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Rainbow Six Siege: l’Anno 6 è alle porte!

di Giacomo Borri

Pubblicato il 2021-03-07

Ha dell’incredibile, se pensiamo alla sua storia o alla storia di titoli multiplayer analoghi, ma ormai siamo alle porte dell’Anno 6 di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege. Quel gioco così innovativo e unico che era stato presentato all’E3 di Los Angeles del lontano 2015. Rivediamo insieme quella che è stata la sua storia prima di …

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Ha dell’incredibile, se pensiamo alla sua storia o alla storia di titoli multiplayer analoghi, ma ormai siamo alle porte dell’Anno 6 di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege. Quel gioco così innovativo e unico che era stato presentato all’E3 di Los Angeles del lontano 2015.
Rivediamo insieme quella che è stata la sua storia prima di affrontare quelli che saranno i cambiamenti dell’imminente Anno 6.

Rainbow Six Siege: la storia in breve

Era stato presentato come uno sparatutto a squadre, molto più semplificato di come è attualmente, ma con una differenza particolare dagli altri multiplayer all’epoca in circolazione. Il ritmo di gioco era (ed è) molto più lento di quello di Call of Duty o di Battlefield e inoltre le partite non sono un unico deathmatch in cui i giocatori devono massacrarsi a vicenda, ma veri e propri incontri scanditi da round sia d’attacco che di difesa, preceduti a loro volta da fasi di preparazione.

Rainbow six siege
Immagine di gioco di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege

Durante queste fasi, il team attaccante deve ottenere informazioni sul luogo (mappa) in cui faranno irruzione a inizio round, il tutto attraverso dei piccoli droni da ricognizione, mentre il team difensivo dovrà invece preparasi a tale imminente attacco preparando trappole e scorciatoie per poter prendere in contropiede il team attaccante.


Nel 2015 la caratteristica odierna, per cui ogni giocatore impersona un operatore unico con abilità uniche, era presente ma infinitamente edulcorata rispetto ad oggi. C’erano solo gli operatori originali ed erano scevri da skin personalizzabili, tutti in seriose uniforme militari, pronti a fare irruzione in una tipica villetta americana. Il gameplay mostrava una partita di “salva l’ostaggio” (una delle tre modalità multiplayer assieme a “bomba” e “presidio”) con una grande differenza rispetto al gioco che poi sarebbe uscito pubblicamente. In quell’alpha Rainbow Six Siege prevedeva che la mappa fosse interamente distruttibile, al 100%, e forse questo è l’unico vero rimpianto di quella versione. Tutto il resto è rimasto e, anzi, si è evoluto.

Il primo trailer di gioco di Rainbow Six Siege

La distruttibilità della mappa rimane comunque altissima e l’anima del gioco rimane intatta. Compresa una delle caratteristiche più peculiari: durante ogni round gli operatori hanno a disposizione una sola vita e pertanto è bene lasciare tattiche suicide in stile Rambo solo ai veterani di Rrainbow Six Siege. Ogni errore viene punito ed è proprio per questo che quando si ha successo la soddisfazione è massima, così come l’adrenalina, molto più di quanto potrebbe succedere giocando una partita di Call of Duty.

Chi vi scrive gioca dall’inizio dell’Anno 1 e da allora si sono succedute una dopo l’altra tantissime stagioni (della durata di circa tre mesi ciascuna) caratterizzate da cambi di meccaniche secondarie, bilanciamenti del gioco, integrazione di mappe e di operatori nuovi con innovative abilità uniche. Ci sono stati tanti eventi speciali, separati dalle partite normali, sempre a tema.

Logo del Rainbow Six Siege Invitational torneo multigiocatore dedicato al videogioco

Rainbow Six Siege ormai è completamente diverso dal gioco originale che uscì nel 2015 e ripercorrere tutti i cambiamenti che ci sono stati fino ad ora richiederebbe molto più tempo. Adesso vedremo quelle che saranno le modifiche fondamentali e le aggiunte che verranno introdotte con la prima stagione o con le future stagioni dell’Anno 6, a partire dal prossimo 16 Marzo (data attualmente annunciata da Ubisoft per l’inizio dell’Anno 6).

