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INDEPENDENCE DAY: RESURGENCE

di Giacomo Borri

Pubblicato il 2021-05-26

Independence Day: Resurgence è un ottimo secondo capitolo dello storico omonimo e primo capitolo del 1996. Porta in scena tutto ciò che c’era di buono nel primo film migliorandolo e approfondendo la trama allargando contemporaneamente il cast affiancando nuove leve alle vecchie glorie.

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Bentornati o benvenuti nella rubrica settimanale di #MovieOfTheWeek. L’ultima volta abbiamo trattato GODZILLA VS KONG, stavolta ci spostiamo sul genere fantascientifico per parlare di Independence Day: Resurgence.

Film del 2016, sequel diretto di Independence Day del 1996. Dopo vent’anni è sempre Roland Emmerich a dirigere il secondo capitolo e il feeling è rimasto invariato.

Attualmente lo potete trovare in streaming sulla piattaforma Disney+.

20 ANNI DOPO, LA GUERRA RICOMINCIA

Proprio come nella realtà, nell’universo narrativo del film sono passati esattamente 20 anni dalla fine della guerra contro gli invasori alieni. La razza umana da allora si è unita sotto un’unica bandiera, mettendo da parte futili diversità sapendo che prima o poi gli alieni sarebbero tornati e che quando sarebbe successo avrebbero dovuto fare fronte comune. La tecnologia aliena in questo è servita a far fare un enorme balzo tecnologico permettendo alla razza umana di dominare la gravità, di raggiungere velocità prima impensabili e di sviluppare armamenti altamente evoluti.

Independence Day: Resurgence inizia con una Regina Harvester aliena (a capo del suo alveare) che riceve il segnale d’aiuto mandato 20 anni prima dai suoi compagni sconfitti. Stavolta entrerà in scena lei personalmente e con navi ancora più grandi di quelle viste in Independence Day, come se la volta precedente non lo fossero state abbastanza. The bigger the better.

Proprio per colpa di questa mostruosa dimostrazione di forza aliena tutte le difese planetarie (e non) previste per un attacco analogo al precedente risultano inutili. Ancora un volta servirà una disperata tattica non convenzionale da utilizzare contro un nemico tremendamente più forte.

Independence Day: Resurgence #MovieOfTheWeek
Le battaglie di Independence Day hanno subito un incredibile miglioramento visivo degne del top degli effetti speciali di Hollywood

A rendere il tutto più interessante, per non sfociare in un banale “Umani vs Alieni: Round 2”, entra in gioco una terza parte. Si tratta di una altra forma di vita aliena anch’essa nemica degli invasori. Se è vero che il nemico del mio nemico è mio amico, questa potrebbe essere la chiave di volta per sconfiggere – nuovamente – gli invasori.

Scopriamo quindi che la razza umana non è stata l’unica ad essere attaccata nel corso dei millenni e che anzi, tutt’ora è in corso una guerra su scala galattica per sconfiggere questa bellicosa razza alveare. Gli umani risultano essere tra i pochi, forse gli unici, ad essere riusciti a fornire una reale contro offensiva a tale razza e pertanto potrebbero essere fondamentali per ribaltare le sorti di una guerra interstellare tremendamente sbilanciata.

Vi assicuro che gli spunti di lore non sono pochi e che il film eredita perfettamente ciò che aveva lasciato il primo capitolo per evolverlo in qualcosa di più grande. Questo è solo l’inizio, perché badate bene indipendentemente da come finisce Independence Day:Resurgence, e questo starà a voi scoprirlo, sappiate che che la carne al fuoco per un capitolo futuro c’è e, per il genere in questione, è di prima qualità.

VECCHIO E NUOVO

Independence Day: Resurgence è pur sempre un action/disaster movie di Emmerich. L’impronta è inconfondibile e pertanto se apprezzate i suoi lavori apprezzerete anche questo. Ovviamente la tecnologia degli effetti speciali ha fatto un grande balzo in avanti dal 1996 e pertanto tutto ciò che viene mostrato è più grande, più numeroso e di miglior qualità rispetto al primo capitolo. Da questo punto di vista, è possibile affermare che il film non sia altro che Independence Day con gli steroidi.

