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Xbox o Playstation: analizziamo insieme l’ecosistema Microsoft

di Giulia Arcoraci

Pubblicato il 2023-03-04

Microsoft ha una filosofia ben precisa: rendere il gioco un’esperienza alla portata di tutti, Xbox Game Pass è il cuore pulsante dell’ecosistema Xbox.

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Xbox Series X e S hanno debuttato in tutto il mondo il 10 novembre 2020, annunciate durante l’E3 2019 come “Project Scarlett”. La prima è dotata di lettore, la seconda è totalmente digitale e decisamente low cost (oggi è possibile trovare Xbox series S anche a meno di 250€).

In data 11 gennaio 2022, l’analista Daniel ZhugeEX ha dichiarato che Series X/S ha venduto oltre 12 milioni di console nel mondo.

Entrambe le console sono compatibili con i videogiochi Xbox delle vecchie generazioni, così come con i controller. Microsoft ha fatto della retrocompatibiltà uno dei punti di forza del suo ecosistema: è possibile giocare a migliaia di titoli lanciati sulle vecchie console sia installandoli direttamente sulla console, sia attraverso il cloud gaming, un modo di fruire il videogioco che sta lentamente cambiando il mondo videoludico degli ultimi anni.

La libreria di Xbox Game Pass, servizio su cui spenderò un pensiero personale più avanti, contiene titoli che attraversano ben 4 generazioni, dando effettivamente la sensazione di poter attraversare il tempo della storia videoludica con una sola console: l’Xbox Series X, insieme alle dovute (e desiderate) ottimizzazioni a 60 e 120 fps, totalmente gratuite.

Di seguito le parole del progettista Jason Roland:

“È importante che i giochi di più generazioni siano tutti giocabili e giochino al meglio su Xbox Series X (…) Perché, come giocatori, tutti noi abbiamo questo amore per il franchise che abbiamo giocato nel tempo e vogliamo assicurarci che tutti questi giochi possono andare avanti con te mentre passi alla generazione successiva” 

La retrocompatibilità non è che uno dei punti della “filosofia Microsoft” che, essenzialmente, ha una visione del futuro dei videogiochi piuttosto precisa: giocare come, quando e dove si vuole. Il videogioco, per Microsoft, vuole essere alla portata di tutti, a prescindere dal dispositivo utilizzato: non importa se non riesci a permetterti una console di cinquecento euro, con il Game Pass basta anche uno smartphone, un pc (non per forza di ultima generazione) o un tablet.

Questa filosofia potrebbe fare storcere il naso a tanti videogiocatori appassionati, eppure in tempi di crisi come questi la volontà di rendere la fruizione dei videogiochi aperta a chiunque, a prescindere dalle sue disponibilità economiche, è un intento più che nobile e sacrosanto. Più persone sperimentano i videogiochi, più io – da appassionata – ne sarei felice.

Sempre Jason Roland, in merito a questo punto, ha dichiarato: “L’accessibilità è assolutamente fondamentale per il futuro dei giochi e la nostra visione mentre avanziamo. Crediamo pienamente in questo concetto di ‘gioco per tutti’. E crediamo che quando tutti possono giocare, tutti vincono. Quindi si tratta davvero di coinvolgere più persone nell’ecosistema, assicurando che abbiano una grande esperienza di gioco.”

Preciso che le opinioni espresse su questi punti, così come le parole che spenderò sul sistema Xbox e sul Game Pass, sono totalmente soggettive e personali. L’intento è illustrare ai lettori (soprattutto a chi è ancora indeciso su alcuni aspetti della console) cosa offre Xbox e, inoltre, elencherò i motivi che mi hanno (personalmente) portata ad entrare nell’ecosistema Xbox dopo una vita intera da proprietaria di console Playstation.

Però, c’è un però, il lancio delle nuove console Xbox non è andato bene, ormai è risaputo da tutti. Mancavano titoli nuovi al lancio, c’era solamente Halo Infinite che fu addirittura rinviato al 2021. Lo stesso Phil Spencer lo ha ammesso: nel 2022 non è stato fatto abbastanza e, parole sue, se ne assume la responsabilità.