Novità dell’Anno 6 di Rainbow Six Siege

Nuovo operatore d’attacco

Il nuovo operatore d’attacco è Flores, operatore con 2/3 di corazza e 2/3 di velocità (secondo gli ormai vecchi canoni, ci torneremo in seguito su questo argomento); per quanto riguarda l’equipaggiamento è dotato del fucile meno sfruttat di un altro operatore di vecchia data: Thatcher.
La sua abilità unica consiste nell’utilizzare dei droni speciali (oltre ai due normali droni in dotazione ad ogni operatore) che una volta attivati inizieranno un conto alla rovescia di dieci secondi per poi esplodere al termine del countdown. Peculiarità di tale drone è che può saltare come i normali droni da ricognizione ma non può mai fermarsi, oltre ad emettere un suono capace di avvertire gli attaccanti (questo per bilanciare la sua enorme pericolosità).

Flores nel trailer di annuncio della nuova stagione di Rainbow Six Siege

Inoltre se durante il countdown il drone è vulnerabile, non appena questo finisce (oppure se l’operatore lo interrompe anzi tempo) il drone smetterà di muoversi chiudendosi in un involucro indistruttibile che dopo tre secondi esploderà distruggendo qualunque cosa (e danneggiando chiunque) nelle vicinanze. Un gadget che diventerà indispensabile quindi per ripulire le zone dei difensori di tutte le trappole e di tutti i gadget da loro installati. Al momento è possibile provare Flores solo nei server di testing nell’edizione PC di Rainbow Six Siege e in tale versione possiede quattro di questi droni pieni di esplosivo. Se dovesse essere approvata tale versione, l’operatore diverrà disponibile per tutti dal 16 Marzo.

Rework Mappa

Altra grande novità sarà il rework di una delle prime mappe del gioco: Confine (niente mappe nuove quindi). Ritenuta ormai non più competitiva e adatta quindi alle modalità ufficiali è stata svecchiata e modernizzata. Rumori di sottofondo che distraevano attaccanti e difensori sono stati eliminati e zone prima inesistenti ora arricchiscono la mappa (corridoi, scale, ecc.).

La mappa Confine di Rainbow Six Siege

Nuovo bilanciamento generale di Rainbow Six Siege

Questa è la parte più complicata e che probabilmente il giocatore più casual per forza di cose non conosce, sopratutto perché la stessa Ubisoft non ha reso chiaro quali di questi cambiamenti entreranno in vigore da subito e quali invece saranno “bocciati” prima di raggiungere i server ufficiali. Alcune di queste modifiche sono già attive nei server di test ma notate bene che è impossibile sapere quali effettivamente verranno implementate il 16 Marzo. La maggior parte verrà sicuramente implementata (se lo verrà) solo più avanti durante l’Anno 6 di Rainbow Six Siege.

Cambio operatore d’attacco durante la fase di preparazione del round

Fino a oggi una volta scelto l’operatore d’attacco di Rainbow Six Siege, tale scelta doveva essere estremante ponderata, andando ad immaginare dove e con quali operatori i giocatori in difesa avrebbero protetto l’area di gioco. Un salto nel buio, dettato dall’intelligenza e dall’esperienza dell’attaccante. Non sarà più così. Durante la fase di recupero informazioni gli attaccanti potranno cambiare operatore se in base alle nuove informazioni ottenute riterranno di aver fatto la scelta sbagliata. Al termine di tale fase preparatoria la scelta rimane definitiva.

Schermata di scelta degli operatori di Rainbow Six Siege

Utilizzare gadget dopo essere stati eliminati

Sebbene sia estremamente frustrante e limitante fermarsi a utilizzare le telecamere (dove presenti), una volta eliminati durante un round, è anche parte del realismo che contraddistingue Rainbow Six Siege. Attualmente però Ubisoft ha intenzione di consentire di usare sia ai difensori che agli attaccanti tutti i gadget già schierati al momento della loro morte.

Ne consegue che un attaccante morto potrà usare ancora il suo drone se presente, mentre un difensore che utilizza gadget come telecamere antiproiettile che sparano proiettili taser potrà ancora mettersi a fare il tiro al bersaglio. Tutto questo aumenta incredibilmente la dinamicità e il divertimento del gioco, questo è indubbio, ma a elimina la componente del realismo e sopratutto rischia di creare delle situazioni estremamente sbilanciate.

Pensiamo a tutte quelle situazioni di 1vs1 che adesso potrebbero essere completamente a favore di uno dei due giocatori in base ai gadget presenti. Magari un difensore verrà individuato permanentemente da quattro droni di attaccanti morti non potendo quindi nascondersi in nessun modo. Le possibilità sono infinite e pertanto è un cambiamento che spero Ubisoft analizzi a fondo prima di implementarlo. Quasi sicuramente non verrà implementato con la prima stagione dell’Anno 6 di Rainbow Six Siege.

