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John Carpenter: Top 5 dei migliori film

di Raphael Tonchia

Pubblicato il 2020-11-11

Nato nel lontano 1948, John Carpenter può essere considerato uno dei registi più rappresentativi del XX secolo, grazie a numerosi film entrati di diritto nella storia del cinema, come per esempio “Christine – La Macchina Infernale” del 1983 e “Il seme della follia” del 1994. Oltre a dirigere le pellicole, ha creato molte colonne sonore, …

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Nato nel lontano 1948, John Carpenter può essere considerato uno dei registi più rappresentativi del XX secolo, grazie a numerosi film entrati di diritto nella storia del cinema, come per esempio “Christine – La Macchina Infernale” del 1983 e “Il seme della follia” del 1994. Oltre a dirigere le pellicole, ha creato molte colonne sonore, soprattutto con l’utilizzo di sintetizzatori, assicurando così un alone vintage di anni ’80; senza però dimenticare la collaborazione con il maestro Ennio Morricone in “La Cosa” del 1982.

Un artista eclettico, controcorrente, a tratti quasi socialista, in grado di criticare aspramente la società americana capitalista e consumista attraverso l’esaltazione di anti-eroi non convenzionali e non politically correct, vedasi Jack Burton in “Grosso Guaio a Chinatown” del 1986.
Può essere considerato uno dei registi più influenti del cinema horror, attraverso alcune pellicole che potrete osservare di seguito. Per i più esperti, si vuole sottolineare la direzione di due puntate della serie tv antologica horror “Masters of Horror” del 2005-2007, creata da Mick Garris.

Prima di iniziare, vi invito a leggere alcuni articoli interessanti in salsa horror come i migliori classici horror targati Universal e i migliori 5 film di Rob Zombie.
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Christine - la macchina infernale di Carpenter
Christine – La Macchina Infernale (1983) – di John Carpenter

5. Essi Vivono (1988)

Essi vivono di Carpenter
Essi Vivono (1988) – di John Carpenter

Essi Vivono è un film diretto e scritto da Carpenter nel 1988, tratto liberamente dal racconto “Alle 8 del mattino” di Ray Nelson del 1963. Il protagonista è una vecchia conoscenza della WWE: Roddy Piper. Qui veste i panni di John Nada, un operaio trasferitosi a Los Angeles che troverà un particolare paio di occhiali da sole, capace di aprire gli occhi al suo possessore circa la società che lo circonda. Difatti, John sarà in grado di osservare come la propaganda, attraverso alcuni motti presenti nell’immagine soprastante, stia facendo il lavaggio del cervello a tutte le persone.

Essi Vivono è forse il film più di sinistra di Carpenter, in quanto si tratta di una chiara critica all’ideologia capitalista e consumista insita nella società degli Stati Uniti, messa in scena attraverso una popolazione aliena avente lo scopo di assoggettare la razza umana.
Un film che riesce a fare riflettere e cafone al punto giusto, in grado di regalare qualche emozione e riflessione nello spettatore.
Un piccolo cult assolutamente imperdibile.

4. 1997 – Fuga da New York (1981)

Fuga da New York di Carpenter
Kurt Russel (1997 Fuga da New York – 1981) – film di John Carpenter

Dal thriller/horror si passa a 1997 – Fuga da New York, film fantascientifico del 1981. Questa pellicola mette in scena una vera e propria icona cult del cinema, ossia l’antieroe Jena Plissken interpretato magnificamente da Kurt Russell, uno dei fedelissimi del buon Carpenter. Il regista prende la città simbolo dell’Occidente (New York) e la destruttura, elevando la figura del protagonista, un reietto della società, a vincitore e salvatore indiscusso dell’intera storia. Questa pellicola ha ispirato addirittura il personaggio di Solid Snake, della serie videoludica di Metal Gear Solid di Hideo Kojima.

Un’ambientazione quasi distopica e degradata che solo Carpenter poteva creare. Poche risorse economiche sfruttate al massimo, colonna sonora elettronica creata dallo stesso regista e una prova attoriale di Kurt Russell sorprendente, sono tutti elementi che fanno di 1997 – Fuga da New York uno dei suoi migliori film.
Nel 1996 esce il sequel “Fuga da Los Angeles”, consigliato dalla redazione nonostante sembri più una parodia del primo.

3. La Cosa (1982)

la cosa di Carpenter
La Cosa (1982) – di John Carpenter

Basato sul racconto “La Cosa da un altro mondo” di John W. Campbell Junior. La Cosa è un film del 1982 che tratta di un gruppo di ricercatori alle prese con una creatura aliena capace di prendere le sembianze di qualsiasi forma di vita, anche quella umana.
Sperduti in Antartide, si ritroveranno in un viaggio totalmente paranoico, avendo sempre il dubbio che il mostro si sia impossessato di uno di loro.
Carpenter mette in scena il fallimento della fiducia fra gli esseri umani e l’impossibilità di poter contare l’uno sull’altro, all’interno di un contesto in cui la solidarietà è per l’appunto un ricordo molto lontano.

