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Gli 8 film di Halloween: dal peggiore al migliore

di Raphael Tonchia

Pubblicato il 2021-10-29

La classifica della saga di Halloween, dal peggiore al migliore

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è Halloween e dal 1978 Michael Myers è uno degli assassini più prolifici, spietati e terrorizzanti dell’intero universo cinematografico. Diversamente dal suo collega Freddy Krueger, che è diventato negli anni un personaggio molto comico, Michael Myers ha mantenuto la sua cattiveria e violenza in 8 film, in due prequel notevoli diretti da Rob Zombie e anche in una nuova trilogia, diretta da David Gordon Green, che si ricollega direttamente al primo episodio.

Un’infanzia problematica, i campanelli d’allarme come gli esperimenti su carcasse di animali, l’uccisione del patrigno, della sorella maggiore e del suo fidanzatino, lo stalking e i vari tentativi di assassinio nei confronti della sorella minore, un bel coltello da cucina, una maschera bianca totalmente inespressiva sono tutti gli ingredienti che contraddistinguono una delle figure più iconiche del cinema horror e slasher che John Carpenter (La Cosa, Grosso Guaio a Chinatown) ha portato sul grande schermo. Ispiratosi al robot assassino ne “Il mondo dei robot” del 1973, scelse una maschera normalissima del costo di 1 dollaro, raffigurante il capitano Kirk di Star Trek, per poi con alcune modifiche dare vita a uno dei volti più terrificanti di sempre.

Halloween The Beginning di Rob Zombie
Halloween The Beginning (2007)

In questa personale classifica dal peggiore al migliore film della saga di Halloween non si terrà conto dei prequel di Rob Zombie e della nuova trilogia che si concluderà nel 2022, bensì degli 8 titoli che vanno dal 1978 al 2002.

Allacciatevi le cinture di sicurezza, pronti a partire perchè sta arrivando Michael Myers a prendervi!

8. Halloween – La Resurrezione (2002)

L'ottavo titolo di Halloween
Halloween – La Resurrezione (2002)

L’ultimo capitolo della saga di Halloween appare come ultimo anche in questa speciale lista. Diretto da Rick Rosenthal (Halloween II – Il signore della morte, Bad Boys) nel 2002, il film delude di molto le aspettative, forse dovuto anche al fatto che ormai si era spremuta abbastanza l’iconica storia di Michael Myers.

Questo è stato un vero peccato in quanto l’idea di fondo della pellicola non era affatto male: dopo i belli 15 minuti con la scream queen per eccellenza Jamie Lee Curtis (obbligata per contratto a fare almeno un cameo di 30 secondi nella saga di Halloween), lo spettatore scopre che un gruppo di ragazzi ha vinto la possibilità di partecipare a un reality show. I partecipanti devono trascorrere una sola notte all’interno della casa del famoso serial killer Michael Myers. I poveretti si renderanno conto ben presto di non essere soli nell’abitazione.

Se da un lato teorico l’idea di un Grande Fratello poteva essere interessante, dal lato pratico l’opera non convince. I personaggi sono uno più anonimo dell’altro da portare lo spettatore a tifare per il villain, le uccisioni non producono alcuna scena particolarmente splatter, il finale non sorprende neanche più e via dicendo. Un’occhiata basta e avanza di questo film.

7. Halloween – 20 anni dopo (1998)

Il settimo capitolo di Halloween
Halloween – 20 anni dopo (1998)

Con questo Halloween – 20 anni dopo del 1998 si decide di eliminare praticamente l’esistenza dei precedenti quattro titoli (3, 4, 5 e 6), con una storia completamente nuova riportando ancora una volta Jamie Lee Curtis come protagonista assoluta della saga e del film.

Diretto da Steve Miner (Venerdì 13 II e III, Day of the Dead), si ricollega, appunto, ai primi due film della saga: la scream queen dirige, avendo già cambiato nome, un istituto collegiale in California in cui vive assieme al figlio. Michael Myers salta fuori ancora una volta seminando omicidi su omicidi per arrivare alla preda inseguita in tanti anni. Rispetto ai primi due episodi, Laurie (Jamie Lee Curtis) deciderà di affrontarlo una volta per tutte.

Si tratta di una pellicola ne carne ne pesce, figlia del suo tempo, ossia degli slasher anni ’90, quindi senza particolari colpi di scena, con adolescenti, tra cui Michelle Williams (Dawson’s Creek) e Joseph Gordon-Levitt (500 giorni insieme, Inception) pronti a essere fatti fuori da un serial killer pronto a dare sfogo alla propria violenza. Gradevoli le chicche come la citazione diretta di Scream 2 e la presenza della madre di Jamie Lee Curtis, la leggendaria Janet Leigh (Psycho).

