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Everything Everywhere All At Once: Jackie Chan ha rifiutato il ruolo del protagonista

di Francesco Schinea

Pubblicato il 2023-02-05

Come sarebbe stato Everything Everywhere All At Once se Jackie Chan avesse interpretato il protagonista? Ecco tutti gli scenari.

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Everything Everywhere All At Once è diventato un vero e proprio fenomeno globale, tanto da conquistare il maggior numero di candidature ai premi Oscar 2023. Tra le 11 nominations ricevute, spiccano quella di Michelle Yeoh come miglior attrice protagonista e Ke Huy Quan come miglior attore non protagonista.

Le cose sarebbero potute però andare molto diversamente. Come dichiarato, infatti, da Michelle Yeoh al Graham Norton Show, Jackie Chan avrebbe dovuto inizialmente interpretare il protagonista della pellicola. L’attrice ha detto infatti di aver ricevuto un messaggio da parte di Chan:

Congratulazioni per il tuo film, ma sapevi che i tuoi ragazzi [The Daniels] sono venuti prima a cercare me?

Everything Everywhere All At Once: cosa sarebbe cambiato con Chan?

Non deve ovviamente sorprendere il fatto che i registi avessero inizialmente in mente un altro attore, ma di certo la decisione di Chan di rifiutare un ruolo disegnato per lui ha portato alla decisione di riscrivere buona parte della sceneggiatura, assegnando il ruolo principale ad un personaggio femminile.

Michelle Yeoh avrebbe in ogni caso preso parte ad Everything Everywhere All At Once, ma interpretando la moglie di Chan, come dichiarato dai The Daniels negli scorsi mesi. Avremmo sostanzialmente visto una versione femminile del personaggio di Ke Huy Quan, il che sembra oggi inimmaginabile, considerando l’incredibile storia di Quan, che si appresta a portare a casa la statuetta più importante della sua carriera.

Ke Huy Quan non è tuttavia l’unico candidato agli Oscar che avrebbe potuto non prendere parte al film. Anche Stephanie Hsu non era la prima scelta per il ruolo di Joy, figlia della protagonista. Inizialmente il ruolo era andato ad Awkwafina (Shang-Chi), costretta poi a declinare l’offerta per l’impossibilità di prendere parte alle riprese a causa di altri impegni.

Non sapremo mai se il piano originale dei registi avrebbe riscosso lo stesso successo dell’Everything Everywhere All At Once che conosciamo e che tutto il mondo ha imparato ad apprezzare nel corso dell’ultimo anno. Un “What If?” che va ad aggiungersi a tanti casi simili che hanno coinvolto diverse produzioni cinematografiche, ma in questo caso si può essere più che soddisfatti di questa storia dal lieto fine, in attesa di scoprire se la cerimonia degli Oscar del 12 marzo sarà la ciliegina sulla torta.

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