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Bayonetta 3: Nintendo non è dietro alle censure sul titolo

di Andrea De Panfilis

Pubblicato il 2022-07-27

Da dichiarazioni i Kamiya, anzi, Nintendo appare molto rilassata.

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Bayonetta 3, titolo hack and slash tra i più attesi dai videogiocatori, è sicuramente un’opera che si contraddistingue per i suoi contenuti non proprio impliciti, ed una sessualizzazione della sua protagonista tutt’altro che timida. L’opera sicuramente fuori dagli schemi, ha grande personalità, e sono proprio i fan ad apprezzare ogni gusto che Platinum Games è in grado di proporre.

Forte dibattito si è creato però sulla questione censura che il titolo ha subito. L’aggiunta della no-nudity mode, modalità introdotta per rimediare all’esuberanza dei costumi della protagonista e di altri personaggi di gioco, ha fatto storcere il naso di moltissimi videogiocatori, i quali hanno supposto che proprio la grande N fosse dietro a questa politica no-nudity.

Contrariamente a quanto si possa pensare però, è proprio l’autore Hideki Kamiya a smentire queste voci, annunciando pubblicamente sul suo Twitter che al contrario Nintendo è un collaboratore con il quale ha molto piacere lavorare.

Vedo molte persone parlare di Nintendo quando discutono della nudità in Bayonetta, ma durante il nostro periodo con il porting di Bayonetta 1, Bayonetta 2 e Bayonetta 3, l’unico suggerimento che abbiamo ricevuto riguarda il costume di Link in Bayonetta 1 e 2, e come avrebbe dovuto essere un po’ più scoperto. Nessun pregiudizio ha influenzato quell’aspetto del gioco e penso che i giocatori possano godersi il gioco senza preoccuparsi che potrebbe essere stato. Dopo aver lavorato con loro [Nintendo] per così tanto tempo, ho l’impressione che, sebbene ci siano momenti in cui potremmo entrare in conflitto, sono sorprendentemente aperti a discussioni dirette sullo sviluppo e sulle vendite.

Hideki Kamiya

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