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She-Hulk, Recensione del primo episodio – Una normalissima avvocatessa

di Mattia Loiacono

Pubblicato il 2022-08-18

She-Hulk: Attorney at Law, la serie Comedy dei Marvel Studios, esordisce oggi con il suo primo episodio su Disney Plus tra sorrisi e dubbi

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Dopo Moon Knight, Ms. Marvel e la parentesi di I am Groot, i Marvel Studios continuano a puntare forte sulle mini-serie con She-Hulk: Attorney at Law, in uscita oggi su Disney Plus. Visto che i risultati ottenuti fin qui non sono stati dei migliori e molti fan sono rimasti delusi dalla gestione interna e dall’incostanza degli show, gli Studios provano a cambiare ancora una volta tono e strategia: se Moon Knight è la serie Marvel-Disney più “dark” e Ms. Marvel è quella più “teen”, She-Hulk si presenta come la serie comedy che mancava al Marvel Cinematic Universe.

Una supereroina sul posto di lavoro

Il primo episodio di She-Hulk: Attorney at Law introduce il personaggio di Jennifer Walters, avvocatessa dedita al proprio lavoro e cugina di Bruce Banner, nonché Hulk. Durante un viaggio in macchina i due cugini fanno un incidente e del sangue di Bruce viene a contatto con una ferita riportata da Jennifer, creando in questo modo una trasfusione che trasforma la donna in She-Hulk.

Lei stessa racconta a noi spettatori com’è stato l’allenamento con il cugino e come, in realtà, lei è una versione migliore di Hulk sotto diversi punti di vista, soprattutto nel controllo della trasformazione e della rabbia. La volontà di Jennifer però è quella di continuare a tutti i costi il suo lavoro da avvocatessa ed è determinata nel riuscire ad equilibrare la propria vita quotidiana con quella da supereroina.

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She-Hulk: Attorney at Law è l’ennesimo esperimento seriale dei Marvel Studios, che nell’ultimo periodo stanno cercando di sperimentare nuovi stili per i propri prodotti. Questa volta lo show ha un tono prettamente comedy, legato soprattutto al lavoro della protagonista, a come essa lo affronta nonostante i suoi nuovi superpoteri e al rapporto di amore ed odio con suo cugino Bruce.

Nonostante i fan siano ancora scottati da alcune aspettative non soddisfatte con i prodotti precedenti, possiamo dire con fermezza che questo primo episodio di She-Hulk non ha deluso le nostre previsioni e che piuttosto il tono irriverente della serie è il vero punto di forza di questa introduzione. D’altro canto, come gli appassionati sapranno, le run fumettistiche del personaggio disegnano uno stile sfacciato e, da questo punto di vista, siamo sicuri che vi farà piacere ritrovare questa sfumatura anche nello show.

Il primo episodio conta all’attivo circa 38 minuti scarsi, pochi rispetto a quanto ci si potesse aspettare, ma di norma considerando la natura del prodotto. Il ritmo è incalzante e, tra un sorriso e l’altro, la mezz’oretta di puntata scorre piacevolmente grazie anche ad un’ottima dote di sintesi nella scrittura che permette allo spettatore di comprendere a pieno l’origine del personaggio, alcuni suoi lati caratteriali e il rapporto dispettoso con Bruce nei pochi minuti a disposizione.

Simpatica ed imperfetta

She-Hulk: Attorney at Law esordisce con un primo episodio fresco, simpatico e scorrevole, che funziona e porta a termine gli obiettivi prefissati, ma che dal punto di vista tecnico può ancora migliorare. La regia è buona e, come accade anche nelle run fumettistiche, è presente la rottura della quarta parete, la quale sicuramente è un valore aggiunto per questa tipologia di show. Qualche sbavatura invece si trova nel montaggio, che in un paio di sequenze porta in leggera confusione lo spettatore, e nella CGI, che nonostante sia decisamente migliorata rispetto a quella vista nei trailer, non manca di imperfezioni, soprattutto in alcune scene che coinvolgono il personaggio di She-Hulk.

Tatiana Maslany, nei panni di Jennifer/She-Hulk, sforna una prestazione convincente e sembra essere perfetta per il ruolo sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista della simpatia. Ad accompagnarla per quasi tutta la puntata c’è Mark Ruffalo nei panni di Bruce Banner, nonché Hulk, personaggio che ormai abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare, ma che sorprende per chimica instaurata con la protagonista e con la quale insieme riesce a trasmettere un quadro famigliare autentico.

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La speranza è l’ultima a morire

Nonostante la venatura principalmente comedy della serie, in questo primo episodio She-Hulk dimostra di saper affondare il colpo nel momento giusto attraverso un paio di battute semplici ed efficaci in riferimento al controllo della rabbia di She-Hulk in quanto Jennifer, spiegandoci brevemente come una donna sia maggiormente abituata al self-control a causa delle provocazioni quotidiane che subisce sul posto di lavoro e non. Inserite nel giusto contesto, queste parentesi volte a mostrare alcuni ambienti lavorativi malsani possono essere una freccia in più a disposizione per l’arco dello show.

She-Hulk: Attorney at Law è l’ennesima possibilità per i Marvel Studios di dimostrare come si possa imparare dagli errori, evitando il solito crollo subito verso il quarto episodio da quasi tutte le sue serie e mostrando una volta per tutte coerenza e continuità nella gestione del prodotto. Noi siamo ancora fiduciosi che questo possa accadere, viste anche le interessanti potenzialità mostrate nel primo episodio di questa nuova mini-serie che siamo pronti a seguire puntata per puntata con tutti voi.

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