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Yakuza Like A Dragon – Recensione

di Loris Lo Masto

Pubblicato il 2020-11-27

Con un’attesa più breve rispetto alla tempistica solita della saga pubblicata da Sega, arriva anche in Occidente Yakuza Like A Dragon. Il videogioco teletrasporta nuovamente dentro le strade giapponesi, tra bande rivali e scazzottate urbane.Dove si trovano luce e oscuritàBasato? Basato su turni!Una nuova CasaVerso la vetta!Come un Drago Con una nuova storia, un nuovo …

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Con un’attesa più breve rispetto alla tempistica solita della saga pubblicata da Sega, arriva anche in Occidente Yakuza Like A Dragon. Il videogioco teletrasporta nuovamente dentro le strade giapponesi, tra bande rivali e scazzottate urbane.

Con una nuova storia, un nuovo protagonista e una nuova città, ma con la stessa atmosfera e forza che la saga Ryū Ga Gotoku mantiene da 15 anni.

Ecco la nostra recensione di Yakuza Like A Dragon.

Dove si trovano luce e oscurità

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Una scena di Yakuza Like A Dragon

La trama presentata in questo capitolo mantiene l’identità dei suoi predecessori, facendo conto solo in maniera marginale degli eventi accaduti nei precedenti capitoli della saga. In questo modo, i fan storici saranno accontentati, ma può essere giocato senza incomprensioni anche da i nuovi arrivati.

Inizio Spoiler

Kasuga Ichiban è un uomo appartenente alla famiglia Arakawa, gruppo affiliato direttamente al Tojo Clan, la più grande organizazzione criminale del Giappone.

Nel 2001 in seguito a un incidente, il patriarca della famiglia, Masumi Arakawa chiede a Ichiban di scontare 18 anni di carcere al posto del capitano sottoposto. Nutrendo un forte rispetto nei confronti del capo, il protagonista accetta la richiesta con orgoglio, e sceglie di affrontare la pena in prigione.

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Il protagonista di Yakuza Like A Dragon: Ichiban Kasuga

Quasi un ventennio dopo, Kasuga esce di galera, ma le cose nel mondo esterno non sono come le ricordava.

La sua famiglia non esiste più, e nessun merito gli è riconosciuto per essersi preso la colpa. Appena uscito, Koichi Adachi, un poliziotto vicino alla pensione, gli fa mente locale riguardo tutto ciò che è avvenuto durante la sua prigionia.

Inizia così l’avventura di Kasuga Ichiban, alla scopertà della verità, nel suo personalissimo Dragon Quest.

Fine Spoiler

Il comparto narrativo è un grande cavallo di battaglia della saga giapponese, e “Like A Dragon” non è da meno. È una storia che parla di crimine, di cospirazioni e di malvagità. Ma anche di giustizia, amiciza ed eroismo. La narrazione parte spedita per poi rallentare e piano piano riprendere il ritmo, creando un continuo crescendo grazie ai molti colpi di scena presenti e a una continua voglia di saperne di più, di volerne ancora.

La storia raccontata è senza dubbio uno dei migliori aspetti del titolo. Ma non si limita a essere una bella storia, è anche una delle migliori narrazioni che la saga di Yakuza abbia mai offerto, nonché uno dei più bei racconti dell’anno.

Se siete fan di Yakuza per la storia, “Yakuza Like A Dragon“, vi farà innamorare.

Basato? Basato su turni!

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I combattimenti di Yakuza Like A Dragon

La principale novità di Yakuza Like A Dragon è il gameplay.

Dopo 7 capitoli principali più spin-off, tutti accomunati dalla formula Beat em’up (escluso lo sfortunato Yakuza Dead Souls) caratteristica della saga, Like A Dragon abbandona questa formula, diventando un RPG basato su turni.

Le scazzottate frenetiche lasciano il posto ad un combattimento più lento e ragionato, farcito da botte potentissime e mosse al limite dell’esagerato.

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L’interfaccia del combattimento di Yakuza Like A Dragon

Il sistema di combattimento non è niente di troppo complesso. Ci sono gli attacchi semplici e gli attacchi speciali che sprecano i Punti Tecnica (che sostituiscono i classici Punti Magia, ma in “Yakuza Like a Dragon” la magia non esiste). Questi sono gli attacchi più forti intorno ai quali gireranno gli scontri, scegliendo con saggezza quali utilizzare e in quale momento. Ma le battaglie non perdono la loro caratteristica adrenalina. Button Mashing e tempismo aiutano a infliggere maggiori danni o subirne di meno da un attacco nemico.

Piccola nota dolente del nuovo sistema è la troppa dipendenza dal positioning. Nel mentre si sceglie la tecnica da utilizzare, tutti i lottatori (sia alleati che nemici) si muovono per il campo di battaglia, e questo posizionamento può influenzare anche troppo i turni. Magari una Tecnica che colpiva più nemici ora ne colpisce solo uno, perché gli altri hanno deciso di spostarsi per esempio.

Questo fa perdere una buona parte della strategia che il gioco propone, ma non intacca minimamente il gameplay.

Yakuza Like A Dragon è un RPG a turni d’azione. Un gioco unico nel suo essere genere, che mischia l’anima “beat em’up” a quella dei giochi a turni, e riesce con successo nella curiosa fusione.

Il sistema di gioco a turni non è complesso e non vuole esserlo.

Una scelta molto coraggiosa quella del Ryu Ga Gotoku Studio, andando a snaturare il classico gameplay per sperimentare qualcosa di completamente nuovo, dando vita a un semplice e divertente gioco di ruolo.

Altra piacevole novità è il sitema dei Lavori.

