era un ottimo gioco, ma soffriva di errori e grosse mancanze.

Warzone ha una propria personalità e penso possa funzionare da fulcro per l’intero brand. Io mi immagino l’uscita dei futuri Call Of Duty che verrà accompagnata e sponsorizzata da eventi interni al battle-royale.

Ora si parla tanto di un Black Ops: Cold War e penso ad un contemporaneo evento su Warzone con armi degli anni ’70 e ’80. Potrebbe diventare un grande punto di incontro dell’intero franchise.

Per completarlo in termini di contenuti dovrebbero solamente inserire un sistema a premi. Non chiedo una modalità classificata: non serve. Chiedo piuttosto dei premi per chi porta a termine compiti degni nota all’interno del gioco. Qualcuno fa 100 vittorie in un mese? Diamogli una skin esclusiva da sfoggiare con amici e avversari.

Per quanto riguarda invece i prossimi Call Of Duty spero diano continuità soprattutto a modalità come Zombie. Queste chicche della serie sono sempre ricche di segreti e aiutano a fare community. Sono molto bravi a creare curiosità negli utenti.

Qual è la strategia che è meglio adottare per le fasi finali di gioco?

E’ necessario equilibrare la propria golosità di kill e le mosse giuste da mettere in atto per ottenere la vittoria finale. Cos’è che ti fa salire l’adrenalina a mille e ti dona immensa soddisfazione? Sicuramente sconfiggere gli avversari è bello, ma niente è come vincere.

Il punto principale è quindi concentrarsi sull’obiettivo: vincere. Non bisogna esporsi per prendere una kill inutile, ma elaborare la tattica che ti porti fino agli ultimi istanti di gioco. E’ necessario contare le persone rimaste, individuarle e a quel punto decidere chi puntare ed eliminarlo in tempi brevi, per concentrarsi subito sui successivi.

Sicuramente, dal punto di vista del posizionamento, consiglio di giocare a bordo safe, cercando sempre l’high-ground sulle colline. Gli edifici sono sempre rischiosi, è un 50/50 contro il team avversario. Giocare in questo modo capisco che sia poco intuitivo e magari le prime volte si viene rasi al suolo, ma con l’esperienza si inizia a capire come sia la strategia più sicura.

Ricordate sempre che anche la comunicazione è fondamentale: io motivo i miei compagni con la foga della guerra, ma magari, qualcuno più tattico, può prepararli ad ogni tipo di eventualità.

Dopo qualunque risultato non ci si deve abbattere e non si deve rosicare. Il mindset deve avere il focus sul miglioramento personale e di squadra e anche perdere aiiuta in tal senso.

Cosa vorresti che venisse implementato in futuro su Warzone?

Il gioco mi piace molto ma una variazione costante delle dinamiche lo rinfresca. Sarebbe figo vedere l’introduzione di elementi come superplacche che ricaricano due tacche o tutti gli scudi. In generale ho fiducia in Infinity Ward e nei cambiamenti che fa, anche perchè si sono sempre dimostrati molto vicini alla community.

Io attendo le custom lobby ed un’ecosistema competitive attorno a Warzone ma la vedo dura. Il contratto che ha Activision con Sony probabilmente vincola sotto questo aspetto. Vediamo se si smuoveranno le acque

Come ti trovi nei DROPZ [n.d.r.: Moonryde è entrato nei DROPZ da poco più di un mese] ?

I DROPZ rappresentano un aiuto fondamentale. Avere un gruppo organizzato alle spalle che ti supporta ti da sicurezza. Anche i piccoli consigli che i ragazzi mi danno quotidianamente mi aiutano a migliorare. Dall’esterno si vedono tantissimi errori che magari tu al centro dell’azione non percepisci.

Chiunque ti sostenga ti da una grande mano, anche amici o famiglia. Sapere di poter contare su qualcuno è una sensazione che da le energie per andare avanti.

Non dimenticatevi di seguire Moonryde su Twitch, Youtube e Instagram

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