Tuttavia i titoli annunciati (The Elder Scrolls VI, Starfield, Senua’s Saga: Hellblade 2, Forza Motorsport e altri) insieme al recente evento Xbox (con il gradito Hi-Fi Rush) lasciano presumere che Microsoft ha intenzione di darsi da fare e recuperare, ripagando un primo anno decisamente povero.

I punti di forza di Xbox

Per iniziare, che tipologie di abbonamenti offre Microsoft? Queste sono le tre opzioni:

  • Xbox Game Pass Console
  • PC Game Pass
  • Xbox Game Pass Ultimate

Come suggeriscono i nomi, ogni abbonamento si concentra su precisi dispositivi (titoli per console e per PC), la formula dell’ultimate è quella più completa e include il cloud gaming: con questo abbonamento potrete giocare ovunque, su console, PC e dispositivi come tablet o smartphone, il gioco è letteralmente a portata di mano (include anche Xbox Live Gold).

Il prezzo mensile di Game Pass Ultimate è di 12,99€ al mese, per le altre due tipologie (PC e Console) sono 9,99€, con possibilità di pagamento trimestrale. Anche se attualmente è possibile abbonarsi a Ultimate per un mese a 1€, così da provare il servizio.

Uno dei motivi che mi ha spinta verso questo servizio è il risparmio sul lungo termine, mi spiego meglio. Se prima per ogni singolo titolo (comprandoli anche usati) spendevo da un minimo di circa 20€ ad un massimo di 70€, con il Game Pass per una cifra decisamente irrisoria ho a disposizione centinaia di titoli che, da soli, mi sarebbero costati il triplo.

Ora, non tutti guardano le proprie tasche, molti non badano a spese perché (giustamente) possono permetterselo, ma se avete necessità di prestare attenzione a quanto spendete, il Game Pass viene decisamente in vostro aiuto.

Tra i titoli più interessanti abbiamo: la saga di Halo, le saghe di Dishonored e Doom, diversi titoli di Persona (sia l’ultimo che il 3 e il 4), diversi Assassin’s Creed (Odyssey e Origins), tutta la serie di Gears of War, Sea of Thieves, la serie di Yakuza, molti strategici (Crusader Kings e Age of Empires), infine vi sono tante “piccole” produzioni artisticamente ispirate che possono regalare esperienze videoludiche davvero interessanti (Pentiment è fra queste).

Dopo già una prima settimana di utilizzo ho giocato a diversi titoli e, facendo due conti, mi sono resa conto di quanto avrei dovuto spendere se fossi stata costretta ad acquistarli singolarmente: decisamente non cifre basse.

Andiamo a parlare con i numeri e i dati: il Game Pass per console, oggi, conta più di 300 titoli per un totale di migliaia di euro di valore. Non so se questi valori rendono l’idea, ma si tratta di cifre decisamente alte.

Certo, non vogliamo essere venali e i soldi non sono “tutto”, ma oggigiorno possono essere un elemento decisamente importante per molte persone.
A questo punto molti potrebbero dire: “Sì, magari risparmi, ma quantità non significa qualità”. Una frase letta spesso sui social in merito al Game Pass.

Ecco, qui la mia risposta da “ex” cliente Playstation, è questa: dipende. Dipende da voi.
Quindi vi chiedo: cos’è per voi il videogioco? Quali sono i vostri generi preferiti e a cosa giocate di più? Sembrano domande banali ma non lo sono, perché sono le domande che mi sono posta prima di acquistare Xbox Series X e il Game Pass.

Quantità non significa qualità ed è vero, un pensiero giustissimo, ma cos’è per voi la qualità? Un titolo molto lungo basato su mondi aperti? Titoli più corti e graficamente semplici ma narrativamente particolari? A seconda dei punti di vista, il Game Pass può essere un’accozzaglia di titoli “insulsi” oppure un catalogo ricco di titoli validi e di esperienze importanti.