Per quanto riguarda il cast, in Independence Day: Resurgence è presente praticamente tutto il cast originale se non per un grande assenza che è quella di Will Smith, il cui personaggio è stato saggiamente tolto di mezzo senza mancare di rendergli onore. Tutti gli altri sono presenti e con 20 anni in più sulle spalle. Da Jeff Goldblum a Bill Pullman, entrambi in grande spolvero in questa pellicola.

Ad affiancare le vecchie glorie vi sono le nuove leve: tutto il nuovo cast risulta essere ben scelto e ben amalgamato col vecchio creando un ottima sinfonia attoriale. Nello specifico abbiamo Liam Hemsworth nei panni di un pilota di caccia amico del piccolo bambino del primo film ormai cresciuto e divenuto anche lui pilota come suo padre prima di lui, interpretato quest’ultimo da Jessie Usher. A indossare i panni della ex-bambina figlia del presidente del 1996 è invece Maika Monroe e anche lei contribuisce a creare e alimentare quell’atmosfera di continuità e piacevole nostalgia che questo secondo capitolo porta agli spettatori.

Independence Day: Resurgence #MovieOfTheWeek
I vecchi personaggi a fianco dei nuovi

Personalmente per chi come me ha apprezzato il primo capitolo, nell’ottica di un disaster movie Independence Day: Resurgence non manca di dare allo spettatore tutto ciò che poteva aspettarsi da uno secondo capitolo come questo. La nostalgia di rivedere tutto il vecchio cast che però non si limita a fare da comparsa per i nostalgici ma è anzi parte attiva, assieme al nuovo cast che entra perfettamente in simbiosi con il vecchio cast.

A livello visivo quindi solo passi in avanti e a livello di sviluppo narrativo abbiamo ancora una volta quello che cerchiamo da un film del genere. Una lotta per la sopravvivenza che coinvolge l’intera umanità senza però fermarsi qui e anzi andando ad approfondire molti aspetti della storia dell’universo del film. Riesce persino a dare uno spunto enorme sul finale che invoglia lo spettatore a sapere come si evolverà la storia in futuro.

UN ORIZZONTE INCERTO

Sebbene quindi Independence Day: Resurgence sia pienamente promosso sia come film della categoria sia (e sopratutto) come sequel del primo capitolo, al botteghino non è stato un blockbuster. Non è stato un flop ma non ha nemmeno fatto sbancare i suoi produttori.

Per questo motivo forse non è detto che l’ultimo capitolo vedrà mai la luce, e in un mondo in cui i soldi hanno la prima parola è bene saperlo. C’è un però: Nessuno si sarebbe mai aspettato un secondo capitolo a distanza di 20 anni eppure nel 2016 lo abbiamo avuto. Inoltre Roland Emmerich è solito andare per la sua strada e ha fatto sapere più volte che ha tutte le intenzioni di dirigere anche il terzo atto non appena ne avrà l’occasione.

Independence Day: Resurgence #MovieOfTheWeek
I due scienziati del primo film fungono da filo conduttore e da ponte per questo capitolo e per il futuro del franchise

Quindi incrociamo le dita e speriamo che Emmerich trovi i fondi, perché fidatevi, in un mondo in cui tutti cercano di prendersi troppo sul serio e dove se non sei Scorsese non sei nessuno, Independence Day: Resurgence è un piccolo gioiellino. A patto che si apprezzi il genere e che, non smetterò mai di dirlo, si abbia l’onestà intellettuale di sapere cosa si sta guardando. Ma questo in realtà vale per ogni singolo film esistente.

Io nel mentre che aspetto che il buon vecchio Roland accumuli i fondi non posso far altro che augurarvi buona visione e alla prossima!

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