Immagine di gioco di Rainbow Six Siege

La telecamera antiproiettile dei difensori avrà ora la possibilità di orientare la visuale a scapito della attuale visualizzazione statica, e potrà inoltre sparare un unico dardo EMP capace di disattivare temporaneamente i gadget nemici. Questo cambiamento è quasi certo che non arriverà dalla prima stagione dell’Anno 6.

Cambio del sistema Armatura/Velocità degli operatori

Attualmente se un operatore è più lento ha una resistenza maggiore ai proiettili nemici, con moltiplicatori di danni specifici. Tutto questo verrà semplificato a favore di un esperienza più chiara per i giocatori. Secondo il nuovo sistema gli operatori a 3/3 di velocità avranno punteggio salute di 100, mentre quelli con 2/3 di velocità avranno la vita a 120 e quelli con 1/3 avranno invece la vita a 140.

Quindi invece di avere una resistenza maggiore, dettata da moltiplicatori danno diversificati, sarà semplicemente una questione di punti vita più o meno maggiori a seconda dell’operatore, diventando quindi un parametro facilmente controllabile a schermo dal giocatore. Infine, anche l’armatura di Rook fornirà un aumento dei punti vita massimi.

Gonne-6 è il nome del nuovo gadget che sarà impiegato da alcuni attaccanti. Si tratta di una pistola con un singolo colpo (inadatto a fare danni seri a qualsiasi giocatore) che ha l’unico scopo di abbattere i gadget antiproiettile dei difensori. Ha un solo colpo, usatelo bene. Non condivido invece la scelta di rendere tale gadget come sostitutivo per alcune delle armi secondarie di certi operatori. Sarebbe stato più sensato renderla un’opzione extra che non precludesse quelle già presenti.

Rework degli operatori

Nokk Rework

Il rework di Nokk – uno degli operatori aggiunti negli ultimi anni – è forse il più significativo e rende l’operatrice d’attacco quello che sarebbe dovuta essere in origine. Finalmente, quando il giocatore attiverà il suo gadget di camuffamento essa non sarà più solo invisibile solo alle telecamere ma contemporaneamente non attiverà più nessun gadget elettronico di prossimità. Niente più sensori di prossimità, metal detector, trappole esplosive di Kapkan ecc. Finalmente i difensori dovranno guardarsi le spalle una volta di più con lei nei dintorni. L’unica difesa oltre l’occhio umano, saranno le trappole meccaniche (come quelle d Frost) che non dipendono quindi da un circuito elettrico.

L’opeartore Nokk di Rainbow Six Siege

Goyo Rework

Lo scudo di Goyo – introdotto recentemente – è una protezione esplosiva che verrà sostituita presto da una tanica esplosiva antiproiettile solo da un lato. Questo cambiamento permetterà di piazzarla in zone molto più strategiche al contrario dell’attuale ingombro che lo scudo impone.

Melusi Rework

Un altro rework di abilità e accessori riguarda l’operatore Melusi. c’è la possibilità che il suo gadget antiproiettile diventi vulnerabile nel momento in cui viene attivato. Diventerebbe quindi infinitamente più debole e pertanto dubito che tale cambiamento possa diventare ufficiale. Almeno non senza che l’operatrice non riceva numerose altre copie di tale gadget per bilanciare la loro debolezza.

Mira e Maestro Rework

Altri cambiamenti riguardano due operatori di difesa: la spagnola Mira e l’italiano Maestro. I loro gadget sfruttano la potenza dei vetri antiproiettile che, pur rimanendo tali, se verrano colpiti da attacchi corpo a corpo il vetro risulterà incrinato compromettendo così la sua capacità visiva. Questo potrebbe bilanciare le telecamere antiproiettile di Maestro nel caso in cui questo potrà usarle post mortem.

L’operatore Maestro di Rainbow Six Siege

Fuze Rework

Del nuovo aggiornamento dell’operatore Russo più impiegato sul terreno di gioco di Rainbow Six Siege non si sa ancora molto, è stato solo annunciato, attraverso un teaser trailer. Ubisoft ha dichiarato che il suo gadget diverrà più utile e questo è un bene essendo uno degli operatori originali di Rainbow Six Siege che è rimasto molto legato a un videogioco ormai cambiato troppo nel profondo.