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I lavori di Yakuza Like A Dragon

I lavori sono le ”classi” del mondo di Yakuza. Scegliendo un lavoro si ottiene un’arma diversa e un determinato set di tecniche che cambiano l’approccio al combattimento.

Sconfiggendo i nemici, oltre a salire di livello, aumenta il Rango Lavoro, grazie al quale si sbloccano nuove tecniche da utilizzare in combattimento.

Ce ne sono di tutti i tipi. Quelli che favoriscono il supporto, quelli che più aggressivi e altri più difensivi. Un’aggiunta veramente ottima, che rende il sistema di gioco mai banale e permette l’approccio che si preferisce.

Una nuova Casa

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La città di Ijincho

Fuori dai combattimenti, nulla è cambiato.

Il motore grafico è sempre il Dragon Engine. Stavolta ridefinito dal punto di vista grafico e della fluidità. Una gioia per gli occhi.

Girare per la città mentre non si pesta nessuno, è perfettamente uguale. La nuova città Ijincho è la più grande mai vista nella saga Yakuza, persino più grande delle storiche Kamurocho e Sotenbori messe insieme.

Questa crea una mappa molto grande per gli standard della saga, ma minuscola se paragonata alle grandi mappe di altri open world AAA.

Ma ciò che la mappa non offre in scala, lo offre nel contenuto.

La città è piena di attività di ogni tipo: missioni secondarie in ogni angolo, minigiochi, persone da aiutare e criminali da pestare. Risulta quindi facile perdersi nelle faccende secondarie e dimenticarsi della campagna principale. Ma questo non è per niente un problema.

Menzione d’onore va ai minigiochi.

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Il Dragon Kart

I minigiochi sono uno dei capisaldi del franchise nipponico. Ma con quelli di Yakuza Like A Dragon, il team si è superato. I minigame sono tanti, fra vecchi e nuovi, tutti divertenti e con una certa profondità. Infatti quasi ognuno di questi avrà una sua piccola storyline, con tanto di dialoghi e villain dedicati.

C’è anche il ritorno del Karaoke, minigioco assente in Judgement.

Particolare attenzione va al Simulatore Aziendale e al Dragon Kart.

Il primo è appunto un simulatore dove si prende il controllo di un’azienda con lo scopo di farla arrivare alla vetta dell’industria giapponese.

Il secondo è un minigioco di corsa in puro stile Mario Kart. Divertentissimo e difficilmente stancante.

Ijincho è una grande città, è tutto ha un prezzo. Un prezzo molto alto. Guadagnare denaro è importante per godersi tutto ciò che il titolo ha da offire, ma può risultare difficile.

Per scoprire tutti i modi su come guadagnare in fretta in “Yakuza: Like A Dragon” ecco la nostra guida.

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Hamakita Park Avenue, Ijincho

La città è un vero gioiellino di produzione. Le strade, i negozi, i ristoranti e gli abitanti la rendono viva e colorata, fornendo al giocatore un’immersione all’interno del territorio giapponese.

Per quanto sia bella Ijincho, vedere Pop-up e brevi caricamenti per accedere ad alcuni negozi può essere fastidioso, specialmente se si tratta di un gioco disponibile anche per console di nuova generazione.

Inoltre sono presenti altre due mappe che però, per evitare spoiler non nomineremo. In queste non sono presenti missioni secondarie, solo qualche minigioco e un’arena. Un vero spreco.

Verso la vetta!

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Yakuza: Like Yakuza Like A Dragon

Yakuza Like A Dragon ha longevità da vendere.

La storia principale è fra le più longeve della serie, superando le 40 ore, ma è solo l’inizio. Per completare ogni missione secondaria, storyline dei minigiochi, missioni part-time e far salire al livello massimo il nostro team saranno necessarie oltre 100 ore.

Inoltre, una volta completata la campagna, verrà sbloccata la modalità New Game +, andando ad aggiungere altra carne al fuoco.

Come un Drago

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Koichi Adachi in Yakuza Like A Dragon

I personaggi sono la più grande forza di Yakuza Like A Dragon.

Il passaggio di testimone da Kazuma Kiryu a Kasuga Ichiban è perfetto.

Il nuovo eroe non è un superuomo come il Drago di Dojima, bensì è un uomo normale, rumoroso e simpatico, che ha i suoi difetti, le sue passioni e i suoi sogni. Un protagonista che lascia il segno, che risulta riconoscibile e umano. Tutti i membri del gruppo seguono questa linea. Ognuno ha la sua storia e le sue abitudini che li rendono reali, dando vita alle migliori interazioni fra personaggi che la saga abbia mai offerto.

Anche i personaggi secondari e gli antagonisti non sono da meno. Tutti hanno un perché nell’intreccio narrativo, e una motivazione che li ha spinti fin lì.

Ed è proprio nei personaggi che si vede l’amore che Toshihiro Nagoshi( direttore della serie) ha verso il suo creato. Dei personaggi veri in un titolo che alterna fra prendersi seriamente e prendersi in giro da solo. Tutto questo crea un videogioco indimenticabile.

Yakuza è un Drago in un mare di squali.

9.4

Yakuza Like A Dragon dimostra ancora una volta l'incredibile qualità delle produzioni del Ryū Ga Gotoku Studio. Un gioco enorme, animato da una stupenda storia e contornata da una vasta mole di divertenti attività secondarie. Non fatevelo scappare.

  • Trama e personaggi memorabili
  • Un combat system fresco e riuscito
  • Tantissime attività secondarie
  • ijinchō è una città stupenda
  • Qualche imperfezione nel sistema di combattimento
  • ijinchō è una città stupenda

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