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Personaggio Watch Dogs 2 e le tante critiche razziste!

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2016-06-12

Moltissime le critiche razziste per il nuovo personaggio Watch Dogs 2…Ecco tutti i dettagli Come ben saprete, recentemente l’importante casa produttrice videoludica Ubisoft ha ufficialmente svelato il tanto atteso Watc Dogs 2 ambientato a San Francisco che avrà come protagonista un personaggio nuovo, Marcus Holloway, ragazzo di colore di Oakland. Questa scelta di cambiare il personaggio Watch …

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Personaggio Watch Dogs 2

Moltissime le critiche razziste per il nuovo personaggio Watch Dogs 2…Ecco tutti i dettagli

Come ben saprete, recentemente l’importante casa produttrice videoludica Ubisoft ha ufficialmente svelato il tanto atteso Watc Dogs 2 ambientato a San Francisco che avrà come protagonista un personaggio nuovo, Marcus Holloway, ragazzo di colore di Oakland.
Questa scelta di cambiare il personaggio Watch Dogs 2 ha letteralmente provocato l’apertura su Steam di forti discussioni, poi immediatamente chiuse ed eliminate, con moltissime e pesanti critiche per la decisione della compagnia Ubisoft, il tutto con motivazioni razziste.
Stando a quanto riportato da Asidcast.com, in una discussione, un bel po’ di utenti hanno rivelato che la scelta di Marcus è a dir poco plausibile, prendendo in considerazione che per una persona di colore sarebbe poco plausibile vivere decentemente a San Francisco.
“Secondo i dati demografici di San Francisco, sarebbe più plausibile un uomo bianco o un asiatico rispetto a un tizio nero a caso, dato che sono il 6% della popolazione” ha commentato l’utente MentholFox. Altri utenti hanno chiesto la possibilità di poter cambiare la “razza” di Marcus attraverso una sorta di editor del personaggio mentre altri ancora hanno chiesto “la distruzione di questi guerrieri di giustizia sociale che lottano per rendere i giochi politicamente corretti”.
Non rimane che aspettare una risposta da parte di Ubisoft su tale vicenda. Ricordiamo che il debutto del videogioco avverrà in data 15 novembre 2016. A voi la parola.

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