Porsi queste domande è necessario per capire cosa acquistare se si è costretti a scegliere fra Xbox e Playstation perché, diciamocelo, per gran parte è una scelta totalmente soggettiva: nessuna console è realmente “migliore” di un’altra (non mi perderò in tecnicismi), tutto dipende da noi e dai nostri gusti in fatto di videogiochi.

Se pensate di non riuscire a fare a meno delle esclusive Sony come God of War, The Last of Us, Horizon Forbidden West e altre, la risposta è ovvia. Sempre parlando per me personalmente, dopo aver giocato alle esclusive Sony degli ultimi anni, ho notato che dopo averle finite non le ho più riprese in mano, accorgendomi che potevo anche farne a meno.

Questo è stato un altro motivo che mi ha spinta a cambiare, in quanto avevo proprio voglia di esperienze diverse, per fare un esempio: Pentiment. Visto da fuori è un titolo a cui non daresti molta importanza, eppure mi ha emozionata molto di più rispetto a tanti titoli tripla A giocati negli ultimi tempi.

Mi sto rendendo conto che sto giocando su console molto di più rispetto a prima, capitava infatti che abbandonavo Playstation per settimane (a volte mesi). Da quando ho Game Pass, ho sempre qualcosa da giocare, per ogni genere: ho giochi impegnativi e lunghi ma ho anche titoli più corti e rilassanti, ce n’è proprio per tutti i palati e non mi annoio mai.

Xbox series X – Menù (foto di Giulia Arcoraci)

Prima di avviarmi verso la conclusione, un parere personale sulla Xbox Series X dopo diverse settimane di utilizzo. La console è silenziosa (ho provato titoli “pesanti” come Red Dead Redemption 2) ed è decisamente poco ingombrante, personalmente mi piace molto il design, uno dei motivi che mi ha attirata. Il menù è molto intuitivo e semplice, la funzione del quick resume è ottima e davvero rapida.

Poche parole sul controller Xbox: sì, non è innovativo come quello di ps5, su questo proprio non ci piove. Sempre parlando personalmente, però, dopo una vita di controller Playstation, con Xbox è proprio un altro mondo a livello di ergonomia: è molto più comodo e, giocando diverse ore, mi rendo conto che “sforzo” molto meno le dita, in quanto le levette non parallele seguono la forma naturale delle mani.

Non tornerei più indietro, ma anche qui è molto soggettivo: cosa cercate in un controller? Comodità o innovazione? Io do priorità alla comodità, specie giocando tanto, per questo motivo non cambierei il controller di Xbox con altri, al momento.

Game Pass – Foto scattata da Giulia Arcoraci con controller Xbox Lunar Shift

Per concludere, non sono qui per dirvi “comprate Xbox e il Game Pass”, in quanto il mio obiettivo era illustrarvi i punti di forza dell’ecosistema Xbox ma, soprattutto, farvi riflettere e orientarvi ad una scelta consapevole, usando la mia personale esperienza a titolo di semplice esempio.

Le console war sono decisamente una grande piaga del mondo videoludico, lungi da me alimentarle, anzi se fosse possibile giocare a tutto e se non esistessero le esclusive il mondo sarebbe un posto migliore e tutti, me compresa, sarebbero più felici e sereni.

Infine, se già possedete un PC potente, in questo caso conviene virare su Playstation, in quanto può darvi titoli che non potete giocare su PC e nemmeno Xbox.

Hynerd.it realizzerà anche un articolo di approfondimento dedicato all’ecosistema PlayStation, illustrandone tutte le potenzialità delle console firmate Sony, così che possiate avere un quadro completo da entrambi i lati per scegliere con attenzione la vostra prossima console.

In ogni caso, l’importante è divertirsi, che sia con Playstation o Xbox non ha importanza, il videogioco non è solo un passatempo ma racchiude tante piccole esperienze che ci formano come individui, sta a noi scegliere quali esperienze vivere e, soprattutto, come viverle.

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