Finka Rework

Finka, operatrice russa che gioca in attacco potrà finalmente auto-rianimarsi proprio come fa Doc – sua controparte francese attiva in difesa –, non limitandosi più a dare vita e rianimare unicamente i propri compagni a terra. Ottimo cambiamento di cui si sentiva la mancanza fin dal suo esordio.

Blackbeard Rework

L’ultimo rework annunciato per l’Anno 6 di Rainbow Six Siege riguarda Blackbeard, operatore americano. Il suo scudo antiproiettile ora potrà assorbire solo 20 punti vita di danno, quindi praticamente un proiettile e basta per arma. Vista la sua attuale situazione è molto probabile che riceverà anch’esso un rework nei prossimi mesi essendo divenuto ormai obsoleto.

L’operatore Blackbeard di Rainbow Six Siege

Ulteriori novità di Rainbow Six Siege

File di gioco sensibilmente più piccoli: grazie ad alcuni escamotage il gioco peserà meno sugli hardware per essere installato, questo grazie a texture più leggere e a spostamenti “tattici” lato server di alcuni file ingombrati, come ad esempio tutti i cosmetici. Ottima notizia quindi visti i contenuti inseriti nel gioco fino ad oggi, che lo hanno portato a raggiungere quasi i 100 GB occupati su PlayStation 4.

Cosmetici Elite: questa notizia farà felici tutti i giocatori spendaccioni del gioco, a cui piace investire soldi e valuta virtuale in estetismi per personalizzare i propri operatori. Finalmente le uniformi Elite non saranno più un blocco unico ma potranno essere “mischiate” nelle loro parti con altre uniformi non appartenenti a tali categorie.
Non è da escludere quindi la futura introduzione di parti di uniforme particolari proprio per aumentare le possibilità di personalizzazione del giocatore (e la capacità di far soldi di Ubisoft).

Evento a tema Rick e Morty: tra i vari eventi a tema temporanei il più imminente sembra che sarà quello legato a Rick, l’uomo più intelligente dell’universo e a suo nipote Morty – noti personaggi della serie omonima. Cosmetici a tema annessi. Sperando che Ubisoft non si limiti ai soli estetismi ma che introduca anche una modalità temporanea dedicata attendiamo aggiornamenti.

Modalità streamer: verrà introdotta per tutti gli streamer attualmente vittima di “stream sniping”.Tale modalità introdurrà delle specifiche per nascondere nomi e countdown del matchmaking per chi guarda e chi gioca con loro.

Cambio logo del menu e del gioco: cambiamento autobiografico per svecchiare il titolo.
Sistema reputazione: verrà introdotto un sistema che in base alle segnalazioni dei giocatori servirà a dividere e premiare i giocatori che giocano in modo corretto e sano, da quelli che giocano in modo tossico verso nemici e alleati. In questo modo chi gioca corretto incontrerà solo giocatori corretti, e chi invece non rispetta le regole verrà fatto giocare con utenti analoghi finché continuerà ad adottare certi comportamenti.
Sistema di ranking: verrà modificato, anche se Ubisoft non si è sbilanciata ulteriormente a riguardo. Speriamo per il meglio.

Contromisure verso gli “smurf”: tutti quei giocatori che perdono apposta partite per riuscire a giocare e vincere facile partite contro giocatori di livello più basso al loro verranno in qualche modo contrastati. Non è stato detto ancora come.

Cross progression: uno dei grandi limiti del gioco, soprattutto per i giocatori di vecchia data è il non poter portare i progressi del gioco tra una piattaforma e l’altra a meno che queste non siano della stessa famiglia (ad esempio da PlayStation 4 a PS5, o da Xbox One a Series S/S). Questo invece sembra che potrà essere fatto in futuro e quindi un giocatore PlayStation potrà portare il proprio livello, i propri operatori sbloccati (che ormai sono diventati moltissimi) e sopratutto i cosmetici comprati con valuta reale, dal proprio account Playstation a uno Xbox o PC e viceversa.

Immagine promozionale di Rainbow Six Siege

Questi sono tutti i cambiamenti più o meno imminenti che verranno apportati al gioco durante l’Anno 6. La carne al fuoco è tantissima e le aspettative sono altrettanto alte, incrociamo le dita per la buona riuscita di tali cambiamenti. Rainbow Six Siege sembra prossimo ad una nuova, ennesima, rinascita.

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