Tormented Souls, Recensione: Il gioco perfetto per Halloween!
Con ispirazioni da Resident Evil e Alone in the Dark, Tormented Souls ripropone un’esperienza horror classica, con esplorazione, puzzle, e una forte atmosfera.
Tormented Souls è un survival horror che si ispira ai classici del genere come i primi Resident Evil e Alone in the Dark. Sviluppato da Dual Effect e Abstract Digital, e pubblicato da PQube, è disponibile su PlayStation 4 e 5, Nintendo Switch, Xbox Series X/S e PC dal 27 agosto 2021. È un titolo che si rivolge a un pubblico maturo, non adatto ai più giovani o a chi è particolarmente sensibile a contenuti macabri e violenti. Con l’avvicinarsi di Halloween, potrebbe essere la scelta ideale per chi è alla ricerca di un’esperienza intensa e inquietante.
In vista dell'uscita di Tormented Souls 2 prevista per il 2025, ripercorriamo questa gemma dell'horror moderno!
Trama
In Tormented Souls, i giocatori vestono i panni di Caroline Walker, una giovane donna che riceve una misteriosa lettera contenente una fotografia di due bambine sconosciute. La lettera è firmata da un certo John Doe del Wildberger Hospital, un inquietante ospedale abbandonato situato sull’isola di Blackwood, in Canada. Il retro della foto porta un messaggio criptico: “Pensi di poterci semplicemente abbandonare qui?”.
Scossa da incubi e un forte malessere che la perseguitano dopo aver visto l’immagine, Caroline decide di recarsi al Wildberger Hospital per scoprire la verità dietro quella fotografia e capire perché le due bambine sembrano collegate a lei. L’ospedale, che all’apparenza è un luogo sinistro e decadente, nasconde segreti oscuri e vicende che si rivelano ben più terrificanti di quanto la protagonista si aspettasse.
All’arrivo, Caroline è aggredita da una figura misteriosa e si risveglia in una situazione macabra: intrappolata in una vasca da bagno, priva di un occhio e con un tubo infilato nella gola, inizia la sua disperata lotta per la sopravvivenza. L’esplorazione dell’ospedale la porterà ad affrontare orrori che la condurranno a scoprire un terribile legame con le due bambine e a svelare segreti inquietanti sepolti nella storia del Wildberger Hospital.
Gameplay
Tormented Souls abbraccia un approccio nostalgico al gameplay, ispirandosi ai survival horror anni ’90 con visuali in terza persona e telecamere fisse, una scelta stilistica che amplifica il senso di ansia e claustrofobia. Le telecamere angolate, infatti, limitano la visuale del giocatore, creando un costante senso di vulnerabilità. Il design della tenuta abbandonata è pensato per essere funzionale e denso di dettagli, con stanze e corridoi che si rivelano cruciali a vari stadi del gioco. Col progredire, è possibile sbloccare scorciatoie che rendono l’esplorazione più fluida e accessibile, mantenendo comunque un forte senso di tensione.
L’atmosfera è arricchita da un design dei nemici che punta a evocare repulsione e paura. I mostri sono distorti e inquietanti, minacce che popolano gli angoli più oscuri della tenuta. Tuttavia, il combattimento potrebbe risultare ripetitivo e statico: le animazioni rigide e le poche opzioni di movimento limitano il dinamismo dei conflitti. Gli sviluppatori hanno cercato di mitigare questo aspetto offrendo una varietà di armi, che aggiungono un po' di varietà, ma restano legate al carattere statico del titolo. Nonostante ciò, l’impostazione di Tormented Souls sembra restare fedele alla formula classica, evitando eccessivi adattamenti moderni.
