Black Adam: spiegazione della scena post-credits
Black Adam presenta un scena post-credits con implicazioni importanti sul futuro del DCU, che tenteremo di analizzare facendo spoiler
Dopo una lunga attesa arriva finalmente nelle sale italiane Black Adam, il nuovo film DC con protagonista Dwayne Johnson di cui potete leggere la nostra recensione.
Come da tradizione per i cinecomic, anche questa pellicola presenta una scena post-credits. Proveremo ad analizzarne il contenuto parlandone liberamente e con spoiler, dunque interrompete la lettura se non volete rovinare la vostra esperienza di visione.
Cosa succede nella post-credits?
La scena si apre con un dialogo fra Black Adam, a Kahndaq, e Amanda Waller in collegamento via ologramma. Quest’ultima esprime tutto il suo disappunto per la fuga del protagonista dalla cella in cui era tenuto prigioniero.
La Waller è obbligata, probabilmente anche per salvaguardare i suoi interessi futuri (è pur sempre a capo di una squadra di supercriminali, è conveniente non mettersi contro un anti-eroe così potente e con un concetto di giustizia particolarmente contorto), ad acconsentire che Black Adam resti in libertà, imponendogli però di non mettere mai piede fuori dalla sua città. Di fronte alle minacce della direttrice della Task Force X, il personaggio interpretato da The Rock risponde con la sfrontatezza che lo caratterizza: “Nessuno su questo pianeta può fermarmi”, incoraggiando poi Amanda Waller ad inviare contro di lui chiunque non provenga dalla Terra.
A questo punto ha luogo il momento clou dell’intero film: l’arrivo a Kahndaq di Superman, interpretato da Henry Cavill. Nel loro primo faccia a faccia, il kryptoniano si rivolge a Black Adam con una frase breve ma che apre ad una marea di possibilità: “Dobbiamo parlare”.
Black Adam e il futuro del DCU
Il ritorno di Henry Cavill rappresenta un clamoroso colpo di scena, nonostante Johnson lo avesse di fatto anticipato in numerose interviste. Rivedere il volto dell'attore britannico riemergere dalla polvere sollevata dal suo atterraggio non ha prezzo per i fan del personaggio.
Dopo il cameo in Shazam, nel quale la testa di Superman veniva tagliata dall'inquadratura, Black Adam sembra confermare il fatto che vi sia stato un riavvicinamento fra Cavill ed i vertici Warner Bros. Discovery. Stando alle ultime notizie, sarebbe addirittura nelle primissime fasi di lavorazione un sequel di Man of Steel, che lascia ipotizzare ad un progetto a lungo termine per l'eroe.
Il ritorno di Cavill è stato fortemente voluto da The Rock, che più volte ha espresso la volontà di portare sul grande schermo almeno uno scontro fra Superman e Black Adam.
Come riportato da The Hollywood Reporter, il cameo di Superman non era nei piani originali del film, un'idea emersa solo durante le riprese aggiuntive del film che hanno avuto luogo negli ultimi mesi. Walter Hamada, ex numero 1 della DC Films, avrebbe comunque rifiutato più volte la possibilità del ritorno di Cavill, un tentativo di cesura con il passato del DCU e con l'influenza di Zack Snyder. Di fronte ai 'no' di Hamada, sembrerebbe che Johnson stesso si sia rivolto agli altri dirigenti WB, Mike De Luca e Pam Abdy, ottenendo il via libera definitivo.
Quei pochissimi secondi di screen-time di Superman in Black Adam hanno un peso specifico enorme, in quanto le implicazioni sul futuro della DC lasciano ben sperare dopo anni di delusioni.
A questo punto Man of Steel 2 è quasi una certezza, nonostante venga portato avanti parallelamente il progetto di J.J. Abrams con protagonista Superman, che presumibilmente sarà dunque ambientato fuori dal DCU.
Una battaglia fra l'alter ego di Clark Kent e Black Adam è all'orizzonte, potrebbe essere la degna conclusione di una "fase", utilizzando un termine proprio del Marvel Cinematic Uuniverse, del DCU. Nel frattempo però è inevitabile che Superman abbia una storia a sé dedicata e che Black Adam incontri anche Shazam, l'altro Campione di casa DC e quello a cui è maggiormente legato, essendo i superpoteri dei due accomunati dalla stessa origine.
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