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L’importanza della musica nei videogiochi

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2020-07-10

Un argomento tanto ovvio quanto delicato, quello delle colonne sonore. Molti potrebbero dare per scontata la presenza delle tracce musicali nei videogiochi, a causa della somiglianza di questo medium a quello cinematografico. Colonna sonora sì, colonna sonora noL’importanza del silenzio Potreste mai immaginare un videogioco senza alcun tipo di colonna sonora? È molto difficile. Infatti, …

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Un argomento tanto ovvio quanto delicato, quello delle colonne sonore. Molti potrebbero dare per scontata la presenza delle tracce musicali nei videogiochi, a causa della somiglianza di questo medium a quello cinematografico.

Potreste mai immaginare un videogioco senza alcun tipo di colonna sonora? È molto difficile. Infatti, se ci pensiamo, questa è stata una delle critiche mosse a Death Stranding, che (non è spoiler) fa partire alcune tracce musicali solo in specifici punti, in determinate missioni. Ma quanto è importante la colonna sonora? Lo è davvero così tanto? Vediamo di analizzare un po’ la questione.

Ma quanto è importante la colonna sonora? Lo è davvero così tanto? Vediamo di analizzare un po’ la questione.

Colonna sonora sì, colonna sonora no

I Depeche Mode hanno invitato a “godere del silenzio”, ma è davvero possibile in tutti i casi? I videogiochi possono essere visti come un medium a sé stante e non legato alla musica? Probabilmente no.

È anche vero che alcuni sviluppatori (vedete l’esempio precedente) a volte per aumentare l’intensità una scena, utilizzano il silenzio o suoni ambientali. Mentre altre volte usano la colonna sonora per raggiungere lo stesso obiettivo. È possibile dire che uno sia pigrizia e l’altro no? Assolutamente.

Sono due modi diversi di sfruttare la colonna sonora. Immaginate Red Dead Redemption 2. La scena in cui “si costruisce la casa”, senza colonna sonora sarebbe stata orribile, no? Lo stesso si può dire del finale di The Last of Us, visto che in quel caso di silenzio e tensione, è stata la voce di Ellie a spezzarlo. Death Stranding, invece, non utilizza tanto la colonna sonora, come già detto.

Il silenzio è importante. Invita a riflettere. Tutto va in base a cosa si decide in sede di design e qual è l’idea alla base del progetto che si sta andando a sviluppare.

Ma è quasi impossibile dire che la colonna sonora in un gioco non sia indispensabile, anche se bisogna ricordare che il videogioco non è un film.

Semplicemente perché il core di un videogame non è il video, ma la parte ludica. Che poi questa abbia un accompagnamento, con dialoghi, con regia è sicuramente qualcosa di importante.

Attenzione, non stiamo sminuendo il cinema o la musica, anzi, stiamo separando le varie arti, cercando di estrapolarne il core. Nel videogioco fare questo è abbastanza difficile, data l’enorme varietà di generi. Ma un titolo qualsiasi deve essere ludico per essere considerato tale. Che sia un simulatore o uno story driven, la cosa non cambia.

Le musiche, però, così come nel cinema, sono davvero la “colonna sonora” di tutto. Tramite l’utilizzo di quest’arte altissima, è possibile non far parlare i personaggi oppure rendere una scena al meglio. Così come un buon piano sequenza ha una buona musica di sottofondo.

L’importanza del silenzio

Proprio qualche giorno fa, è venuto a mancare un Maestro della musica, Ennio Morricone. Senza lui non avremmo avuto metà delle colonne sonore di entrambi i capitoli di Red Dead Redemption.

Perché ne stiamo parlando? Perché lui, come solo pochi altri, aveva capito l’importanza del silenzio. Perché sì, il cinema fortunatamente non è muto. Tanto meno lo dovrebbe essere un videogioco.

Ma a volte è importante lasciar parlare la scena per quello che è, un momento di vita che scorre silenzioso, come succede nella vita di tutti i giorni. Siamo noi a dover aggiungere quel tocco di nostro tramite una colonna sonora, magari una delle nostre canzoni preferite.

Pensate alle Stories di Instagram, possiamo personalizzarle come vogliamo inserendo un qualcosa di nostro. E lo stesso fanno gli sviluppatori di videogiochi, creando una colonna sonora ad-hoc per esprimere i vari concetti o per accompagnare il giocatore in quello che sta facendo o dovrà fare a momenti. Quindi, per rispondere alla domanda: la colonna sonora è necessaria? Sì, se lascia gli spazi giusti al silenzio.

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