Disclaimer, Recensione: il ritorno di Cuarón non delude

Alfonso Cuaron dirige Cate Blanchett nella nuova serie targata Apple TV

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Se vi stavate chiedendo dove fosse finito Alfonso Cuarón, la risposta è semplice: sul set di una serie tv. A distanza di 6 anni da Roma, valsogli due premi Oscar, il regista messicano torna fuori concorso al festival di Venezia con una produzione Apple TV: Disclaimer - La vita perfetta.

C'era qualche dubbio sul risultato finale? Difficilmente un maestro del cinema contemporaneo come Cuarón avrebbe messo in pausa i propri progetti per il grande schermo senza la certezza di poter lasciare la propria impronta anche nel mondo della serialità televisiva.

Disclaimer è un esempio di grande cinema per il piccolo schermo. D'altronde, raramente i prodotti Apple si sono tramutate in fallimenti. La collaborazione con Cuarón e Cate Blanchett, magnifica protagonista della serie, non è da meno. Tra le cose migliori viste a Venezia 81 (qui tutti i vincitori della mostra), Disclaimer - La vita perfetta arriverà in streaming su Apple TV+ a partire dall'11 ottobre.

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Disclaimer: mettere a nudo la verità

Disclaimer segue le vicende di un'acclamata giornalista, Catherine Ravenscroft. Una donna di successo, la cui vita viene totalmente sconvolta dall'arrivo di un misterioso romanzo scritto da un autore sconosciuto. Una storia di cui realizza di essere la protagonista e che rivela i segreti del suo passato.

Catherine cerca così di scoprire l'autore del romanzo, conoscitore di fatti che credeva di aver celato per sempre alla sua famiglia, al marito Robert, al figlio Nicholas e al mondo intero. Cate Blanchett, nel ruolo di Catherine, guida un cast ricchissimo: Kevin Kline, Sacha Baron Cohen, Kodi Smit-McPhee, Louis Partridge, Lesley Manville, Leila George e Hoyeon.

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Disclaimer chiama in causa lo spettatore

La potenza di Disclaimer risiede nella straordinaria capacità di Cuarón di ingannare lo spettatore e lasciare aperte opzioni narrative mai prese in considerazione. Una serie che dopo quattro episodi sembra non aver più nulla da dire, ma riesce a lasciare il segno e graffiare lo spettatore in modi inimmaginabili.

Non andremo oltre, perché ogni parola spesa sui colpi di scena della serie rovinerebbe inevitabilmente l'esperienza di visione, resa profonda proprio dai risvolti narrativi che non si prenderebbero mai in considerazione. Cuarón rompe idealmente la quarta parete, interroga direttamente il pubblico attraverso i fatti e i suoi personaggi. Lo fa sentire incapace e colpevole tanto quanto i protagonisti della serie.

Disclaimer è un prodotto capace di ricordare la forza della narrazione, sia nell'arte che nella vita reale. Intrecciando linee temporali differenti, Cuarón indaga la facilità di manipolare i fatti, l'incubo del silenzio contrapposto al pericolo di chi sfrutta la propria voce in modo inappropriato. Vittime e carnefici i cui ruoli appaiono interscambiabili, aumentando paura e rabbia.

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Un film in sette capitoli

Oltre alla grandiosa qualità narrativa di un avvincente thriller psicologico, capace di tenere alta la suspense fino all'ultimo istante; Disclaimer non può non lasciare il segno, con una leggenda dietro la cabina di regia, anche dal punto di vista tecnico.

Visivamente, la serie di Cuarón va per distacco oltre la gran parte dei prodotti televisivi attualmente in onda. Non solo è una storia costruita brillantemente, ma che riesce a trasmettere attraverso le immagini e la direzione del regista messicano stati d'animo, tensione e quella sensazione di manipolazione e disagio che ne è la componente predominante.

Più che di una semplice serie tv, stiamo parlando di un grande film in sette episodi, che in quanto tale migliora indubbiamente con una visione sul grande schermo, che purtroppo non arriverà fuori dagli ambienti dei festival. Per di più, a Venezia 81 è stata proiettata in due parti: i primi quattro episodi prima, gli ultimi tre il giorno seguente.

Una suddivisione che potrebbe apparire casuale, ma che in realtà è perfetta nel valorizzare l'esperienza di visione complessiva. Vi è, infatti, un netto stacco narrativo e concettuale tra di esse. Il consiglio è quindi di cercare di seguire il più possibile questa divisione, per restare ulteriormente sorpresi da una seconda parte che ha ricevuto tra le standing ovation più sentite ed entusiastiche dell'ultimo festival di Venezia.

Voto:

8

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Il grande ritorno di Alfonso Cuarón, più che una serie, è un film in sette capitoli capace di sorprendere sotto ogni punto di vista. Un prodotto capace di parlare direttamente allo spettatore, manipolarlo e colpirlo quando meno se lo aspetta. Oltre ad un'attenta cura visiva e tecnica, Disclaimer è il successo della narrazione, di un thriller psicologico in grado di tenere col fiato sospeso fino alla fine e affrontare svariate tematiche.

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