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La La Land: 3 curiosità sul film di Damien Chazelle

di Francesco Schinea

Pubblicato il 2023-01-21

In vista dell’uscita di Babylon, ecco alcune curiosità sul film che è valso al regista Damien Chazelle il premio Oscar: La La Land.

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È finalmente disponibile nelle sale italiane Babylon, il nuovo film di Damien Chazelle. In occasione dell’uscita di Babylon, facciamo dunque un passo indietro, focalizzandoci sul film che dopo Whiplash ha definitivamente consacrato Chazelle tra i grandi registi in attività: La La Land.

Record assoluto di vittorie ai Golden Globe (7 su 7 candidature). Record di nomination (14) ai premi Oscar, con 6 statuette collezionate, tra cui quella per la regia. Numeri impressionanti e che certificano la grandezza di un capolavoro del cinema moderno.

Torniamo idealmente sul set di La La Land, per svelare alcune curiosità sul film con protagonisti Emma Stone e Ryan Gosling.

Le difficoltà nelle riprese

Per realizzare un’opera tecnicamente perfetta, la cura nei dettagli deve essere maniacale. Ecco perché ogni singola inquadratura di La La Land nasconde una storia, a partire dalla scena di apertura della pellicola.

Non si può non essere rimasti colpiti dal lungo piano sequenza di 6 minuti (per essere precisi si tratta di tre riprese montate perfettamente) che accompagna Another Day of Sun. Come ogni piano sequenza le difficoltà da superare non mancano, ma queste aumentano decisamente quando si blocca un’intera città, o per meglio dire una vera e propria rampa autostradale.

Chazelle ha cercato la perfezione e l’ha raggiunta grazie agli innumerevoli sforzi di tutti i ballerini e attori coinvolti (complessivamente ben oltre le 100 persone), chiamati a ballare per diversi minuti sull’asfalto e sotto il sole di Los Angeles, non proprio la città più fredda del globo. Ma la scena di Another Day of Sun, che sintetizza tutte le tematiche poi approfondite nel prosieguo della pellicola, ha richiesto sforzi di produzione che vanno ben oltre la semplice coreografia (provata per oltre 3 mesi nei parcheggi cittadini).

Basti pensare che per le prime due riprese è stato necessario ricorrere ad una gru, fino al taglio fantasma al minuto 4:45. L’ultima sequenza inizia invece con le riprese di una Steadicam che, come rivelato da Chazelle, ha consentito di avvicinarsi maggiormente agli attori, grazie ad un operatore costretto a correre per quasi un minuto tra le automobili. Proprio le macchine sono le altre protagoniste della folle scena. Circa 60 automobili, molte delle quali rinforzate per consentire ai ballerini di danzarvi sopra.

Il tutto ovviamente accompagnato dall’ostacolo principale: il tempo. La crew di La La Land aveva infatti a disposizione un tempo limitato per portare a termine le riprese, in base agli accordi con le autorità locali. Fortunatamente però Chazelle è riuscito a raggiungere il risultato sperato in soli due giorni, proprio come accaduto per un’altra iconica sequenza di ballo, quella fra Mia e Sebastian sulle colline di Hollywood.

In questo caso la componente tempo era legata alla volontà del regista di riprendere la scena in un preciso momento della giornata: il piccolo lasso di tempo durante il quale il sole tramonta o sorge, conferendo al cielo l’aspetto ideale per il primo vero incontro tra i due protagonisti. Chazelle aveva sostanzialmente a disposizione mezz’ora al giorno per questa scena, ma anche in questo caso sono bastati pochi tentativi, grazie alla grande bravura e professionalità di Emma Stone e Ryan Gosling.

La La Land
Another day of sun – La La Land

La preparazione di Emma e Ryan

Per i propri ruoli in La La Land, Emma Stone e Ryan Gosling sono stati più che semplici attori, calandosi alla perfezione nei panni di Mia e Sebastian e adattandosi alle richieste del loro folle regista.

Spesso quando un personaggio suona uno strumento musicale, l’attore che lo interpreta è chiamato a “fingere” di suonarlo, per poi completare il tutto nella fase di post-produzione. Ryan Gosling non si è però limitato a ciò, imparando invece a suonare il pianoforte in soli 3 mesi, suscitando la gelosia di John Legend (che ha però imparato la chitarra per il suo ruolo nel film).

Come spiegato dal suo insegnante, non essendoci il tempo materiale per imparare alla perfezione a leggere la musica e suonare, Ryan ripeteva moltissime volte i brani memorizzando i movimenti del suo maestro. In questo modo non ha avuto bisogno di alcuna controfigura, dunque in ogni inquadratura sul pianoforte le mani presenti sono effettivamente quelle dell’attore di Blade Runner 2049.

Emma non ha avuto problemi di questo tipo, non dovendo suonare alcuno strumento, ma ha dovuto fare i conti con una delle scene più impegnative dell’intero film, quella dell’audizione finale di Mia. Stiamo parlando ovviamente della scena in cui Mia canta Audition, brano candidato agli Oscar (poi vinto da City of Stars) e che probabilmente è stato uno dei motivi che hanno portato Emma Stone a trionfare nella categoria di miglior attrice.

Chazelle ha rivelato che Audition è stata registrata dal vivo, ovvero Emma ha recitato nella scena cantando interamente il brano, senza che questo venisse aggiunto in un secondo momento. Chazelle voleva, infatti, che i brani più intensi contenuti nella soundtrack venissero interpretati live, in modo da catturare la vulnerabilità dei personaggi (le sottili risate in City of Stars, ad esempio).

La La Land
Audition – Emma Stone in La La Land

La La Land: la ricerca del cast

La La Land non sarebbe stato La La Land senza Emma Stone e Ryan Gosling. Nonostante ciò, i piani iniziali di Chazelle prevedevano altri due nomi: Emma Watson e Miles Teller.

La star della saga di Harry Potter ha rifiutato il ruolo per interpretare Belle nel live-action Disney La bella e la bestia. Teller aveva invece ottenuto grande popolarità con Whiplash e Fantastic 4, tanto da non prendere parte alla pellicola per questioni non ben chiare, forse legate al cachet oppure ad una scelta di Chazelle (nel copione originale Sebastian era però più giovane, su misura per l’attore di Top Gun: Maverick).

Lo stesso non può dirsi di J.K. Simmons, che ha accettato un ruolo minore pur di omaggiare il regista che gli ha consentito di coronare la sua carriera con l’Oscar al miglior attore non protagonista per Whiplash. Ricordiamo che Simmons ha interpretato il gestore del locale in cui avviene il primo incontro fra Mia e Sebastian. L’altra alternativa proposta da Chazelle era il ruolo del padre di Mia, che si vede solo brevemente nella seconda metà di La La Land.

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