La Cosa può essere considerato come uno degli horror migliori degli anni ’80, grazie sia a una sceneggiatura inquietante e capace di incutere paranoie nello spettatore sia agli effetti speciali da urlo. Il responsabile di questi, Rob Bottin, usò diversi materiali per dare un senso di gore estremo e disgustoso, come gelatina, chewing gum, marmellata e molti altri, ottenendo così una candidatura al Saturn Award come migliori effetti speciali (superato solo da quelli di E.T. l’extra-terrestre).

C’è un pizzico d’Italia in questa pellicola, attraverso la realizzazione della colonna sonora da parte di Ennio Morricone, che cercò di adottare uno stile melodico simile a quello dello stesso Carpenter.
Un film horror e fantascientifico imperdibile, divenuto cult come tante altre opere del regista americano.

2. Halloween – La notte delle streghe (1978)

Halloween di Carpenter
Jamie Lee Curtis & Nick Castle (Halloween, 1978) – di John Carpenter

Non poteva assolutamente mancare in questa lista uno dei capostipiti degli slasher movie: Halloween – La notte delle streghe. Già dalle prime scene, come quella in cui il punto di vista dello spettatore e del serial killer coincidono per qualche secondo, si capisce che si è di fronte a un capolavoro cinematografico del genere horror.

Questa pellicola ha tutto: un sceneggiatura coinvolgente, intrigante e dannatamente terrificante, una scream queen unica del suo genere interpretata magnificamente da Jamie Lee Curtis (non a caso figlia di Janet Leigh, nota per la celebre scena della doccia in “Psycho” di Hitchcock), piani sequenza lente e coinvolgenti, e un villain iconico, spietato anche grazie alla sua maschera totalmente inespressiva e al suo coltello da cucina sempre in mano.

L’ambientazione oscura e tenebrosa unita a una colonna sonora perfetta per creare attacchi di tachicardia nello spettatore, aiutano a consacrare nell’olimpo degli slasher movie questo Halloween – La notte delle streghe, nonostante il budget irrisorio di soli 300.000 dollari. Si ha tra le mani il classico esempio di come con poche risorse economiche, ma con delle buone idee alla base, si possa creare un prodotto convincente e immortale nel tempo. Ogni fan del genere deve aver visto almeno una volta questo capolavoro. Nel caso in cui non fosse così, la redazione vi consiglia di recuperarlo immediatamente.
Non rimarrete delusi!

1. Grosso Guaio a Chinatown (1986)

grosso guaio a Chinatown di Carpenter
Le Tre Bufere (Grosso Guaio a Chinatown, 1986) – di John Carpenter

Ed eccoci al primo posto del podio con Grosso Guaio a Chinatown, film d’azione e fantascienza del 1986. Nonostante l’insuccesso commerciale clamoroso, questa pellicola è riuscita a prendersi la sua rivincita nel mercato dell’home video, divenendo un vero e proprio cult e consacrando ancora una volta quel genio visionario di Carpenter. Ancora una volta si trova Kurt Russell come protagonista, accompagnato qui da Kim Catrall, nota soprattutto per la serie tv “Sex and the City” e un altro cult degli anni ’80 come “Scuola di Polizia“.

Questa pellicola riesce a unire alla perfezione la fantascienza, la magia nera, l’azione, il kung fu, la commedia e il dramma all’interno di una scenografia “orientaleggiante” e davvero ben curata. Impossibile non innamorarsi di fronte alle perle ignoranti di saggezza del protagonista, un anti eroe goffo ma temerario, spalleggiato però da un ottimo Dennis Dun (appassionato di arti marziali fin da bambino), personaggio più esperto e navigato nell’affrontare certe situazioni di pericolo e di incertezza.

Menzione onorevole per quanto riguarda l’estetica e la psicologia dei villain (da ammirare in foto qui sopra), in quanto sono stati in grado di ispirare ben due personaggi cardini della saga di Mortal Kombat, come Shang Tsung e Raiden.
Oltre a dirigere il film, Carpenter introduce sul finale del film un pezzo dei Coupe de Villes, band composta dallo stesso regista insieme a Nick Castle (Hook – Capitan Uncino, Il maggiore Payne) e Tommy Lee Wallace (Halloween III, Baywatch la serie).
Un film perfetto che riesce a intrattenere perfettamente lo spettatore, costringendolo a rivederlo più e più volte.

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