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Encanto: ecco perché le abilità sono chiamate “doni”

di Mattia Loiacono

Pubblicato il 2022-05-25

Il regista spiega alcuni dei termini utilizzati in Encanto, tra cui i cosiddetti “doni”

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Jared Bush, regista del pluripremiato film animato Encanto, vincitore dell’Oscar al miglior film d’animazione, del Golden Globe per il miglior film d’animazione e del BAFTA al miglior film d’animazione nel 2022, ha risposto su Twitter a qualche curiosità dei fan e, in particolare, ha svelato il perché di alcune scelte terminologiche e lessicali del film firmato Disney.

Encanto parla della famiglia Madrigal che, per via di un miracolo, dona ad ogni membro della famiglia i cosiddetti “doni”, ovvero delle abilità straordinarie. Ad ogni membro viene eseguita da piccolo una cerimonia di dono e, esclusa la protagonista Mirabel, ricevono tutti un’abilità che sembra riflettere la loro personalità.

Bush riconduce il termine “dono” all’abilità personale attraverso tre ragioni principali. I primi due sono legati al contesto delle capacità della famiglia, con i “doni” che sono una naturale evoluzione del “miracolo”. Il terzo motivo è dovuto alla volontà di evitare di usare il termine “poteri” perché facilmente riconducibile ai supereroi, che con Encanto non hanno nulla a che fare. Di seguito il messaggio del regista in risposta alla curiosità dei fan su Twitter:

Tre ragioni: 1) i “doni” sembravano più simili a come vengono descritti talenti e abilità speciali in un contesto familiare, 2) miracolo—> il regalo sembrava una progressione più naturale, 3) i “poteri” sembravano troppo da supereroe e volevamo evitare quella connessione il più possibile.

Jared Bush

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