6. Halloween 6 – La vendetta di Michael Myers

sesto capitolo di Halloween
Halloween 6 – La Maledizione di Michael Myers (1995)

Halloween 6 – La Maledizione di Michael Myers è un film del 1995, diretto da Joe Chappelle (Hellraiser – La stirpe maledetta), ultimo della saga ad avere lo stuntman attore George P. Wilbur nei panni del serial killer e il compianto Donald Pleasence, il dott. Sam Loomis, morto l’anno d’uscita della pellicola.

Siamo nel 1995 e nella cittadina di Haddonfield non si festeggia più Halloween dopo i diversi massacri a opera di Michael. Quest’ultimo e la nipote Jamie, protagonista del film precedente, spariscono misteriosamente nel nulla, quando si scopre che una setta di fanatici, che venerano il serial killer come fosse un’incarnazione del male, l’ha rapita. Una volta scappata, cercherà di sopravvivere e di proteggere il suo bambino, avuto proprio dallo zio Michael, con l’aiuto dell’irreprensibile dott. Loomis e di un inaspettato Tommy Doyle, sopravvissuto durante il massacro del primo film della saga, interpretato da un giovanissimo Paul Rudd (Ant-man, Anchorman, A cena con un cretino).

Nonostante sia uscito in sala in un momento in cui il genere slasher stava attraversando un filone tutto nuovo con l’idea di Wes Craven e il suo Scream e in cui la saga di Halloween ormai non aveva nulla di nuovo da aggiungere, è opportuno affermare che in questo caso si è tentato di voltare pagina con l’introduzione appunto di una setta, con l’aggiunta di scene splatter importanti, mai state il punto di forza di Halloween, e l’approfondimento sulla mitologia del personaggio di Michael Myers attraverso cui lo spettatore capisce come mai sia immortale.
Un capitolo curioso e interessante da non farsi sfuggire insomma.

5. Halloween III – Il signore della notte (1982)

Un terzo capitolo di Halloween sorprendente
Halloween III – Il signore della notte (1982)

Halloween III – Il signore della notte è un film del 1982, scritto e diretto da Tommy Lee Wallace (Ammazzavampiri 2, It del 1990), proprio colui che comprò in un negozio di maschere il faccione bianco del villain della saga. Si tratta dell’unico titolo della saga in cui sparisce completamente Michael Myers e gli altri personaggi celebri. L’idea, spalleggiata dallo stesso Carpenter, era quella di creare un prodotto antologico in cui ci fossero diversi episodi ognuno con una storia a sè.

Il protagonista dott. Daniel Challis è di turno presso l’ospedale quando arriva un uomo in fin di vita dopo essere stato aggredito da alcuni uomini misteriosi, pronunciando alcune parole prima di esalare l’ultimo respiro. La figlia del defunto, un negoziante di giocattoli, assieme al medico incomincia ad indagare su una bizzarra fabbrica di maschere che manda in onda ossessivamente la propria pubblicità, con l’intenzione di invitare tutto il pubblico a partecipare alla festa di Halloween. I due entreranno in contatto con un mondo oscuro e misterioso.

La critica al consumismo e la dichiarazione d’amore al cinema horror old school non riescono a salvare questo film dal flop al botteghino: ottiene, infatti, il record di peggiore incasso dell’intera saga di Halloween.

4. Halloween 5 – La Vendetta di Michael Myers (1989)

Un buon quinto capitolo di Halloween
Halloween 5 – La Vendetta di Michael Myers (1989)

Rimanendo in tema di esigui incassi al cinema della saga, dopo un debutto interessante, arriva nel 1989 Halloween 5 – La Vendetta di Michael Myers, diretto da Dominique Othenin-Girard (Omen IV – Presagio infernale). Si tratta dell’unico capitolo inedito in Italia, arrivato solamente grazie al servizio mediaset di Infinity e dal 2019 presente nella collezione completa della Midnight Factory.

Il serial killer dalla maschera inespressiva e bianca non è morto, bensì è rimasto in letargo leccandosi le ferite grazie all’aiuto di uno stolto eremita. Dopo un anno di riposo, torna Halloween e Michael Myers decide di tornare a dare la caccia alla nipote Jamie, figlia della ormai morta Jamie Lee Curtis. Prima di tornare ad Haddonfield però l’assassino pensa bene di ammazzare l’eremita, dando inizio così alla solita carneficina.

In questa quinta parte non c’è nulla di innovativo, il copione è sempre lo stesso dei precedenti capitoli, ma va benissimo così. In fondo un amante dello slasher vuole questo, un film dove vengono ammazzate delle persone da un serial killer misterioso, senza se e senza ma.