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Un elemento centrale del gioco è la risoluzione dei puzzle, che contribuiscono all’esperienza di esplorazione e scoperta. I giocatori devono cercare attentamente indizi e raccogliere strumenti sparsi in tutto l’ospedale per risolvere gli enigmi necessari per avanzare. Nonostante alcuni puzzle siano piuttosto complessi, l’implementazione risulta ben integrata e coerente con l’ambientazione, e le sfide sono calibrate per richiedere un buon livello di dedizione senza diventare eccessivamente frustranti. Anche se i puzzle non sono il mio aspetto preferito nei videogiochi, in Tormented Souls risultano essenziali per il tono e la narrazione, riuscendo a mantenere alto l’interesse senza appesantire l’esperienza.
Il Design di Tormented Souls
Uno degli aspetti che ho apprezzato di più nel design di Tormented Souls è la capacità di trasmettere un’atmosfera densa e opprimente attraverso l’uso delle luci e delle ombre. L’ambientazione è cupa e claustrofobica, e il gioco sfrutta sapientemente i giochi di luce per mantenere alta la tensione. Le aree scure sono spazi di puro pericolo, in cui il giocatore deve affidarsi a fonti di luce limitate, come torce o accendini, evocando un forte senso di ansia e richiamando alla mente titoli iconici del survival horror come Resident Evil e Silent Hill. Ogni angolo oscuro sembra nascondere insidie, e la necessità di gestire attentamente le risorse luminose aggiunge un ulteriore livello di sfida.
Anche il posizionamento dei nemici è stato studiato con cura, e i loro collocamenti strategici portano il giocatore a esplorare con attenzione per evitare imboscate mortali. Questi incontri, anche quando non sono frequenti, mantengono alta la tensione e invitano a procedere con cautela, lasciando il giocatore costantemente in allerta. Il risultato è un’esperienza che rende omaggio al survival horror classico, mantenendo vivo quel senso di pericolo imminente e di isolamento che ha fatto la storia del genere.
La colonna sonora di Tormented Souls svolge un ruolo fondamentale nel consolidare l'atmosfera inquietante del gioco, contribuendo a creare un ambiente di costante tensione. La musica è cupa e minacciosa, accompagnando perfettamente l'esplorazione di ambienti spettrali e i momenti di pericolo imminente. Ogni traccia riesce a enfatizzare i momenti di tensione e paura, con melodie lente e toni bassi che rendono l’esperienza più immersiva e amplificano il senso di isolamento del giocatore. Questo utilizzo della musica, che si alterna tra momenti di quiete e improvvisi picchi di intensità, è un chiaro omaggio ai classici del survival horror, mantenendo viva la tradizione del genere con grande efficacia.
Durata
Tormented Souls propone al giocatore un’esperienza di durata piuttosto variabile, influenzata principalmente dal tempo necessario per risolvere i suoi enigmi. Alcuni puzzle, infatti, risultano particolarmente complessi e potrebbero spingere i giocatori a dedicare qualche ora extra per completare il titolo. Ammetto che anche io ho dovuto spremere le meningi più del previsto per venirne a capo, preferendo affrontarli senza ricorrere a soluzioni online. Questa sfida, però, arricchisce l’esperienza e rende ogni enigma risolto ancora più soddisfacente.
Tuttavia, ogni minuto speso si rivela appagante e contribuisce a creare un’atmosfera di suspense e soddisfazione unica. In termini di durata complessiva, possiamo considerare un intervallo realistico tra le 10 e le 15 ore per portare a termine l'avventura, un tempo che può comunque variare in base all’approccio e alle abilità del giocatore.
8.4
HyRankTormented Souls
Tormented Souls è un omaggio appassionato ai classici del survival horror, che riesce a evocare tensione e atmosfera con un gameplay e un design che valorizzano la suspense e l’esplorazione. Un titolo che, pur non senza difetti, cattura l’essenza di un’esperienza horror vecchio stile.
Aspetti positivi
Atmosfera immersiva
Puzzle ben integrati
Design dei nemici convincente
Aspetti negativi
Combattimento troppo statico
Difficoltà dei puzzle a volte eccessiva
Piccoli bug visivi della telecamera
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