3. Halloween 4 – Il Ritorno di Michael Myers (1988)

Un buonissimo quarto capitolo di Halloween sul gradino più basso del podio.
Halloween 4 – Il ritorno di Michael Myers (1988)

Il quarto capitolo di Halloween è un film del 1988 diretto da Dwight H. Little (Tekken, Il fantasma dell’opera), arrivato in Italia esclusivamente in VHS distribuito dalla UNIVIDEO. Nonostante sia riuscito a incassare molto di più rispetto al capitolo precedente, non è stato in grado di superare le prime due pellicole. Finalmente torna Michael Myers dopo le vicende del terzo film.

Michael Myers, dopo aver ucciso ben 16 persone, si trova in un manicomio criminale dopo i fatti del secondo film. Una volta fuggito, decide di tornare presso la sua cittadina preferita, Haddonfield, per dare la caccia all’ultima parente rimasta ancora in vita: la nipote Jamie Lloyd, figlia di Jamie Lee Curtis. La nemesi dott. Loomis torna ad indagare sul proprio ex paziente omicida al fine di catturarlo una volta per tutte. Ce la farà? Si hanno grossi dubbi a riguardo.

La formula è sempre la stessa: serial killer, il suo principale antagonista, una scream queen, in questo caso ancora acerba, e una scia di morte onnipresente. Se da un lato il regista non aggiunge nulla di nuovo alla saga, dall’altro ha il merito di riportare sul grande schermo la figura iconica di Michael Myers dopo la delusione del terzo capitolo.

2. Halloween II – Il signore della morte (1981)

Un sequel di Halloween che straconvince
Halloween II – Il signore della morte (1981)

Halloween II – Il Signore della Morte è un film del 1981 diretto ancora una volta da Rick Rosenthal, regista dell’ottavo e ultimo capitolo, e scritto da John Carpenter e Debra Hill. Originariamente doveva essere l’ultimo episodio della saga per lasciare spazio a un prodotto antologico, ma vedendo l’insuccesso del terzo film, i produttori decisero di riprendere Michael Myers nelle opere successive.

Michael Myers, dopo essere stato colpito da alcuni proiettili, sembra essere sparito nel nulla. La scream queen, appena sopravvissuta, viene immediatamente ricoverata in ospedale in preda al panico, assieme al suo salvatore il dott. Loomis. Questa iniziale calma piatta verrà immediatamente cancellata in quanto il serial killer è miracolosamente ancora vivo e più assetato di sangue di prima. Riuscirà la bellissima Jamie Lee Curtis a sopravvivere ancora una volta di fronte al proprio fratello pazzo?

Questa pellicola è composta da due anime: la prima molto fedele al primo capitolo in cui la suspense è l’ingrediente principale di un piatto che segue molto bene, ammirando ovviamente Hitchcock, le orme del genio di Carpenter; la seconda caratterizzata da scene violente e sanguinolente da migliore tradizione slasher. Un sequel davvero benfatto che lo porta ad un passo dalla vetta. Spettacolare poi l’omaggio a La Notte dei Morti Viventi di George A. Romero che appare in una televisione durante una scena.

1. Halloween – La Notte delle Streghe (1978)

Il primo e cult Halloween.
Halloween – La Notte delle Streghe (1978)

Al primo posto non poteva esserci altro che il primo celebre capitolo del 1978: Halloween – La Notte delle Streghe. Diretto e sceneggiato (assieme alla produttrice Debra Hill) da John Carpenter con un misero budget di 300.000 dollari, divenne un successo globale incassando più di 70milioni di dollari, diventando così uno dei film indipendenti di maggiore successo della storia.

Nel 1963 un bambino di 6 anni, Michael Myers, ammazza con un coltello la sorella Judith durante la notte di Halloween, venendo successivamente rinchiuso nel manicomio di Smith’s Grove. 15 anni dopo riesce a fuggire con un’unica destinazione, ossia Haddonfield, avendo un unico intento: uccidere. Il serial killer verrà inseguito dal suo psichiatra, amico e nemico, dott. Sam Loomis.

Ogni elemento è al suo posto: un’ambientazione perfetta, un serial killer terrificante che appare nell’ombra quando ormai è troppo tardi per scappare, una scream queen indimenticabile e perfetta come simbolo della forza femminile, una colonna sonora, composta dallo stesso Carpenter, fatta di sintetizzatori, piani sequenza lenti e coinvolgenti che tengono incollato lo spettatore che in alcune scene viene catapultato nel punto di vista dell’assassino, un ritmo incalzante dall’inizio alla fine. Il tutto senza mostrare eccessivo sangue.
Un chiaro esempio di un film curato nei dettagli.

Un capolavoro del cinema, un vero e proprio cult imperdibile!

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